Junior radar (18) – Chirico a Parigi, alla Stewart il titolo.

Katerina Stewart
di Daniele Sforza

Da quest’anno Spazio Tennis ha deciso di seguire settimana dopo settimana l’andamento delle giovani promesse più fulgide che cercano di mettersi in luce nel mondo dei professionisti.

Se la scorsa settimana vi avevamo raccontato dell’assegnazione della wild card a Francis Tiafoe per il Roland Garros, questa settimana si è conclusa la Har-Tru Wild Card Challenge che ha portato Louisa Chirico ad ottenere questo riconoscimento, grazie al successo a Dothan e la finale a Indian Harbour. Beffata Katerina Stewart, classe 1997, che nonostante le tre finali (due perse e una vinta ad Indian Harbour) nei tornei valevoli per questa race non è riuscita ad ottenere la Wc poiché per questa race venivano contati i due migliori risultati ottenuti in questi tre tornei (Dothan, Charlottesville e Indian Harbour) e la Chirico (con 1 vittoria e 1 finale, così come la Stewart) ha ottenuto la wild card per miglior ranking in partenza. Tra i ragazzi, Chung ha conquistato il suo terzo titolo Challenger stagionale, e non possiamo fare altro che applaudire questo ragazzo.

SETTIMANA 4-10 Maggio

Maschile

Hyeon Chung: continua il cammino inarrestabile del coreano che conquista a Busan, 100k, il suo terzo titolo Challenger stagionale dopo i successi a Burnie e Savannah. Impressiona ancora una volta il cammino, con nessun set lasciato agli avversari, quali Jarmere Jenkins (60 63), Denis Kudla (doppio tie-break), Frederik Nielsen (60 61), Grega Zemlja (63 64) e Lucas Lacko (63 61). Un regalo di compleanno anticipato visto che la settimana prossima compirà 19 anni e per il momento con la vittoria si issa al numero 70, ottenendo il suo nuovo best ranking, i migliori sono avvisati…

Stefan Kozlov: il ragazzo di Skopje torna alla vittoria dopo più di un mese tornando a giocare nei futures, decidendo addirittura di partire dalle qualificazioni del torneo di Orange Park (USA F15). Passati i tre turni di quali, non senza fatica visto il set perso nel turno decisivo, nel main draw infila altre quattro vittorie per giungere in finale. Eliminati Ouellette (63 67 75), Haviland (doppio 64), Spencer (67 62 64) e Bangoura (62 26 64) in finale prova a rimontare il primo set perso (62), conquistando il secondo set per 6-3 ma è solo un segnale, nel terzo, forse anche causa stanchezza, è Darian King ad imporsi con un 6-0 a senso unico.

Kozlov

Gianluigi Quinzi: nel torneo di pre-qualificazioni conquista il pass per partecipare alle qualificazioni del Masters 1000 di Roma eliminando in serie Miccini e Sinicropi (62 61 e 64 64) ed arrendendosi solo a Federico Gaio con il punteggio di 75 63.

Andrey Rublev: Entrato in tabellone grazie ad una wild card concessa dagli organizzatori del Challenger di Roma Garden, dopo aver eliminato l’argentino Trungelliti in due set lottati (76 63) si è arreso all’italiano Marco Cecchinato, uscendo con il punteggio di 61 64.

Elias Ymer: da ottava testa di serie nel torneo Challenger del Roma Garden esegue a metà il suo compito eliminando Miloslav Mecir con il punteggio di 36 61 61 ma lasciando strada al ceco Pavlasek, sempre più in forma, con il punteggio di 62 64.

Michael Mmoh: l’americano nato in Arabia Saudita, non riesce ad imporsi sul messicano Garza, settima testa di serie, uscendo sconfitto con il punteggio di 36 76 75 nel futures di Orange Park.

