Diario di bordo dal Lemon Bowl (3)


(Samuele Pieri, semifinalista under 12)

da Roma, Marta Polidori

La giornata di oggi si presenta come un disastro. La pioggia non ci abbandona fino a circa le tre e tutte le partite si giocano sotto i palloni, che non sono molti. Giornata scarsa di eventi.

L’unica nota positiva è aver visto giocare Erika Di Muzio, under 10, che ha dato battaglia alla bielorussa Katsiaryna Kosikava. Partita molto interessante in cui Erika ha dimostrato un carattere incredibile. La tensione la stava mangiando, anche perché la sua avversaria chiamava fuori tante palle buone (non si sa se per svista o intenzionalmente) e Erika al secondo set ha cominciato ad accusarla, tanto che si sono messe a piangere tutte e due.

Presenta anche una bella tecnica e una buona visione di gioco, anche se per la fine del match hanno cominciato entrambe ad aspettare l’errore dell’avversaria.

In ogni caso, anche se sotto per 5-3 al secondo e avendo perso il primo, è riuscita a portare a casa la partita senza mollare un punto con il risultato di 3-6 7-5 7-2.

Erika Di Muzio, racconta il padre, viene dall’Easy tennis di Pescara per giocare con qualche ragazza a livello internazionale. Non è la prima esperienza al Lemon Bowl, sono sei anni che vengono e per Erika è il secondo. La sorella, under 12, l’anno scorso ha vinto il torneo.

Erika gioca da quando aveva tre anni, ha cominciato con la sorella e del tennis le piace che può giocare con tante bambine diverse e di altri paesi e può arrivare anche a vedere il mondo.

Il colpo preferito è lo smash e quello che le esce peggio è il rovescio a detta sua. Questo torneo le piace molto perché può incontrare bambine che parlano lingue diverse.

Under 12 maschile ho avuto il piacere di vedere solo Francesco Maestrelli 4.1 e Lorenzo Musetti 3.4.

Maestrelli ha un gioco strano, nel senso che tecnicamente non è impostato bene, anzi soprattutto il servizio non è piacevole da vedere, ma alla fine ha una grinta e una testardaggine che lo portano a fare cose interessanti. Al contrario Musetti, che ha una tecnica assolutamente invidiabile, un buon tempo sulla palla e belle accelerazioni, ma una partita che sulla carta finiva in poco tempo è riuscito a complicarsela per agitazione. In ogni caso terminata 6-2 6-2, ma ci sono stati dei momenti in cui l’ho visto agitarsi inutilmente.

Le partite si sono giocate tutte in ritardo e i campi fuori erano molto appesantiti dalla pioggia. I bambini comunque si vedono ancora palleggiare con le reti piccole davanti al bar e pure sotto la pioggia e col diluvio universale non si molla niente.

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