Ecco le nostre ragazze…


(Gioia Barbieri – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Ecco a voi la top-ten delle ragazze italiane under 21 nella classifica mondiale. Abbiamo realizzato una mini-scheda di ognuna di loro, cercando di analizzare le loro caratteristiche e potenzialità. In un prossimo articolo analizzeremo le secondo 10… Dite la vostra… Chi la vostra preferita? Chi a vostro parere entrerà nel gotha del tennis?
Corinna Dentoni (1989). Ormai da 3 anni veleggia intorno al numero 150 Wta, senza però riuscire ad effettuare il salto di qualità. Da circa un anno di allena in Spagna, dove si era trasferita insieme al coach e fidanzato Stefano Parini. I due fondamentali sono potenti e precisi e quando riesce a giocare da ferma può essere devastante. I problemi sorgono quando viene spostata, poiché a livello fisico non è ancora all’altezza del circuito maggiore. La preparazione svolta in terra iberica non sembra ancora aver dato i giusti frutti. A livello mentale può migliorare moltissimo e spesso e volentieri è costretta a giocare prima contro se stessa e quindi contro le avversarie. I margini di miglioramenti sono sicuramente molti (a livello tecnico deve migliorare il servizio, oltre ad allenarsi mentalmente e fisicamente), anche se i risultati ottenuti da giovanissima avevano fatto pensare a una scalata repentina del ranking, ancora non avvenuta.
Julia Mayr (1991). La stakanovista della stagione 2010. E’ tra le giocatrici ad aver disputato più match in tutto l’anno. A livello di 10.000$ e di 25.000$ i risultati sono arrivati a volontà, anche se, ormai giunti a ridosso delle top-200, dovrebbe osare di più e programmarsi in maniera più ambiziosa. Il suo è un tennis molto regolare, aiutato da un fisico da atleta che le permette di difendere in modo egregio. I fondamentali sono decisamente sicuri, anche se non si può certo dire che abbia il peso di palla della campionessa. In alcuni match, però, i suoi errori si contano sulle dita di una mano. Sta costruendosi un gioco maggiormente offensivo per poter giocare a livello più alto.
Camila Giorgi (1991). La ragazza che ha fatto e farà più discutere. Nata a Macerata, ha vissuto però in Argentina, Francia e Spagna. Il padre Sergio l’ha letteralmente cresciuta sotto il profilo fisico e atletico, dopo averle fatto praticare, nei primissimi anni di età, la ginnastica ritmica (era anche stata chiamata nelle rappresentative nazionali). I suoi piedi sono velocissimi e il suo fisico è perfetto per il tennis. Rapido e potente. Il suo timing sulla palla è eccezionale e il suo servizio (sia prima che seconda) è di altissimo livello. La sua mancanza è quasi esclusivamente a livello tattico. Camila tira tutto, dal primo all’ultimo quindici. In questo modo le può capitare di battere la numero 80 del mondo, perdendo dalla numero 1000. Ogni singola partita, anche se può sembrare assurdo per una ragazza che è ancora fuori dalle top-200, dipende esclusivamente dalla Giorgi. I suoi margini di miglioramento sono elevatissimi ed è la tennista che ha forse il maggiore potenziale oggi in Italia. Sulle superfici veloci il suo tennis può essere devastante. Il continuo cambio di coach potrebbe però non farle bene, rallentandone l’esplosione.

