Andrea Arnaboldi: “Sono in fiducia, non vedo l’ora di giocare”

Carlo Carnevale e Andrea Arnaboldi
da Napoli, Carlo Carnevale

Andrea Arnaboldi si prepara all’esordio alla Capri Watch Tennis Cup contro Thiemo de Bakker. L’abbiamo intervistato alla vigilia del suo debutto sulla terra rossa.
Vieni da un inizio di stagione tutto sommato positivo su superfici veloci: quarti a Cherbourg e Kazan entrambi indoor, poi qualificazioni superate a Raanana la scorsa settimana, dove hai perso da Ilhan in tre set. Cosa ti aspetti dal passaggio alla terra rossa?
Sono fiducioso; ho deciso di iniziare sul duro, dove penso di esprimermi bene, ma adesso che si è passati sul rosso non credo che le mie chance diminuiscano. Mi adatto a quasi tutte le situazioni, e ho una gran voglia di giocare, quindi ho buone sensazioni.
Dopo Napoli quali sono i programmi? Qualche tentativo nelle quali di tornei importanti?
Farò tutti i Challenger sulla terra; settimana prossima a Mersin, poi Vercelli e Torino, il Garden a Roma fino alle qualificazioni per il Roland Garros. Credo mi terrò libero per provare anche quelle degli Internazionali, se la classifica mi aiuterà.
Hai pescato De Bakker al primo turno, che sta giocando un buon tennis ultimamente, ma che hai già battuto in carriera, tre anni fa nella finale di un 10.000 a Guetxo, in Spagna. Lo conosci, sai già che piano adottare?
E’ un ottimo giocatore ed è in palla; serve bene, spinge da fondo. So che mi aspetta una battaglia, cercherò di dare fondo a tutte le mie energie e speriamo bene.
Sul tuo profilo ATP dichiari di preferire il cemento, eppure i tuoi risultati migliori li hai ottenuti sul rosso, con sette titoli e sei finali nei futures.
Sì, di certo sono nato e cresciuto sulla terra, e l’unico Slam in cui mi sono qualificato e quello di Parigi, ma sento che sul cemento posso esprimermi ancora meglio di quanto non abbia fatto finora, e soprattutto mi diverto molto.
Stai lavorando su qualcosa in particolare dal punto di vista tecnico?
Direi che sto affrontando un programma globale, sul gioco a trecentosessanta gradi, senza soffermarmi su un colpo specifico; sto cercando di migliorare sul piano dell’aggressività e di prendere in mano lo scambio da subito.
Obiettivi a breve termine?
Senz’altro i primi cento entro fine anno!

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