Flavia Pennetta, “straordinari” per inseguire un sogno

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di Salvatore Petrillo

Con la sofferta vittoria sulla cinese Han è partita la caccia di Flavia Pennetta ad un posto nelle Finals di Singapore, in programma a fine ottobre. Situazione che Flavia mai avrebbe pensato di affrontare un mese fa, ma che ora può e deve sfruttare, per un’occasione d’oro che le si trova ormai a un passo.

Dopo l’assenza dal torneo di Wuhan, la Pennetta si presenta al torneo di Pechino forte di una situazione di classifica che le permetterebbe probabilmente di andare a giocarsi le Finals anche senza risultati eccezionali. Come mostrato in un articolo del nostro Michele Galoppini, il torneo cinese sarà un viatico fondamentale per stilare la graduatoria finale, visti i tanti punti messi in palio, ma la brindisina potrà contare anche su un sedicesimo torneo che per ora le porta in dote un solo punto, e quindi la WC chiesta e ottenuta per il torneo di Tianjin va vista proprio in quest’ottica, dato che porterebbe praticamente dei punti puliti ad ogni vittoria. Inoltre, il “rimedio” per ovviare al pasticcio combinato dalla WTA con la sovrapposizione tra l’Open del Lussemburgo e l’inizio delle Finals dà un ulteriore piccolo vantaggio alla pugliese nei confronti delle partecipanti al torneo pugliese, tra cui purtroppo la nostra Roberta Vinci. Da tener d’occhio invece il torneo di Mosca, che vedrà ai nastri di partenza Kvitova, complicatasi la vita con l’eliminazione a Pechino per mano della Errani, Safarova, Navarro e Kerber. A Tianjin con Flavia ci saranno invece Pliskova, ormai fuori vista la prematura caduta di Pechino, Bencic e Radwanska.
Se da un lato la situazione è positiva e va comunque considerata la voglia di Flavia di non lasciarsi sfuggire quest’occasione, non si può non parlare però dei tanti punti mancanti alla brindisina a causa di alcune prestazioni non certo da ricordare. E il mio pensiero va soprattutto agli Slam sulla carta a lei più favorevoli, ovvero Australian Open e Wimbledon, dove Flavia ha subito un paio di premature eliminazioni.

Molto spesso si è criticata qualche scelta di Flavia nella programmazione, ma è innegabile il fatto che il fisico di una 33enne non sia quello di una ragazzina, e la gestione del corpo è fondamentale, ma non è di quei punti mancanti che parlo. Perdere contro la Giorgi sul veloce è una cosa pronosticabile, o quantomeno accettabile, ma la sconfitta con la Dyias a Londra rimane forse un piccolo neo in un anno sicuramente da ricordare. Espandendo l’analisi a più superfici, quali terra e erba, notiamo come la Pennetta abbia ottenuto solo due vittorie, entrambe sulla terra di Marrakesh prima di perdere dalla Babos, a fronte di cinque sconfitte, senza alcuna vittoria sull’erba. Questi dati non vogliono assolutamente essere una critica alla stagione della Pennetta, ma pur dovendo sottolineare lo splendido acuto di New York, è innegabile che il grande equilibrio che si è creato e che ora rende così incerta la lotta per Singapore è dovuto soprattutto alla grande discontinuità di tante tenniste nella Top 20 che ha permesso il rientro veterane come Roberta Vinci e Venus Williams, a seguito di un buon filotto di vittorie.

Ed ecco dunque la necessità di questi straordinari in Oriente. Notando lo stato di forma delle dirette avversarie, è probabile che per vedere la Pennetta fuori debba accadere una specie di cataclisma: oltre ad Halep (anche lei acciaccata) e Sharapova, sembra ormai assodato il passaggio di Muguruza, Kvitova e Safarova, dato che, come già spiegato nel sopra citato articolo, solo le semifinaliste di Pechino avranno serie possibilità di far punti. Angelique Kerber è in un ottimo stato di forma, sembra leggermente in ribasso Belinda Bencic, che tra l’altro si trova in una parte di tabellone a Pechino che potrebbe metterla di fronte a Garbine Muguruza in ottavi, anche se l’iberica, ritiratasi in finale a Wuhan, potrebbe non presentarsi al massimo. Venus Williams, autrice di una straordinaria rimonta, ha usufruito di un bye al primo turno a Pechino, ma ora affronterà Ana Ivanovic, cliente scomoda, con inoltre l’incognita stanchezza. Roberta Vinci potrebbe aver perso una grande occasione nella semifinale di Wuhan proprio contro la Williams, ma ora è già negli ottavi a Pechino, e l’eliminazione della Halep le permetterà di incrociare la racchetta con una tra Mattek e Arruabarrena, insomma un tabellone abbastanza aperto che potrebbe metterle di fronte Belinda Bencic nei quarti, in una sorta di spareggio. La Suarez Navarro non è sicuramente nello stato di forma di inizio stagione, e la sua qualificazione appare alquanto improbabile, mentre la Radwanska, infine, potrebbe dover affrontare proprio la Kerber nei quarti di finale del torneo cinese.

Chiudiamo con il tabellone di Flavia: la Pennetta avrà di fronte la non irresistibile Pereira al secondo turno, per poi incontrare la pericolosa Svitolina negli ottavi ed eventualmente provare a regalare un ulteriore dispiacere alla famiglia Williams, dando, perché no, anche una mano a Roberta Vinci.
Per concludere, è dunque innegabile che la Pennetta sia tra le favorite per la qualificazione alle Finals, ma sarà importante non sottovalutare l’impegno di Tianjin, nel quale Flavia godrà dello status di numero uno, per mettere in cascina i punti necessari e chiudere in bellezza l’ultima stagione della sua straordinaria carriera.

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