Corsa alle Finals: il rush finale

ATP Finals

di Federico Mariani

Siamo in autunno, periodo che si contraddistingue per l’inizio di nuove avventure e nuovi cicli. Ripartono le scuole, si torna dalle ferie estive, iniziano le stagioni sportive. Nel tennis non è così. L’autunno per il tennis è la parte conclusiva dell’intensa stagione che vede il suo picco durante l’estate, mentre gli altri riposano. In autunno si iniziano a tirare le somme e tracciare bilanci dell’annata che terminerà a novembre con le ATP Finals di Londra.

Proprio il Master di fine anno, uno degli appuntamenti tanto discusso quanto affascinanti e prestigioso, è l’esame finale per i primissimi della classe. Se si stacca il pass per Londra vuol dire che si è fatto bene, in caso contrario la stagione finisce con l’amaro in bocca. Il rush finale degli ultimi posti per le Finals che ci apprestiamo a seguire è più che mai infiammato, combattuto ed incerto. Di fatto, ci sono ancora quattro posti liberi per sette contendenti, tutti claustrofobicamente condensati in soli 780 con ancora tre Master 250 (Mosca, Stoccolma e Vienna) , quattro Master 500 (Tokyo, Pechino, Valencia e Basilea) e due Master 1000 (Shanghai e Parigi sponda Bercy) da giocare. Quindi avremo tanta carne al fuoco e tantissimi punti ancora in palio per un posto che vale una stagione. Vediamo ora più dettagliatamente chi sono gli aspiranti, qual è la loro situazione e che chance possono avere di prendere parte al torneo dei Maestri.

Come detto in precedenza, quattro sono i posti senza padrone anche se aritmeticamente dobbiamo includere anche la quarta poltrona di Stan Wawrinka che, però, dovrebbe compiere un autentico suicidio per non qualificarsi. I già certi del posto sono i soliti tre, ovverosia Djokovic, Nadal e Federer che possono tranquillamente gustarsi dall’alto la spietata lotta sotto di loro e prepararsi senza pressioni per Londra. Andiamo con ordine e vediamo il resto della ciurma:

Marin Cilic, 3935 punti. Il fresco vincitore degli Us Open è numericamente il favorito numero uno per un posto a Londra. Ci sarà sicuramente molta curiosità al suo ritorno in campo per verificare le condizioni post New York perché, così come le dure sconfitte, anche le imprese epiche sono difficili da digerire. Per caratteristiche prettamente tecniche, però, Cilic indoor sa giocare egregiamente e sarà difficile che non raccatti i punti necessari alla qualificazione.

Kei Nishikori, 3675 punti. Appena sotto a Cilic c’è l’altra rivelazione newyorkese, vale a dire Nishikori. Anche il nipponico sembra lanciato verso la sua prima apparizione a Londra perché, oltre al vantaggio in termini di punti che ha sugli altri, sta giocando molto bene ed è in piena corsa per il titolo già questa settimana a Kuala Lumpur. Detto questo, la possibilità di giocarsi le sue chance in Asia, dove è idolatrato in ogni dove, sarà un ulteriore vantaggio per Kei. Da ricordare che la prossima settimana sarà a Tokyo per poi andare a Shanghai.

David Ferrer, 3535 punti. Qui inizia la vera bagarre! A livello numerico il pedalatore valenciano è avanti a molti e virtualmente qualificato, ma la sua condizione in campo è forse la peggiore di tutti. Questa settimana è andato a Shenzhen a caccia di qualche punto utile ed ha rimediato, invece, un pesantissimo 6-3 6-4 da Troicki. Purtroppo per Ferru il suo rendimento risente troppo del fattore fisico, se non è al 100% il suo gioco diventa flebile, quasi inconsistente. Allo stato attuale delle cose, nonostante la settima piazza occupata, sarebbe quasi una sorpresa vederlo a Londra.

Tomas Berdych, 3510 punti. Con ogni probabilità il ceco è quello messo peggio tra i pretendenti. Dopo una partenza sprint a Melbourne e Dubai, Tomas si è pian piano spento in quella che è senza dubbio l’annata più buia da quando si è stabilito ai piani alti del ranking. Difficile a questo punto ipotizzare un ritorno di fiamma ed un autunno ottimo.

Milos Raonic, 3440 punti. Raonic, al contrario di Ferrer e Berdych che lo precedono momentaneamente, pare avere tutte le intenzioni e le capacità per arrivare a Londra per la prima volta. Oltre allo stato di forma che sarà da verificare, a strizzare l’occhio al canadese sono le superfici dei tornei da disputare, tra le più veloci dell’anno. Indoor Milos può diventare letale e Ljubicic a Roma dichiarò che l’ultima parte della stagione sarebbe stata preparata alla stragrande anche in ottica di un possibile (e probabile) successo in uno dei due mille. Raonic ha tutta l’aria di uno che andrà.

Grigor Dimitrov, 3335 punti. Dimitrov! Ad oggi la più grande incognita per la qualificazione. A livello matematico l’ottavo posto dista meno di 200 punti, ma occorrerà vedere che Dimitrov si presenterà in Asia. A riguardo è forse da contestare la scelta del bulgaro di preferire Pechino a Tokyo nella prossima settimana. Entrambi assegnano i medesimi punti ma il torneo cinese, avendo un montepremi esponenzialmente maggiore, attira un campo di partecipazione decisamente più alto. Ferrer, Nishikori e Raonic hanno (saggiamente) optato per il Giappone, forse Dimitrov si è fatto attirare troppo dai dollari ed ha commesso una leggerezza.

Andy Murray, 3155 punti. Il vero assente dell’anno, Andy Murray. Anno orribile per il campione scozzese che si trova ad ottobre col rischio concreto di saltare le Finals. E’ vero che poco prima della stagione ha subito l’operazione alla schiena, è vero che ha licenziato Lendl (perché?) assumendo un nuovo coach, ha mille scusanti ma la zero nella casella finali giocate è davvero grave, estremamente grave. Adesso probabilmente centrerà la finale ed anche il titolo a Shenzhen, ma le sue probabilità di qualificazione sono risicate a meno di un ritorno clamoroso sui suoi standard che resta assai difficile. Parlando oggettivamente, altri meritano più di lui l’ottavo ticket londinese.

In questo contesto meritano una menzione anche Tsonga e Gulbis (12° e 13°) che però possono nutrire poche speranze di qualificazione dato che distano rispettivamente 505 e 755 punti da Murray che è undicesimo. Per come sanno giocare a livello indoor, hanno comunque una chance.

Da lunedì, quindi, la corsa entra nel vivo. Quattro posti liberi, sette pretendenti e quasi 5000 punti ancora in palio. Chi sarà tra gli otto maestri? Fate il vostro gioco!

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