Diario da Monopoli – European Summer Cup U16

Team Polonia

Maledetto google maps. Dovrebbe cominciare così questo diario in cui vi parlerò di uno dei quattro gironi per le qualificazioni della European Summer Cup U16 Maschile, anche chiamata Borotra Cup, giocato nella cittadina della costiera adriatica pugliese di Monopoli. Il circolo è si fuori città, avevo calcolato un paio di chilometri o meno, ma in realtà non è dove avevo previsto, i chilometri si riveleranno essere cinque e di conseguenza arriverò con un ritardo di venti minuti rispetto a quanto prefissato.

La struttura, che prende il nome di Polisportiva Giannoccaro, è davvero enorme. I campi sono a due a due ma sono su due lati opposti e in mezzo c’è una vasta area verde con player lounge e bar/ristorante. Non avendo potuto assistere alle sfide dei giorni scorsi decido di gustarmi dal primo 15, o quasi, visto il ritardo, la sfida che decreterà la prima classificata: quella tra Ucraina e Polonia che schierano rispettivamente Timur Maulenov (n.74 del ranking Tennis Europe) e Konrad Fryze (numero 18 del ranking Tennis Europe). Il secondo avrebbe dovuto essere il favorito ma, come vedremo, il match non è andato in questo modo.

Arrivato sul 2-2 nel primo set mi accorgo subito che per il polacco sarà dura portare a casa un match del genere o, più che altro, il match dipenderà completamente dal suo avversario. L’ucraino ottiene il break e martella da ogni parte del campo, sfruttando il forte servizio e i buoni colpi da fondocampo che gli permettono di creare vincenti o di mettere comunque alle strette l’avversario. In poco è lui a conquistare il set con un secco 6-2 ma nel secondo il motivo per cui l’ucraino è indietro in classifica si manifesta apertamente. Comincia a innervosirsi per gli errori e va sotto 5-2, grazie anche ad alcune difese prodigiose del giovane polacco che mostra un gioco tecnico ma poco potente e quindi è costretto a giocare la maggior parte dei colpi in recupero sull’azione dell’avversario. È un ace su uno dei set point, sul 5-3 a dare fiducia all’ucraino Maulenov che rientra nel match in qualche modo e non lascia più un punto al polacco che viene sconfitto per 6-2 7-5.

Provo a fermare il vincitore che però non ne vuole sapere di rispondere a qualche domanda (non ci dormirò la notte…) e di conseguenza il mio tifo passa automaticamente alla squadra avversaria. Mi sposto sull’altra coppia di campi sui quali  è impegnata anche l’Italia contro la buona squadra serba. Peccato che arrivi sul match point Serbia ma, nonostante questo, fermo il giovane azzurro Frinzi per conoscerlo meglio.

team Serbia

Mattia Frinzi, 15enne di Verona, sconfitto per 6-4 6-4, è rammaricato per il match in cui ammette di aver sprecato diverse occasioni per farlo girare e portarlo almeno a un terzo set… Ammette che sicuramente con questo caldo è difficile giocare anche se, nella giornata di oggi c’era un leggero vento che aiutava… Mattia mi racconta di come a 6 anni ha iniziato a giocare: “ Andavo al campetto da calcio vicino casa – mi racconta – lì c’erano anche dei campi da tennis così un giorno chiesi a mia madre di provare e da quel momento non ho smesso…”

Nonostante i 15 anni, Mattia, che ha come idolo lo scozzese Andy Murray, ha già cominciato a giocare under 18 e infatti afferma di aver programmato, dopo questa competizione, tornei di questa categoria in Macedonia e Slovenia.