Femminile

Louisa Chirico: non doveva fare altro che raggiungere la finale per essere sicura (o quasi visto che l’avrebbe persa solo in caso Allie Kiick avesse vinto il torneo) di ottenere quella wild card per partecipare al suo primo Roland Garros e così è stato. Dopo la sconfitta al primo turno a Charlottesville ha addirittura deciso di partecipare alle qualificazioni del torneo, 50k, di Indian Harbour Beach (due passeggiate con Daniell e Kenin, giovane di belle speranze). In main draw il sorteggio non poteva essere migliore, con un primo turno contro la non irresistibile polacca Jegiołka, vinto per 64 63. Poi una buona vittoria contro Rianna Valdes (76 62) e un match di ottimo livello contro la canadese Abanda, con un break decisivo ottenuto sul 4-4 del terzo set grazie a un dritto tirato fuori dalla canadese a due passi dalla rete. In semifinale è ancora un match difficile con Maria Sanchez che si porta 63 20 e palla per il 3*0 ma qui, la Chirico, senza forse sapere neanche come, si inventa un passante tutto da gustare che la porta ad ottenere il break, guadagnare fiducia e conquistare il match con il punteggio di 36 63 61, a cui si aggiunge la conquista della wild card. In finale, come leggerete più in basso, è la Stewart ad allungare nel terzo e decisivo set, conquistando il titolo.

Françoise Abanda: ancora una prestazione convincente per la canadese che ad Indian Harbour Beach raggiunge i quarti di finale, dopo aver battuto in rimonta Boserup (36 76 63) e Crawford (16 62 75) , uscendo sconfitta dopo un match lottato contro la statunitense Chirico con il punteggio di 62 26 64.

Jelena Ostapenko: ennesima prova di carattere per la 17enne lettone che conquista le semifinali nel prestigioso 100k di Trnava. Due vittorie facili, contro avversarie che non si definirebbero tali, quali Kasatkina (63 61) e Wicmayer (62 64). Nei quarti, contro la top 100 e prima testa di serie Smitkova reagisce con carattere recuperando da 64 32 e conquistando i restanti set per 63 63. Nelle semifinali si deve arrendere solo nel terzo set, complice anche una giornata negativa al servizio (16 doppi falli in tutto il match) che la porta a cedere per 6-4 contro la vincitrice del torneo, la montenegrina Danka Kovinic.

Paula Badosa Gibert: dopo l’exploit di Miami continua a stupire la ragazza spagnola, questa volta in casa, a Madrid riesce ad ottenere la qualificazione con due prestigiose vittorie, in due set, nei confronti di Konjuh e Davis. In tabellone poi è costretta a ritirarsi dopo appena tre giochi contro l’italiana Sara Errani.

Oceane Dodin: dopo un mese di stop torna in campo la francese che però conferma le difficoltà sulla terra battuta e conferma anche la sconfitta al primo turno, così come era successo a Beinasco, uscendo sconfitta contro la britannica Johanna Konta con il punteggio, quasi a senso unico, di 61 64 nel 100k di Cagnes-sur-Mer.

Anhelina Kalinina: entrata nel 100k di Trnava grazie a una wild card la giovane ucraina, dopo aver eliminato la paraguaina Cepede Royg, esce sconfitta nel secondo turno contro la vincitrice del torneo, Danka Kovinic, con il risultato di 60 75.

Darya Kasatkina: non festeggia al meglio il suo 18esimo compleanno la ragazza russa che esce sconfitta nel primo turno del 100k di Trnava contro l’ottima lettone Ostapenko, 63 61 e ancora tanto da sistemare.

Marie Bouzkova: continua il momento negativo per la campionessa degli US Open junior che dura solo per un set contro l’australiana Rogowska nelle qualificazioni del 100k di Cagnes-sur-Mer. Dopo la vittoria nel primo set (76), i restanti set sono a senso unico, 62 61 e vedono l’australiana prevalere e rispettare il pronostico.

Jill Teichmann: continua a misurarsi in palcoscenici di alto livello, senza molto successo per il momento. Questa volta tenta le qualificazioni nel 100k di Cagnes-sur-Mer, uscendo sconfitta nel secondo turno contro l’esperta spagnola Beatriz Garcia Vidagany con il punteggio di 62 36 62.

