Nishikori è tornato! Si rivede il Bole


di Guido Pietrosanti
Ad Ortisei si è disputato questa settimana, l’ultimo torneo challenger della stagione in Italia, ma purtroppo anche in questa circostanza, gli azzurri non hanno approfittato dell’occasione. L’unico a vincere qualche partita è stato Simone Bolelli, che è arrivato fino in semifinale, perdendo dallo slovacco Lukas Lacko (84 Atp) per 64 al terzo. Simone raggiunge con questa semifinale la posizione numero 104 del ranking, che potrebbe bastargli per essere direttamente nel main draw degli Australian Open. Pessima prestazione per tutti gli altri azzurri presenti in tabellone (ben 11 in tutto), tutti sconfitti al primo turno, ad eccezione di Marco Crugnola, sconfitto al secondo turno, che ha approfittato del ritiro di Matteo Trevisan per infortunio. Il torneo è stato vinto dal polacco Michal Przysiezny che ha vinto in finale su Lacko per 63 75. Przysiezny, alla terza vittoria challenger dell’anno dopo quelle di Kazan a febbraio e di Saint Brieuc ad aprile, raggiunge il suo best ranking al numero 76.
In Inghilterra si è giocato a Loughborough dove il vincitore è stato il tedesco Matthias Bachinger (190 Atp) vincitore per 63 36 61 in finale sul danese Frederik Nielsen (264 Atp). È interessante notare come Bachinger abbia perso quest’anno contro Crugnola, Brizzi, Aldi, Arnaboldi e Ghedin ma finirà comunque la stagione da top 200 mentre gli azzurri con cui ha perso, saranno tutti fuori dai 200. Buon torneo per il “veterano” Stefano Galvani che dimostra una volta di più di essere ancora competitivo sulle superfici veloci raggiungendo i quarti di finale, dopo aver battuto al secondo turno Simone Vagnozzi. Per Vagnozzi, la soddisfazione di aver raggiunto le semifinali in doppio, in coppia con Flavio Cipolla e di essere così tornato nei top 100 del ranking di doppio, classifica che potrebbe mantenere fino alla fine dell’anno.
Ad Aachen in Germania, vittoria del neo tedesco Dustin Brown che ha sconfitto in finale l’olandese Igor Sijsling per 63 76 raggiungendo così il suo best ranking al numero 93. Si tratta della seconda vittoria challenger per Brown dopo quella ottenuta a Johannesburg nel mese di aprile. Brutta sconfitta al primo turno per il giovane Dimitrov, che dopo una serie di ottimi risultati a settembre e ottobre, sembrava destinato ad entrare rapidamente nei top100, cosa che non sta invece ancora avvenendo.
Chi invece ha ripreso la strada giusta per tornare nei top100 è il giapponese Kei Nishikori (101 Atp), vincitore a Knoxville, negli Stati Uniti, senza perdere un set. Neanche l’americano Robert Kendrick, 117 del ranking e vincitore la settimana scorsa a Charlottesville è riuscito ad impensierire il giapponese, venendo sconfitto in finale per 61 64. Ancora una brutta sconfitta al primo turno per la ex grande promessa del tennis americano Donald Young, coetaneo di Nishikori, ma ormai molto lontano dal rendimento del giapponese.
Infine a Guayaquil in Ecuador, vittoria del cileno Paul Capdeville (164 Atp) sull’argentino Diego Junqueira (181 Atp) per 63 36 63. I nostri Naso e Arnaboldi sono riusciti a passare nuovamente le qualificazioni, fermandosi però al primo turno rispettivamente contro Berlocq e Aguilar.
Passando al circuito future, buona semifinale in Iran F6 per Walter Trusendi (435 Atp) che dovrebbe forse cercare più spesso tornei “facili” per migliorare una classifica che è rimasta grossomodo la stessa negli ultimi 3 anni. Anche Filippo Leonardi (693 Atp) ha raggiunto le semifinali in Chile F4, raddrizzando una stagione con pochi acuti rispetto alle aspettative. Ma il risultato migliore della settimana a livello future lo ha ottenuto senz’altro Giorgio Portaluri, classe 1990 e numero 949 del ranking Atp, che da 5 mesi gioca e si allena in Brasile, alla ricerca di punti ed esperienza. Giorgio ha raggiunto per la prima volta in carriera le semifinali di un torneo future nel torneo Brazil F32, arrendendosi solamente per 64 75 al brasiliano Daniel Silva, numero 351 del ranking atp. Bravo Giorgio!

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