(Giulia Remondina – Foto Nizegorodcew)
Giulia Remondina (1989). Dopo una lunga serie di infortuni, Giulia ha finalmente disputato una stagione intera, riuscendo ad avvicinarsi alle top-200. Nel corso dell’ultimo anno ha rinforzato moltissimo la parte fisica, aggiungendo questa importante caratteristica ad una straordinaria velocità di piedi. Il rovescio bimane è il colpo col quale, grazie ad un ottimo anticipo e senso del tempo, riesce a procurarsi il maggiore numero di punti vincenti. Il diritto, tra l’altro miglioratissimo, è il fondamentale con il quale ogni tanto va fuori giro. Il servizio non è ancora al giusto livello. La sua capacità straordinaria è quella di riuscire a colpire con potenza e precisione anche quando si trova in scarso equilibrio; eccellenti i vincenti con il rovescio bimane, quando la palla l’ha già praticamente superata. Si esprime molto bene sia sul cemento che sulla terra battuta.
Claudia Giovine (1990). La cuginetta di Flavia Pennetta, seguita sempre dalla madre Elvy Intiglietta, ha compiuto un bel salto di qualità nel 2010. Il suo rovescio ha sempre lasciato ferme le avversarie, ma oggi anche il diritto è divenuto un’arma e il servizio non è per niente male. Deve migliorare negli spostamenti, nei quali è ancora deficitaria. Qualche infortunio ne ha limitato l’ascesa in classifica negli ultimi mesi, ma possiamo aspettarci buone cose nei prossimi anni. Sul veloce può esprimere sicuramente tutte le proprie qualità, mentre sulla terra, costretta a fare il punto più volte, può andare fuori giri.

(Claudia Giovine – Foto Nizegorodcew)
Evelyn Mayr (1989). Sorella maggiore di Julia, ha più o meno lo stesso tennis. Regolarità e atletismo. Evelyn ha migliorato molto il diritto di attacco, nonché il servizio, in passato vero e propri tallone d’achille. L’anno prossimo ci aspettiamo una programmazione più ambiziosa. Grande acume tattico e grinta, hanno portato la Mayr tra le top-300, ma per crescere ancora ci vuole una crescita tattica più importante.
Martina Caregaro (1992). Allenata magistralmente da Francesco Elia, la valdostana (ormai romana d’adozione) è il prototipo della giocatrice moderna. Servizio vario e buono (anche se molto migliorabile sia in potenza che per le traiettorie), fondamentali da fondo devastanti, in questo 2010 ha compiuto un grandissimo salto di qualità sotto il profilo del gioco. E’ migliorata sensibilmente dal punto di vista tattico, grazie anche all’apprendimento di back, smorzata, nonché del gioco a volo (anche qui va migliorato molto però). Il suo atteggiamento in campo è sempre positivo e i suoi occhi, quelle della tigre, fanno intravedere per lei un futuro radioso.
Anastasia Grymalska (1990). Dopo vari cambi di guida tecnica, l’italo-ucraina si è ora stabilita a Roma, con Giampaolo Coppo. Ana ha un tennis molto regolare e solido, difficile da scardinare. Non è però molto potente e non ha grandissima facilità nel chiudere i punti, anche se il diritto d’attacco è migliorato sensibilmente. Anche sul servizio va fatto un importante lavoro, ma ha molta voglia e non le è preclusa un nuovo salto di qualità, anche se il circuito Wta sembra ancora lontano.
Valentine Confalonieri (1992). Servizio e diritto devastanti, ha nel rovescio ma soprattutto nella preparazione atletica le proprie lacune. A 18 anni si è accorta di dover lavorare sul fisico per poter competere ad alto livello, giocando match importanti ogni singolo giorno dell’anno. Le potenzialità solo elevatissime, se si mette in testa di lavorare in una certa maniera.
Gioia Barbieri (1991). Dopo una serie praticamente infinita di infortuni (tra cui una grave ernia del disco), Gioia ha cambiato allenatore, accasandosi con Paolo Galli. Gioia ha giocato per ora una buonissima stagione, condita da alcune vittorie piuttosto buone. Il suo rovescio, giocato sempre in anticipo, è a dir poco sublime (oltre che potentissimo); il diritto è un po’ meno sicuro, ma in via di miglioramento. Anche il servizio è buono. Sul cemento riesce a dare il meglio di sé, anche se a causa degli annosi problemi alla schiena non può giocarci troppe settimane consecutivamente. La grinta è quella giusta e i margini di miglioramento (anche tattici) sono molti. Il futuro dipende solo da lei.

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