Elizaveta Kulichkova: dopo gli ottimi risultati di Katowice la giocatrice russa sembra essere allergica alla terra e raccoglie la seconda sconfitta al primo turno consecutiva. Questa volta siamo a Cagnes-sur-Mer e il risultato (61 76) è a favore della francese Pauline Parmentier.

Ingrid Neel: ci si aspettava forse qualcosina in più dalla 16enne americana che viene sconfitta all’esordio nel 50k di Indian Harbour Beach dalla connazionale Alexa Graham in due set combattuti terminati con il punteggio di 64 75.

FUORIRADAR

Maschile

Il migliore, Lucas Miedler: Continua l’ottimo momento del tennista austriaco, autore della seconda finale consecutiva nella città turca di Antalya. Dopo l’eliminazione per 7-5 al terzo set della seconda testa di serie, Hugo Nys, regola in due set Salman e Yalcinkale fino a prendersi la rivincita contro Peter Heller, che lo aveva sconfitto la scorsa settimana in finale. Ma così come la scorsa settimana arriva un’altra sconfitta, questa volta contro l’italiano Bellotti con il punteggio di 63 64. Consolazione arriva in doppio, dove con Maximilian Neuchrist conquista il secondo titolo consecutivo.

Challenger Open D’Aix en Provence – terra rossa – 64.000$+H

Fortunato nel vedere il suo connazionale Pouille dare forfait a tabellone compilato (magari non voleva ripetere il match che lo aveva visto nel primo turno del Challenger di Saint Brieuc trionfare al tie break del terzo set contro il connazionale), Quentin Halys, autore di uno splendido inizio di stagione nel circuito futures, approfitta ma non troppo della situazione, vissuta grazie a una wild card concessa dagli organizzatori. Elimina con un doppio 61 il lucky loser Escoffier, conquistando la prima vittoria in un main draw di un challenger, e poi si arrende al brasiliano Andre Ghem dopo un primo set lottato con il punteggio di 75 62 mancando la sfida contro il tedesco Alexander Zverev.

Challenger Karshi – cemento – 50.000$+H

Ivan Gakhov, classe ’96, ringrazia l’Atp per l’errore che porta all’inserimento in tabellone di Dane Propoggia e, nonostante sia stato sconfitto nell’ultimo turno delle qualificazioni, entra in tabellone come lucky loser essendo la testa di serie più alta sconfitta. Qui elimina il bielorusso Zhyrmont con il punteggio di 64 76(2), ottenendo la prima vittoria in un main draw challenger. Nel secondo turno si ritrova di fronte colui che lo aveva eliminato con un punteggio secco (doppio 61) nelle qualificazioni, il nostro italiano Riccardo Ghedin. Il primo set è più lottato ma il risultato cambia relativamente e il russo esce sconfitto per 64 61.

Challenger Roma Garden – terra rossa –  42.500$+H

Splendida settimana per il giovane romano, Matteo Berrettini, classe ’96 che partendo dalle qualificazioni conquista il main draw del torneo di casa. Due 63 64 a Rosenholm e Michalicka, top 300 per conquistare il main draw e la chance di giocare contro il ceco Jan Mertl. Ancora una vittoria, per 64 62 contro l’esperto ceco e ottime prospettive per il futuro. Contro Kyle Edmund, giocatore di altro livello, può poco e viene regolato con un doppio 63.

ITF Villa Maria – 10k – clay outdoor

Il suo nome è in giro da tempo ma fino ad ora, non era mai riuscito a raggiungere una semifinale nel circuito Pro. C’è riuscito questa settimana, l’argentino Francisco Bahamonde, classe ’96, partendo dalle qualificazioni dove ha lasciato le briciole agli avversari, nel main draw ha lottato nel primo turno, rimontando un set di svantaggio al brasiliano Gutierrez e allo stesso modo, dopo aver perso il primo set al tiebreak, ha regolato con un 64 e un altro tiebreak, vinto per 7-5, la prima testa di serie, Federico Coria. Dopo ancora una vittoria contro Franco Emanuel Egea, questa volta in due set, si è fermato in semifinale per mano dell’argentino Franco Agamenone perdendo per 64 75.

