Junior Radar (19) – Si rivede Kozlov, terra amara per la Kulichkova

Hyeon Chung
di Salvatore Greco

La settimana degli Internazionali BNL d’Italia si è conclusa con i risultati più prevedibili e conservativi, ma dalla prospettiva del nostro radar i sette giorni di tennis giocato appena trascorsi hanno dato segnali molto interessanti, alcuni attesi, altri meno specialmente a livello ITF dove c’è stato un autentico boom di vittorie da parte di under-21. Andiamo a vedere come di consueto nel dettaglio

MASCHILE

Hyeon Chung – il tennista coreano potrà festeggiare il giorno del suo diciannovesimo compleanno con l’ennesimo best ranking raggiunto in stagione, questa settimana attestato al n.69 ATP. Nonostante molti se ne accorgano colpevolmente solo oggi i successi di Chung sono ormai talmente normali da non fare più notizia. Dopo Savannah e Busan manca la conquista del terzo torneo Challenger di fila solo all’ultimo atto nella sua Seoul perdendo dal giapponese Go Soeda al set decisivo di una finale equilibrata. Il simbolo cristallino della tenacia che lo sta portando in alto è la partita di semifinale giocata sul cemento coreano contro il tennista di Taipei Yen-Hsun Lu. Con un set già intascato e una palla break sprecata sul 4 pari nel secondo che l’avrebbe poi portato a perdere il parziale, un calo mentale non avrebbe stupito nessuno specie contro un avversario esperto come Lu. E invece Chung incassa, azzera e conquista il terzo set: a Parigi, dove è prima testa di serie delle qualificazioni, saprà già farsi valere tra i grandi?

Andrej Rublëv – dopo la sconfitta al Garden contro Arnaboldi, Roma continua a non sorridere al giovane russo. Entrato nel tabellone di qualificazioni, a cui era iscritto come alternate, vince il primo match al Foro contro Pablo Carreno Busta mentre al secondo turno cede al nostro Thomas Fabbiano costringendolo comunque a faticare non poco per chiudere la partita sul 7-6 6-3.

Stefan Kozlov – il recente exploit del coetaneo e connazionale Frances Tiafoe sembra aver allontanato i riflettori dal giovane russo-americano e questo, unito al recente cambio tecnico, sembra stia facendo bene al ragazzo nativo di Skopje. Questa settimana a Città del Messico ha giocato nel locale torneo Futures (Mexico F3) imponendosi su avversari ampiamente alla sua portata e arrivando fino in finale dove ha poi perso dall’ecuadoregno Ivan Endara con il punteggio di 6-1 7-6. Risultati per cui molti altri nati nel 1998 firmerebbero non rendono giustizia al talento di Kozlov, ma vederne la ripresa dopo la serie di sconfitte subite ad aprile fa ben sperare.

Michael Mmoh – se c’è un giovane che invece fa fatica a ingranare e tenere il passo con gli arrembanti coetanei, attualmente questo è Michael Mmoh che mette a verbale la seconda eliminazione consecutiva al primo turno, nuovamente sull’har-tru, nel torneo USA F16 giocato a Tampa in Florida. A escluderlo dalla competizione il ragazzo perduto del tennis americano Will Spencer che ha chiuso il suo match in tre set con il risultato di 6-7 6-1 6-4.

Reilly Opelka – si rivede sui campi il giovane tennista del Michigan fresco di ufficializzazione del suo passaggio al professionismo. La scelta, condivisa con altri ragazzi USTA come vedremo, cade curiosamente sul torneo meno americano possibile, il Futures spagnolo di Valldorreix (Spagna F13) dove supera tre turni di qualificazioni senza perdere un set ma poi al primo turno del tabellone principale cede le armi al connazionale Taylor Fritz che lo supera 7-6 6-4.

Christian Garin – non stupisce che la terra di Valdorreix metta in difficoltà gli yankee, un po’ di più sorprende che metta in difficoltà un tennista cileno cresciuto a pane e mattone tritato. In realtà la sconfitta di Garin nel Futures spagnolo, un netto 7-5 6-4 subito al primo turno dall’atleta di casa Albert Alcaraz Ivorra, è in continuità con lo scarso momento di forma del ragazzo di Santiago che non vince più di due partite di fila dal Challenger di Santo Domingo tenutosi lo scorso febbraio.

