Profili Winter Cup: Duje Ajdukovic

duje
di Luca Fiorino (@LucaFiorino24)

Quante volte sentiamo dire che è prematuro dar giudizi riguardo la futura carriera di un ragazzo di soli 14 anni? Spesso, se non sempre. Siamo tutti d’accordo sul fatto che sarebbe da puri incoscienti sbilanciarsi su eventuali futuri piazzamenti in classifica o delineare già in maniera definitiva quello che sarà il loro percorso (se ci sarà) nel tennis professionistico. A quell’età si è ancora giovani, il fisico ancora deve svilupparsi del tutto e le variabili, in questo sport come nella vita, sono infinite. E’ dunque giusto non caricare di troppe responsabilità questi ragazzi che si stanno affacciando pian piano al tennis dei “grandi” e aspettare che il destino faccia il suo corso. Questo non toglie però che sia bello ammirare da vicino il tennis di questi talenti e conoscere meglio i sogni e le ambizioni che essi coltivano. Abbiamo intervistato dal Ct Correggio uno dei più importanti protagonisti di questa edizione di Winter Cup 2015, Duje Ajdukovic. Nato a Spalato, in Croazia, il 5 febbraio 2001 è senza dubbio alcuno il giocatore di maggior talento a disposizione del capitano croato Ivan Sadikovic in Winter Cup. Attualmente numero 16 del ranking europeo under 14 con soli 11 tornei disputati, il croato ha sin qui disputato 97 partite in singolare vincendone ben 65. Nel torneo di questo weekend a Correggio ha perso il primo match lottando in tre set contro il tedesco Nino Ehrenschneider (squadra campione in carica) e ha ben figurato ieri in doppio conquistando il punto decisivo nella vittoria contro la più quotata Repubblica Ceca. Abbiamo intervistato il giovane talento croato che ci ha raccontato brevemente la sua storia e le sue aspirazioni:

Sono nato a Spalato il 5 febbraio 2001. Ho iniziato a giocare a tennis all’età di 6 anni perché volevo seguire le orme di mia sorella, anch’essa giocatrice. Perché proprio il tennis? Amo questo sport perché a differenza del calcio o del basket, è uno sport individuale in cui puoi contare solo sulle tue forze senza poter fare affidamento a nessun altro. Un giorno mi piacerebbe essere il migliore al mondo anche se so che sarà complicato (ride,ndr). Il mio sogno è entrare fra i primi 10 al mondo, lavorerò duro per riuscirci perché è questo ciò che voglio. Il mio punto di riferimento non può che essere Roger Federer, un esempio per noi giovani, sia in campo quando ci delizia con i suoi colpi dall’alto spessore tecnico, sia come uomo. Il mio gioco? Non è facile descriversi, sicuramente ho nel rovescio il mio colpo migliore. Inoltre l’atletismo e dunque la velocità e la forza nelle gambe rappresentano un ruolo chiave nel mio gioco. La Winter Cup? E’ un piacere giocare tornei  di questo genere organizzati da Tennis Europe, in particolar modo amo l’organizzazione qui al Ct Correggio, è davvero un torneo unico. Nel tempo libero amo stare con gli amici e giocare a calcio. Sono un grande sostenitore dell’Hajduk Spalato mentre in Italia tifo Roma seppur mio padre sia un fan sfegatato della Juventus. La mia più grande passione oltre il tennis è la chimica, è la mia materia preferita“.

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