Infine gli chiedo di descrivere il suo gioco: “ Sono un giocatore da fondocampo per il momento, devo migliorare il servizio e devo cominciare a venire a rete a prendermi i punti…”

Lascio Mattia, ricarico le batterie con qualche bottiglietta d’acqua (c’erano 35-40 gradi e non c’è ombra sulle tribune… fortuna che c’era un leggero vento e per un attimo è arrivata anche qualche nuvola che ha portato un po’ di pioggia) e torno sul centrale per seguire il secondo singolare tra Polonia e Ucraina, quello che vede opposti Kacper Żuk (n.10 del ranking Tennis Europe) e Mykyta Mashtakov (n.4 del ranking Tennis Europe). Anche qui, il ranking conta davvero poco perché il livello dei due giocatori è abbastanza diverso. è un Żuk è un giocatore veramente completo, sa fare tutto e lo sa fare benissimo. Ottimi fondamentali, buon servizio visto anche la sua altezza (saremo sul 1.85-1.90) ma soprattutto un’intelligenza, una solidità che davvero solo i campioni hanno e di conseguenza vi consiglio di segnarvi il nome su un blocchetto di appunti. L’ucraino non riesce a trovare il bandolo della matassa e, dopo aver lottato nei primi giochi, subisce un parziale di 4 giochi a 0 che regala il set al polacco, autore tra le altre cose di un recupero in tweener con  pallonetto perfetto su cui nulla ha potuto il giocatore ucraino. La musica non cambia nel secondo set, anzi si ripete lo stesso andamento del match  e il parziale si conclude con un nuovo 6-2. Notare come l’ucraino abbia rotto nel match le corde per tre volte…

Punteggio in parità e quindi doppio decisivo. Provo a fermare il polacco ma, essendo impegnato in doppio, rimandiamo l’intervista dopo quest’incontro. Vista la pausa ne approfitto per tornare sul campo italiano dove sta giocando Federico Iannaccone, sotto per 6-4 3-0 contro il serbo Marko Miladinovic. Il ragazzo di Foligno è nervosissimo (rischia il warning per aver lanciato due palline fuori dallo stadio) ma devo dire che gioca davvero un buon tennis. Dritto e rovescio volano su terra e da quel momento comincia quella che sembra una grande rimonta, con innumerevoli vincenti. Sotto per 5-4 riesce anche ad annullare un match point dopo uno scambio interminabile, di almeno venti-trenta colpi che ha visto il serbo sbagliare l’ultimo rovescio. Vista l’incombenza del doppio polacco-ucraino decido di tornare sul centrale e lascio Iannaccone (uscirà sconfitto per 6-4 5-7 6-3)…

Iannaccone

A giocare il doppio saranno gli stessi giocatori dei singolari: Fryze e Żuk per la Polonia e Mashtakov e Maulenov per l’Ucraina; a mio modesto parere, i polacchi non possono essere che favoriti per la vittoria per quanto visto.

Gli ucraini partono forte e vanno 3-1 ma è solo un fuoco di paglia perché Fryze è mostruoso a rete. Ogni volée al corpo è ributtata nel campo avversario e, in qualche modo lo scambio è sempre vinto dai polacchi che dimostrano una perfetta sintonia e intelligenza. Maulenov invece è di gran lunga il giocatore più in difficoltà, soprattutto nel gioco di volo. In breve la rimonta è compiuta e i polacchi chiudono il set per 6-3, applauditi dal pubblico che praticamente li ha adottati dall’inizio di questa competizione. Gli ucraini provano una timida reazione nel secondo set ma, dopo il game lunghissimo perso, sul 1-0 cedono di schianto tanto che poi è uno (dei tanti) smash fuori di Maulenov a regalare il match e il successo ai polacchi.

Non è prevista nessuna premiazione e così fermo con tutta calma Kacper Żuk, felicissimo di rispondere a qualche domanda ma per quest’intervista dovrete aspettare qualche giorno…

È tempo di tornare a casa anche perché, sarà il caldo o altro ma sono letteralmente distrutto (e se pensate che queste sono le mie vacanze, mi capirete anche, forse).

 

Leggi anche:

    None Found