Gianluigi Quinzi – dopo la partecipazione, un po’ a sorpresa, al torneino di Pre-Quali il tennista marchigiano conquista una wild card per il tabellone di qualificazioni agli Internazionali BNL d’Italia, ma il sorteggio gli mette di fronte Benoit Paire e il francese, non in vena di interrompere la sua risalita, porta a casa il match 7-6 6-4.

FEMMINILE

Jasmine Paolini – la ragazza garfagnina, sebbene rientrata da poco, continua a mostrare grinta e buon tennis ogni volta che può. Partecipa alle pre-qualificazioni al Foro dove perde, ma poi viene ripescata e acciuffa una wild card per il tabellone di qualificazioni. Si trova di fronte un’avversaria di grande esperienza e dal gioco notoriamente “antipatico” come Monica Niculescu e cede alla rumena al terzo set dopo aver lottato nel primo e conquistato il secondo nonostante le difficoltà. Il punteggio dice 7-6 2-6 6-0 per la Niculescu, ma Jasmine ha poco da recriminare.

Elizaveta Kulichkova – a Katowice anche chi non la conosceva ha potuto ammirare il suo tennis potente e veloce, ma da quel torneo la giovane russa non ha più raggiunto risultati significativi. Complice il trasferimento sulla terra dei tornei WTA e anche degli ITF maggiori e il fatto che i colpi della Kulichkova mal si accordano con le superfici lente a Saint-Gaudens nel locale torneo da 50.000$ più ospitalità è arrivata la prima vittoria stagionale sul rosso, 6-4 7-5 a Irina Ramialison, seguita dalla terza sconfitta in tre settimane contro Amandine Hesse maturata 6-3 7-5. Attualmente intorno alla 110ma posizione del ranking manca davvero poco alla tennista di Novosibirsk per sfondare la soglia mistica delle 100 WTA, chissà che nelle prossime settimane l’ambizione non le renda più digeribile anche questa amara terra europea.

Ingrid Neel – è finita la grande guerra sull’har-tru per accaparrarsi un posto a Parigi, ma la terra verde americana è ancora lì a fare scivolare le sue atlete come Ingrid Neel, la sedicenne rampolla della Bollettieri Academy che si è misurata nel torneo da 25.000$ di montepremi di Raleigh in North Carolina. Torneo dalle due facce il suo, dove, dopo le vittorie facili contro Caitlin Whoriskey (6-3 7-5) e Ellie Halbauer (6-4 6-2) torna a casa al termine del quarto di finale giocato contro Allie Kiick e perso con un lapidario 6-1 6-1.

FUORI RADAR

Come al solito i giovani in buona settimana non sono mancati, anzi per qualità dei risultati siamo forse alla migliore puntata del nostro radar con ben nove vincitori di torneo nati dopo il primo gennaio 1996. Andiamo a vedere nel dettaglio.

Maschile

Il migliore, ma quasi un primus inter pares, questa settimana è stato il classe 1998 Mikael Ymer, ovviamente fratello minore del più famoso Elias. A Bastad, nel terzo torneo Futures svedese su terra rossa, il giovanissimo Ymer non è mai in discussione nella sua gara verso la conquista del titolo, il primo della sua carriera. In finale sul rumeno Dragos Nicolae Madaras conquista il match in rimonta 2-6 6-1 6-2 con grande carattere. I fratelli minori non stanno certo a guardare…

Svezia F3 – 10.000 $ (terra, outdoor)

Se la vittoria finale è andata a Ymer, non sono mancati altri exploit nel torneo svedese questa settimana a partire dal giovane tennista rumeno che al ragazzo di casa ha tenuto testa per un set nell’atto finale, il classe 1997 e ancora senza ranking Dragos Nicolae Madaras, ragazzo mancino che –come dimostrano i suoi risultati juniores- sulla terra sa giocare piuttosto bene. Buona settimana a Bastad anche per il polacco Hubert Hurkacz che ha raggiunto la semifinale, persa da Madaras, facendosi strada a spallate e superando tra gli altri la grande promessa del tennis finlandese Patrik Niklas-Salminen classe 1997 come lui.

Bordeaux – ATP Challenger (terra, outdoor)

A Bordeaux per rodare un po’ sulla terra rossa francese prima che inizino le qualificazioni del Roland Garros alle quali parteciperà dalla settimana entrante, lo statunitense Jared Donaldson ha superato solo un turno prima di fermarsi di fronte al giovane ma già esperto e soprattutto abile giocatore su terra Lucas Pouille, che si è imposto con un severo 6-1 6-4.