ITF Sharm El Sheik – 10k – hard outdoor

Così come per Bahamonde, arriva la prima semifinale in carriera per il polacco, Adrian Andrzejczuk, classe ’96, che partendo dalle qualificazioni si regala questo traguardo nella località egiziana. 64 61 al connazionale Smola, 76 26 76 contro il tedesco Simon e poi ancora una bella prova, con un 64 75 contro Sherif Sabry. Il sogno termina qui perché Baris Erguden e di un altro livello ed esce sconfitto per 60 62.

ITF Ashkelon – 10k – hard outdoor

È ancora una battaglia ad essere fatale nella seconda semifinale in carriera (in Tunisia si era arreso 63 67 75 contro il belga Heyman) a Hugo Grenier, classe ’96. Il francese, dopo aver eliminato un qualificato, la quarta testa di serie, Evgeny Kralovskiy (46 76 64) e la speranza del tennis israeliano Ben Patael (63 64), si è arreso dopo aver vinto agevolmente il primo set (61) ai colpi del britannico Todd Martin, cedendo gli altri set con il punteggio di 64 e 76 (3).

ITF Galati – 10k – clay outdoor

Si adatta bene alla terra il kazako Dmitry Popko che conquista la sua seconda finale in carriera sulla terra della cittadina rumena. Dopo aver faticato nei primi turni (vittorie in 3 set contro Patrui e Tatomir), si è imposto facilmente su giocatori esperti quali Luncanu e Dubarenco (rispettivamente 60 64 e 75 62). In finale prova a conquistare il primo titolo in carriera ma, Aleksandar Lazov glielo impedisce, chiudendo la contesa con il punteggio di 46 75 64.

ITF Lleida – 10k – clay outdoor

Si ferma sul più bello la splendida settimana del nativo di Barcellona, Alvaro Lopez San Martin, classe ’97, che sfrutta al meglio la Wc per giungere in finale. Appena 10 sono i giochi lasciati dallo spagnolo fino ai quarti di finale, con vittorie su Esteve Lobato, Oliveira e Reuter. Contro Jaume Munar invece è solo il tiebreak del terzo a dare la vittoria e a portare il ragazzo in finale dove, contro l’esperto Granollers Pujol, si arrende dopo aver dominato il primo set (61). Granollers rimonta e chiude i restanti set, infrangendo il suo sogno, per 76 64. Dopo la qualificazione nell’Atp 500 di Barcellona si fa vedere anche Jaume Munar, classe ’97, che raggiunge le semifinali, eliminando rispettivamente Taberner (62 60), Alcaraz Ivorra (64 36 63), Giraldi Requena (57 63 62) prima di arrendersi, come già anticipato a Lopez San Martin.

Itf Antalya – 10k – hard outdoor

Sfrutta bene la Wc concessa dagli organizzatori Alug Celikbilek, classe ’96, che raggiunge le semifinali, battendo tra gli altri Neuchrist, terza testa di serie, prima di arrendersi contro Bellotti per 61 62.

