Caro Babbo Natale… il 2017 (tennistico) che vorrei


Caro Babbo Natale, è un po’ che non ti scrivo anche perché a 36 anni sarei ridicolo. E poi, diciamola tutta, avrai anche i tuoi giri ma dubito che tu possa portarmi Aida Yespica…
Quest’anno, però, faccio un’eccezione. Perché “ceccrisi”, Babbo, c’è crisi. Tranquillo, non voglio parlare di politica, parlo di tennis. E visto che non sono egoista, i regali che voglio chiederti sono per qualcun altro: siediti e ascoltami, ok? Cosa dici? Le renne volanti? Ok, sì, le renne volanti… fai sedere anche loro e smettila con gli allucinogeni che hai un’età.
Per il 2017 vorrei…
1) Una bella confezione formato famiglia di Valium per Dominic Thiem. Il ragazzo è in gamba eh, ma non si riesce a farlo stare fermo un attimo: l’altro giorno sono andato in un circoletto qui a Cadice e mi hanno detto che i tre campi erano tutti prenotati da lui. E la cosa inquietante è che stava giocando su tutti i campi in contemporanea.
2) Una sosia per Serena Williams. Dico davvero, da ex giornalista che ogni tanto scribacchia rischio di rimetterci il fegato. Giocatrice maestosa, ma ogni volta che perde una partita importante ha lo stesso comportamento di un’adolescente su Facebook: apre i social e manda a quel paese mezzo pianeta. E poi, se la utilizzasse anche per le proteste, vuoi mettere quanti soldi risparmierebbe?
3) L’ultimo singolo di Rovazzi per Sergey Stakhovsky, affinché capisca l’impatto delle sue esternazioni su Twitter nella nostra vita. In alternativa va bene anche una bambola gonfiabile, possibilmente lesbica: almeno ci divertiamo a vedere la sua reazione.
4) Una confezione di Kukident per uno dei tennisti più vincenti che il tennis abbia mai avuto ma che ormai è bollito. E ometto volentieri il nome così faccio incazzare due tribù di tifosi al prezzo di una.
5) Un po’ d’erba buona per Stanislas Wawrinka. Lo so che il ragazzo non fuma, infatti mi riferivo a quella di Wimbledon: veder completare il career grand slam a un tennista con quel rovescio sarebbe sempre un belvedere.
6) Una copia del Galateo per Nick Kyrgios. No, non spero che la legga, anche perché altrimenti l’avrei chiesta illustrata: è che ha un tavolino che balla e troverà il modo più produttivo di usarla.
7) Una bella confezione formato famiglia di Valium. Sì, lo so che l’ho già chiesta, ma vedi: Julien Benneteau è tornato in circolo e se dovesse raggiungere un’altra finale giuro che la vado a versare nel Gatorade dell’avversario. Altrimenti sto benedetto torneo non lo vincerà mai stu guaglione.
8) Un’agenda della Smemoranda per Maria Sharapova, così la prossima volta se la cava incolpando il nome.
9) Una presa 220W coi fili scoperti per Novak Djokovic, così vediamo se è ancora vivo e di sicuro gli migliora la pettinatura.
10) Un’altra Coppa Davis così. Dico davvero, a me è piaciuta e l’Argentina meritava la vittoria. Peccato non ci fosse la Nalba in campo.
Ah, e se non è troppo disturbo, visto che ci troviamo a parlare di Davis, vorrei chiedere una piccola cosa anche per me: una fettina della chiappa destra di Daniel Orsanic, colui che passerà alla storia come il generale del trionfo albiceleste dopo che aveva provato a suicidare la squadra in semifinale mandando in campo Del Potro in doppio. Considerata la fortuna che ha avuto, mi basta una fettina per essere a posto per il resto della vita e sistemare un paio di generazioni dopo di me.

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