Samarcanda – ATP Challenger (terra, outdoor)

Una delle città più belle dell’Asia centrale (e probabilmente del mondo) è anche sede del Challenger dove c’era molta curiosità per il sedicenne di casa Djurabeck Karimov che tante attenzioni sta destando in giro per il circuito. Per quanto interessante però, Karimov non è ancora pronto a competere a livello Challenger e difatti è stato eliminato al secondo turno, con il punteggio di 6-3 4-6 6-2, dal britannico Liam Broady.

Spagna F13 – 10.000 $ (terra, outdoor)

Come accennato in apertura, il Futures spagnolo di questa settimana ha ospitato una piccola compagine di giovani americani meno inusuale di quanto si sia portati a pensare e decisamente preparata a far bene tanto che la vittoria finale del torneo è andata allo statunitense classe 1997 Tommy Paul alla fine di un torneo lottato dall’inizio alla fine (nessun match vinto prima del terzo set) nel quale supera in semifinale in rimonta (3-6 6-4 6-3) il connazionale Taylor Fritz facendo valere la maggiore esperienza (non molta in più, ma sufficiente a fare la differenza a questi livelli) in tornei pro’. Fritz dal canto suo ha dimostrato una buona attitudine alla superficie e alle difficoltà associate, specie nel quarto di finale giocato e vinto contro l’ostico terraiolo Samper Montana superato 7-5 6-2 recuperando da uno svantaggio di 2-5 nel primo set.

Egitto F18 – 10.000 $ – (cemento outdoor)

Sharm El Sheikh ospita le puntate su cemento dell’appuntamento Futures egiziano che questa settimana premia il cipriota classe 1996 Petros Chrysochos che conquista il suo terzo titolo in carriera, il secondo su cemento e il secondo in Egitto. Vittoria scandita nettamente con due doppi 6-0 e un doppio 6-1 nei primi tre turni e qualche difficoltà in più in semifinale e finale. Nella sfida per il titolo elimina 6-3 6-7 6-0 lo spagnolo Pablo Vivero Gonzalez che in semifinale aveva avuto la meglio sul sudafricano classe 1997 Lloyd Harris protagonista fino a quel momento di un torneo esemplare senza alcun set lasciato per strada.

Italia F9 – 10.000 $ (terra, outdoor)

Questa settimana Santa Margherita di Pula ospita una finale tutta francese nella quale Calvin Hemery si impone sul giovane connazionale Johan Sebastien Tatlot (1996) con un netto 7-6 6-0. Tatlot veniva da un buon torneo condito anche da una vittoria in rimonta sull’azzurro Edoardo Eremin.

Israele F6 – 10.000 $ (cemento, outdoor)

Ad Acri (Akko), antica località marittima della Galilea, è un giovane atleta di casa ad aggiudicarsi il titolo in questo sesto appuntamento Futures sul cemento israeliano: è il tennista classe 1997 Edan Leshem, protagonista suo malgrado a marzo in Davis contro la Romania, e che questa settimana ha conquistato il suo primo trofeo di singolare in carriera.

Romania F2 – 10.000 $ (terra, outdoor)

Il Futures rumeno, arrivato alla seconda settimana, accende i riflettori sul giovane kazako Dmitrij Popko eliminato solo in finale dal bielorusso Maxim Dubarenko bissando il risultato della settimana scorsa nel medesimo torneo.

Colombia F1 – 10.000 $ (terra, outdoor)

Il primo torneo patrocinato dall’ITF nell’impianto di Pereira in Colombia è ovviamente polo attrattivo per gli specialisti del rosso sudamericano. La vittoria finale è andata all’ecuadoregno Emilio Gomez arrivato al titolo dopo aver superato numerosi giocatori brasiliani di cui ultimo Joao Menezes (1996) battuto 7-5 6-2.

Bosnia ed Erzegovina F1 – 10.000 $ (terra, outdoor)

Dopo i successi a Santa Margherita di Pula il ragazzo norvegese di origini jugoslave Viktor Durasovic passa dal Tirreno all’Adriatico e conquista la finale nel Futures bosniaco di Doboj ottenuta anche grazie al ritiro di Luca Pancaldi in semifinale. All’ultimo atto cede in tre set combattuti al tedesco Pascal Meis 6-4 3-6 6-3.