Femminile

La migliore, Katerina Stewart: impossibile non concedere uno spazio di questo tipo alla 17enne di Miami che ha giocato tre settimane a livelli paurosi. Difficilmente si è vista una tennista raggiungere consecutivamente tre volte le finali di tornei, di alto livello (parliamo di 50k che per una ragazza di 17enne sono uno step molto alto) e se ci aggiungiamo il fatto che la giovane statunitense si è spostata per raggiungere questi tornei, posti in stati diversi, in macchina accompagnata dal padre, si capisce come un’impresa del genere non sia da poco. Katerina ha così conquistato, dopo le due finali thriller delle scorse settimane, quando è uscita sconfitta contro Chirico e Kiick, il terzo successo stagionale, dopo le vittorie a Gainesville (10k) e Palm Harbor (25k), tutte sulla terra americana. Sulla terra di Indian Harbour Beach (50k) è lei ad imporsi su Irina Khromacheva (60 76), sulla connazionale Alexa Graham (dove si era ritrovata sotto 75 20 prima di realizzare un parziale di 12 giochi a 1 che l’ha portata a trionfare per 57 63 60), su una ex top 100 come Paula Ormaechea (doppio 61 61 che lascia poco da dire). In semifinale non è una sfida come tante poiché come avversaria c’è Allie Kiick, che l’aveva sconfitta la scorsa settimana in finale, e se ci aggiungi che chi vince avrà la possibilità di avere ancora una chance per ottenere quella wild card per il Roland Garros che ogni tennista sogna, il tutto si fa più interessante. Non c’è storia e Katerina si impone per 63 60 raggiungendo quella finale, peccato che con il risultato della Chirico, non abbia più chance per ottenere la Wc per una questione di ranking. Tra le due è il terzo incontro in queste tre settimane, dopo la finale a Dothan (vinse la Chirico in tre set ) e il primo turno a Charlottesville (vinse la Stewart in tre set) e si ripete la situazione relativa al terzo set, con la Stewart che si impone nel primo (per 6-4 dopo aver recuperato da 3-1) e la Chirico che si impone nel secondo ( per 6-3). Nel set decisivo sul 3-3 è la ragazza di Miami a ottenere la zampata vincente conquistando i restanti tre giochi, il titolo e una wild card per giocare le qualificazioni del Roland Garros.

Itf Trnava – 100k – clay outdoor

Sono due qualificate, alcune delle sorprese di questo torneo che ha visto tantissime giovanissime partecipare. Rebecca Sramkova e Jana Fett, classe ’96 entrambe, si sono qualificate in tabellone, superando i tre turni di qualificazione, entrambe faticando solo in un caso, al secondo turno, contro Maleckova (vittoria 63 26 61 per la Sramkova) e Kalashnikova (vittoria 64 46 63 per la Fett). In tabellone è arrivate per entrambe una ulteriore vittoria. La slovacca Sramkova si è imposta sulla quinta testa di serie, Evgeniya Rodina, per 64 63 e si è poi arresa alla ceca Allertova lottando per 57 63 64. Jana Fett ha invece ottenuto lo scalpo della ungherese Timea Babos, recente semifinalista a Marrakech che ha ceduto, anche a causa di un virus contratto nella località marocchina, con il punteggio di 64 57 64. Anche la croata si è dovuta arrendere nel successivo turno, contro la russa Gasparyan, che comincia a trovare risultati anche sulla terra rossa.

Itf An Ning – 75k – clay outdoor

Tra le tantissime cinesi in tabellone si distinguono due ragazze del ’97. Qiu Yu Ye approda la secondo turno sfruttando il ritiro, sul 7-5 3-0, della sesta testa di serie (Yi Fan Xu) per poi arrendersi alla statunitense Lauren Embree, con un secco 62 60.  Diverso il cammino per Xinyu Gao che, regola facilmente in sequenza Yi, Guo e Palha nelle qualificazioni e poi ottiene lo scalpo della belga Klaartje Liebens, con il punteggio di 63 36 63. Al secondo turno si arrende dopo aver lottato per un set, alla top 100 Qiang Wang, per 76 61.

