Dove cresce la meglio gioventù italiana

Perin

(Riccardo Perin, campione italiano under 14, tra i 24 selezionati per i centri tecnici permanenti)

di Alessandro Mastroluca

Quattro assi di un colore solo. Quattro centri per avviare i migliori under 16 al professionismo, come tappa intermedia verso Tirrenia, il centro tecnico federale riferimento unico e privilegiato per gli under-17. La meglio gioventù italiana, ventiquattro tra ragazzi e ragazze distribuiti, sostanzialmente secondo criteri di provenienza geografica nei Centri Tecnici Permanenti di Palazzolo, Vicenza, Foligno e Bari, che hanno cominciato il loro percorso il 1 ottobre e termineranno questo primo ciclo nel settembre 2015.

Quattro centri che dovranno battere con un cuore solo, in base alle linee guida definite con Eduardo Infantino nei dieci giorni di raduno a Tirrenia di settembre. A Palazzolo, la Federazione ha stretto un accordo con l’accademia di Renato Vavassori, che ha iniziato nel 1992 al “Mongodi” di Cividino, dove si è allenata Francesca Schiavone, prima con Marco Tavelli e in seguito con Daniel Panajotti. Con Vavassori e Luca Ronzoni, che seguirà i sei ragazzi scelti per il centro tecnico permanente, è cresciuto Simone Bolelli, e con loro per brevi periodi si sono allenati Davide Sanguinetti e un sedicenne Juan Martin Del Potro.

A Palazzolo si alleneranno sei ragazze: Monica Cappelletti, battuta ai quarti dei campionati italiani under-14, Benedetta Ivaldi, che lo scorso agosto a Ulm ha vinto il suo primo titolo in un torneo Tennis Europe in coppia con Enola Chiesa, la sanremese Giorgia Pigato, Francesca Rumi, seguita a Firenze dal tecnico federale Antonella Serra Zanetti, Arianna Capogrosso, che ha lasciato il circolo La Ferratella dove si allenava, diretto dal papà Andrea, e Giulia La Rocca. Sei promesse che troveranno campi sia in terra sia in superfici rapide, una palestra, un centro di medicina dello sport a 250 metri dalla struttura, una piscina coperta a brevissima distanza della struttura, e nei mesi invernali avranno a disposizione i campi in terra battuta indoor del Tennis Club Palazzolo.

Come Arianna Capogrosso, che ha scelto in accordo con il padre di allontanarsi da casa per fare un’esperienza diversa e più formativa in un ambiente meno protettivo da quello casalingo, Gabriele Bosio ha deciso di lasciare la Vavassori Academy dove si allenava per avviarsi a un’eventuale carriera da professionistica nel centro tecnico permanente di Vicenza, da pochissimo rinnovato, di cui è responsabile Martin Pereyra, dotato di nove campi coperti, quattro in greenset e cinque in terra rossa. Bosio si allenerà con Leonardo Taddia, classe 2000 come lui, del Circolo Tennis Modena, sconfitto negli ottavi dei campionati italiani under-14. Con loro anche due giovani talenti classe 1999, Nicolas Merzetti, che lo scorso aprile ha conquistato il suo primo punto ATP battendo il 22enne rumeno Patrick Grigoriu al primo turno del $10.000 iraniano di Kish, e il veronese Mattia Frinzi del Tennis Club Cerea. In appoggio anche due “fuori quota”, due ragazzi del ’97 che l’anno scorso erano a Tirrenia: Luca Giacomini e Giovanni Oradini.

Il centro di riferimento del centro Italia è la Tennis Training School Villa Candida di Foligno, unica top-school a 5 stelle in Umbria, dove si allenano già Luca Vanni e Thomas Fabbiano e che diventerà il nuovo punto di riferimento italiano di Gianluigi Quinzi, seguito ora dal coach Federico Torresi. Villa Candida è anche è sede del Centro Tecnico Regionale dove i migliori Under 14 umbri si allenano sotto la guida del Tecnico Fabio Gorietti e del preparatore Fabrizio Roscini, che curerà anche la preparazione degli under-16 sotto l’egida del Maestro Nazionale Antonio Cannavacciuolo.

A Foligno sono andati quattro ragazzi del 1999: Guido Marson del Tennis Città di Udine, che è stato spesso a Tirrenia dopo il trasferimento della famiglia a Firenze, il campobassano Federico Iannacone, anche lui ammesso a Tirrenia lo scorso autunno, Francesco Forti, under 16 del Ct Cesenatico fra i più forti azzurri nella categoria, e Carlo Donato del TC Prato, che ha mancato la qualificazione alla fase finale dei campionati under 16 a squadre a Castellazzo. Con loro ci sono anche due ragazze classe 2000, Lisa Piccinetti, che l’anno scorso si è aggiudicata il titolo italiano under-13 in doppio in coppia con la siciliana Giulia La Rocca, e Gaia Bandini, fresca campionessa regionale under 14, tesserata per il TC Sinalunga.

Al sud, infine, la meglio gioventù si coagula a Bari, all’SG Angiulli, già centro periferico coordinato dal tecnico federale Nicola Fantone, struttura con 12 campi di cui 8 in terra rossa (3 indoor e 5 scoperti), due in mateco, più duro e più veloce degli attuali hardcourts, e altrettanti in erba sintetica.

A Bari si alleneranno il fresco campione under 14 Riccardo Perin, campano seguito da Gianluca Petrazzuolo che si ispira a Rafa Nadal, il beneventano Francesco Liucci, vincitore del Lemon Bown under 14 l’anno scorso, il siciliano Andrea Trapani, campione europeo di doppio nel 2013, e Francesco Veneziano. Con loro anche due ragazze, l’abruzzese Ingrid Di Carlo vincitrice del Torneo Internazionale (1a categoria) di Biella a giugno, e Rosanna Maffei del Tennis Club Capodimonte, che ha vinto la quarta edizione della IV Venice Junior C & A Cup di Mestre.

L’obiettivo di questi centri tecnici permanenti è duplice. Da una parte, anche attraverso il contributo degli attuali maestri dei giovani tennisti, compartecipi della crescita dei ragazzi e delle ragazze in ogni fase del programma dei centri tecnici permanenti, l’ambizione di portarne il più possibile nei tabelloni junior degli Slam nel giro di un paio di stagioni. Dall’altra, ed è questo lo scopo principale, è avviare queste giovani promesse al professionismo, è mettere le basi di completezza tecnica e maturazione psicologica necessarie per poter realizzare il potenziale e trasformare la passione per il tennis in un percorso di vita e di carriera.

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