Algeria F2 – 10.000 $ (terra, outdoor)

Ad Algeri si parla consuetamente francese per l’antico passato coloniale di questo pezzo di nord Africa, ma ancora di più questa settimana durante la quale il mancinodi Vienne, il classe 1997 Corentin Denolly, ha sfiorato il suo primo titolo tra i grandi dopo un torneo importante e ben giocato. A strappargli il trofeo e la gloria lo spagnolo David Perez Sanz che chiude 3-6 6-1 6-2.

Argentina F5 – 10.000 $ (terra, outdoor)

A Cordoba si fa notare il classe 1996 Francisco Bahamonde, sfortunato nell’omonimia con il generale Franco, che nel torneo di casa raggiunge le semifinali partendo dalle qualificazioni e fermandosi solo contro Nicolas Alberto Arreche che, con trecento e passa posizioni in più nel ranking ATP, lo regola 6-4 6-2.

Femminile

La migliore non può che essere la giovanissima ceca Markieta Vondrousova, classe 1999, che ha vinto con merito il torneo da 10.000 $ su terra battuta di Zielona Góra in Polonia. Torneo maiuscolo per la mancina di Sokolov che continua la tradizioni di tenniste boeme dal fenomenale braccio sinistro. Assieme alla connazionale Kolodziejova, di due anni più anziana, conquista anche il titolo di doppio. Il tennis ceco al femminile può dormire sonni tranquilli.

Zielona Góra – 10.000 $ (terra, outdoor)

A segnare il dominio ceco nel torneo polacco assieme alla Vondrousova anche la già citata Miriam Kolodziejova che oltre al titolo in doppio ha raggiunto la semifinale in singolare prima di perdere proprio dalla Vondrousova in una partita molto lottata e conclusa 7-5 7-6.

Bastad – 10.000 $ (terra, outdoor)

Settimana senza sbavature per il tennis svedese che nel torneo combined di Bastad assieme alla vittoria del più piccolo degli Ymer nel maschile porta a casa anche quella di Kajsa Rinaldo Persson nel femminile. La ragazza del 1997 ha conquistato il titolo superando in finale Valeria Prosperi 6-4 7-6. C’è spazio anche per la bosniaca Dea Herdzelas superata proprio dalla Persson in semifinale in rimonta 2-6 7-6 6-4.

Bol – 10.000 $ (terra, outdoor)

Nel torneo sull’isoletta croata di Bol ha conquistato il titolo la russa classe 1997 Anastasija Komardina. Secondo trofeo in carriera per lei dopo quello conquistato due anni fa su terra ad Arad, in Romania.

Sharm El Sheikh – 10.000 $ (cemento, outdoor)

Terzo acuto stagionale sul cemento egiziano per la tennista bulgara Julia Terzyjska (1996) che questa settimana ha conquistato il titolo superando in finale la statunitense Nadja Gilchrist.

Nashik – 10.000 $ (terra, outdoor)

La stagione su terra ha propaggini anche in India dove a conquistare il titolo è stata la tennista di Taiwan Ching-Wen Hsu (1996) dopo una finale lottata contro la giocatrice di casa Sri Vaishnavi Peddi Reddy (6-4 4-6 7-6) che in semifinale aveva avuto ragione della giovanissima connazionale (1998) Karman Kaur Thandi non senza lottare e chiudendo in tre set con il punteggio di 5-7 6-3 7-5.

Monzon – 10.000 $ (terra, outdoor)

Nella pittoresca località della regione di Aragona in Spagna buoni segnali per il tennis iberico al femminile che può segnare il bel risultato raggiunto da Marta Huqi Gonzalez Encinas (1998) semifinalista ed eliminata da Georgina Garcia Perez in due set (6-4 6-2).

Antalya – 10.000 $ (cemento, outdoor)

Il torneo turco si regala due giovanissime semifinaliste questa settimana: la britannica Anna Brogan (1997) superata poi nettamente da Melis Sezer 6-4 6-0 e la tennista di Taiwan Pei-Ju Chien (1999) partita addirittura dalle qualificazioni e poi pesantemente battuta dalla poi campionessa del torneo Ksenija Palkina con il punteggio di 6-2 6-1.

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