Itf Santa Margherita di Pula – 10k – clay outdoor

Settimana perfetta per la nostra italiana Bianca Turati, classe ’97, che conquista il suo secondo titolo in carriera a livello pro, dopo la vittoria dello scorso anno a Duino Aurisina. Un cammino non semplice (magari anche un po’ di stanchezza vista la vittoria della scorsa settimana a Salsomaggiore Terme, che le ha permesso di ottenere una Wc nel 50k di Brescia) poiché, dopo i primi turni vinti facilmente ai quarti di finale si è vista contro la russa, da molti considerata un “enfant prodige”, Olesya Pervushina che in un’oretta si è portata sul 62 41. Da quel momento Bianca è stata brava a rientrare nel match e poi a recuperare, nel terzo set dal 4*-3 30-30 per chiudere il match con il punteggio di 6-4. In semifinale, contro Laetitia Sarrazin è una passeggiata, finita per 62 61 mentre in finale si ripete l’andamento del quarto di finale. Bianca è sotto  62 30 30*-15, 62 46 51* (qui annulla un paio di match point, poi 62 46 52 40*-30 e, dopo aver rimontato si ritrova 5-5 0*-40, ad annullare 3 palle break che forse avrebbero consegnato il match alla spagnola, Aliona Bolsova Zadoinov. Bianca è brava ad annullarle e a chiudere il match al terzo match point, conquistando il tanto agognato titolo. Dicevamo della spagnola, classe ’97, che ha raggiunto la finale eliminando Cucca, Huber, Simic e la connazionale, Eva Guerrero Alvarez di appena 15 anni con il punteggio di 63 64. Per la giovanissima spagnola, partita dalle qualificazioni e uscita vittoriosa contro Pattacini, Moratelli, Spigarelli e Sugnaux è la prima semifinale in carriera in un torneo professionistico.

Itf Villa Maria – 10k – clay outdoor

Arriva la terza finale in carriera per la 17enne argentina, Julieta Lara Estable che a Villa Maria sfrutta al massimo il tabellone per giungere in finale. La nativa di Buenos Aires, dopo aver realizzato un bagel a match nei primi 3 turni (60 76 contro Capato Camargo, 60 64 contro Crespo Azconzabal, 63 60 contro Berta Bonardi) ha approfittato del ritiro a fine primo set contro Perez Rojas per giungere in finale. Contro Fernanda Brito, prima testa di serie, è una battaglia di nervi che vede però prevalere la cilena al tiebreak del terzo set, chiudendo la contesa per 63 46 76.

Itf Bol – 10k – clay outdoor

In Croazia si distingue una delle tantissime enfant prodige slovene, Tamara Zidansek, che raggiunge la seconda finale in carriera in un torneo Itf 10k (lo scorso anno aveva vinto a Velenje, partendo dalle qualificazioni) . La 17enne (nata il giorno di Santo Stefano del 1997) ha sfruttato il ritiro, sul 63 41, della prima testa di serie, Ema Mikulcic e poi ha lasciato appena un gioco a Nives Baric. Ancora un ritiro, a metà primo set nei quarti di finale, della tedesca Hobgarski e poi una vera e propria battaglia contro Anna Giulia Remondina, dove ha rimontato dal 4-1 nel terzo set, trovandosi anche a due punti dalla sconfitta e poi chiudendo al tiebreak. Probabilmente affaticata, è uscita nella finale contro la giocatrice di casa, Tena Lukas, con il punteggio di 62 63.

Itf Sharm El Sheik – 10k – hard outdoor

Sono Yulia Bryzgalova e Dhruthi Tatachar Venugopal le migliori giovani nella località egiziana. La russa, classe ’98, raggiunge le semifinali del torneo lasciando le briciole a Genesse e in due set più lottati Konotoptseva. Segue la vittoria in 3 set contro Abou Zekry, cliente abituale di questi tornei. In semi è la statunitense Nadja Gilchrist a fermarla con il punteggio di 75 63. Stesso percorso per l’indiana, classe ’97, che però non lascia neanche un set fino alle semifinali, eliminando Benackova, Lukic e Tholey e andando avanti 4-1 contro la spagnola Parrizas-Diaz. Da quel momento è però buio totale, con la spagnola che si impone con il punteggio di 76 60. Piccola consolazione per l’indiana arriva con il doppio, conquistando il titolo in coppia con la belga Geukens.

Itf Mytilene – 10k – hard outdoor

Dopo la parentesi tedesca in un torneo di livello più alto, Valentini Grammatikopolou, è tornata in patria per giocare a Mytilene. Una buona settimana se si considera la vittoria in doppio e il primo set della semifinale contro Ksenia Gaydarzhi, peccato poi si fermi all’improvviso portando la russa ad approfittarne. Ne esce sconfitta quindi con il punteggio di 46 63 60. Nella parte alta del tabellone si dimostra competitiva la sorella di Bernard Tomic, Sara, che raggiunge le semifinali battendo Kushkhova, Stefanou (7-5 al terzo set) e Negranu, prima testa di serie prima di arrendersi per mano della bulgara Julia Stamatova con il punteggio di 64 75.

Itf Ashkelon – 10k – hard outdoor

Ancora un buon torneo per una delle maggiori promesse del tennis georgiano, Mariam Bolkvadze classe ’98, che raggiunge una semifinale nel torneo israeliano. Vittorie in due set contro Clemence Fayol, Valeria Patiuk mentre fatica di più contro la bielorussa Tolibova, spuntandola con il punteggio di 46 64 63. In semifinale è poi costretta ad arrendersi alla giocatrice di casa, e prima testa di serie, Deniz Khazaniuk con il punteggio di 62 75. Si consola con la vittoria del titolo di doppio, insieme alla ungherese Totka vincendo per 60 62.

Itf Bastad – 10k – clay outdoor

Nel torneo di casa difficilmente si poteva chiedere di più (se non la vittoria finale) a Kajsa Rinaldo Persson, classe ’97, che raggiunge la finale, prima in carriera, del torneo svedese eliminando la prima testa di serie, Ellen Allgurin, due qualificate (Ella Leivo e Maha Ornberg) e poi la quinta testa di serie, Carolin Daniels con il punteggio di 67 75 64. In finale il sogno dura solo un set, vinto per 7-5, poiché segue il ritorno della tedesca Schaeder, con 8 giochi vinti di fila, che si impone nei restanti set per 60 62, conquistando il titolo. Cammino curioso per la Schaeder che ha rischiato di uscire in ogni match giocato, fatta eccezione (anche se ha faticato) per il 63 64 alla seconda testa di serie, Melanie Stokke. Tra le maratone giocate, da segnalare quella in semifinale contro la tanto acclamata ucraina Olga Fridman, classe ’98, che si è arresa con il punteggio di 62 67 62.

Itf Antalya – 10k – hard outdoor

Non poteva festeggiare meglio I suoi 17 anni (li ha compiuti l’11 Maggio) Viktoria Kuzmova, conquistando il suo terzo titolo in carriera (su 3 finali)  e per la prima volta ad Antalya (i due precedenti erano stati ottenuti ad Heraklion). Impressiona anche il cammino della slovacca (che rappresenta insieme a Mihalikova e Schmieldova, uscite lottando nei primi turni questa settimana a Trnava, una bella speranza per la Slovacchia) che non lascia un set in tutto il torneo e lascia le briciole a quasi tutte. 62 62 a Lysakova, 62 60 a Fernandes, 62 63 a Kajevic, 62 62 a Brogan e, una bella vittoria contro una giocatrice in forma, l’ucraina Alyona Sotnikova, che prima della finale aveva lasciato in tutto 9 giochi alle sue avversarie. In finale il risultato vede la slovacca imporsi con il punteggio di 63 76(5). Abbiamo citato anche la britannica, nata a Glasgow, Anna Brogan, classe ’97, che ha raggiunto le semifinali uscendo sconfitta soltanto con la vincitrice del torneo. Nella parte alta del tabellone ottima prova per la rumena Andreea Ghitescu, classe ’97, che ha eliminato la connazionale Buzarnescu, con un passato in top 150, per 64 64 per raggiungere le semifinali. Poi contro la Sotnikova non c’è partita ed esce raccogliendo a mala pena due giochi (61 61 il risultato finale).

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