Colpo di Grazia 13 – The Right Stuff


di Stefano Grazia
CDG 13_ The Right Stuff
THE BRADENTON CHRONICLE
CLAMOROSO DALLA FLORIDA:LA CANAGLIA DI LAGOS APPENDE LA RACCHETTA AL CHIODO

Primi commenti dal mondo dello Sport: Nicoxia: ‘allora aveva ragione mad max come io avevo sempre sostenuto fin dall’inizio pur avendo sempre riconosciuto che stefano aveva fatto tutto quello che era giusto ma anche max che pero’ si e’ accresciuto anche per via delle critiche mentre a me e’ stato dato solo del pedante e quindi son rimasto qui con simplypete a imporre il gioco del futuro’; Giorgio Giorgio: ‘Io l’avevo detto in tempi non sospetti che cio’ sarebbe successo!’; Mad Max: ‘Perche’, avevate ancora dei dubbi? Faccina!’; King of Swing ‘Peccato, se si fosse allenato con Catizone, mannaggia…’; Nikolik: ‘Ecco, se si allenava col Maestro Pierino smetteva forse lo stesso ma risparmiavate un sacco di soldi’; Andrew: ‘Se lo mandavi al CCV smetteva in 15 giorni come mio figlio ma risparmiavi’ Archipedro: ‘Come diceva Mao, e anche Abatantuono in Nel Continente Nero, a volte si deve colpirne uno (di censodopati) per educarne cento’; Guccini: ‘Mio padre aveva anche ragione a dir che la pensione e’ pur sempre importante’; Lupo de Lupis aka Mario Polidori: ‘il nostro sport perde un ragazzino dallo sguardo nobile e il profilo da antico romano…’
Alla fine potrebbe avere avuto ragione Giorgio Giorgio aka Alfonso detto poi Giorgionso: Nicholas , aveva pronosticato Il Federale in uno dei suoi primi posts, avrebbe smesso di giocare a 13-14 anni. Puo’ darsi che cio’ avvenga definitivamente nei prossimi sei mesi (A-ah!, proruppe Mad Max con uno sghignazzo-che vi avevo detto io? Non ha mica smesso…E’ solo uno stacco temporaneo!) perche’ stiamo per prendere una decisione di quelle epocali e il bello e’ che, dopo averla anticipata in qualche post, non ce n’e’ uno che abbia colto il vero motivo per cui si sia giunti a un passo simile e qualcuno interpreta il fallimento di Nicholas come un fallimento della Bollettieri invitandoci a tirarlo via al piu’ presto da un Academy dove da anni non sviluppano un top 10 (sic!) e di portarlo magari in Italia (dove invece …). Come cercavo di spiegare in un post credo di essere migliore di quello che molti di voi evidentemente pensano o almeno piu’ obiettivo: pur essendo stato critico verso alcuni aspetti del Metodo Bollettieri onestamente faccio fatica a dare credibilita’ ad una conversazione in cui il punto centrale sia il portarlo via dalla Bollettieri per portarlo alla Vavassori o addirittura come forse vorrebbe Nicoxia da Mad Max. Ma alla fine potrebbe anche aver avuto ragione proprio Mad Max nel sostenere che ora sempre e comunque sia meglio un Genitore Appassionato & Illuminato di un Circolo, un Academy anche famosa e persino di un Guru e non solo, come da postulato tra l’altro da me espresso per primo, del Maestro Pierino inteso qui come Scoglionato e senza riferimento al primo maestro di Nikolik. Ma attenzione, contrariamente a cio’ che voi tutti potete pensare, io non ho nulla contro il Mad Max Pensiero dal punto di vista tecnico, tattico o atletico. Anzi, io ho sempre sostenuto che lui abbia fatto un ottimo lavoro con Alessia e semmai ho obiettato, confortato in questa mia opinione anche da insospettabili suoi sostenitori della prima ora come Mauro e Atti, che non avrebbe potuto avere lo stesso tempo, amore e dedizione (e quindi risultati) per qualcun altro che non fosse sua figlia. E che magari fin gia’ dal prossimo anno avrebbe dovuto cominciare a pensare di ritagliarsi un ruolo diverso. Cosa che lui al momento rifiuta di prendere in considerazione come e’ perfettamente giusto e nel suo diritto e secondo me corre invece un rischio molto serio di peccare di hubris. E’ vero pero’ che accecato o meglio fuorviato dall’immagine (che non e’ everything ma purtroppo ci condiziona) decisamente non atletica da uomo di sport che pero’ non ne pratica alcuno e poi dalla campagna denigratoria nei nostri confronti, mi sono alla fine sempre piu’ rifiutato di prendere troppo sul serio i deliri di Torquemada dimenticando invece di andare, come fanno i piu’ saggi, oltre la forma per catturare la sostanza. Detto questo, prima digressione detta anche Fenomenologia di Max Bongiorno:
Cosa mi piace di Mad Max:
Le analisi in cui si dilunga senza possibilmente concluderle con due o tre faccine;
La mancanza di inibizione nel replicare a muso duro senza la minima empatia;
La Passione e la Dedizione che ha messo in questo progetto;
Il Rapporto che ha con sua Figlia, anzi quello glielo invidio (si puo’?);
Cosa non mi piace di Mad Max:
La mancanza di inibizione nel replicare a muso duro senza la minima empatia (eh eh eh);
Le smargiassate da sbruffone con tutte quelle faccine e I rimandi: perche’, avevi ancora dei dubbi?, ne riparleremo fra 3-4 anni… il parere di chi tu sai che io so che non tutti sanno …e giu’ tante faccine;
Le contraddizioni di uno che dice che solo il lavoro duro paga e poi ammette di svegliarsi alle undici e che il lavoro duro lo fa fare a sua figlia (e ci mette tre faccine)… (Bogar, che ne dici: e’ sfruttamento di minori anche questo?);
Il professarsi a pie’ sospinto Uomo di Sport senza pero’ praticarne alcuno, colpa o contraddizione secondo me imperdonabile e mi e’ sempre sembrato strano che l’Archetipo del Genitore che insegna con l’esempio, Autarchipedro, non l’abbia mai saputa o voluta cogliere;
Alla fine pero’ ‘make no mistake’, non si scappa: Uno che non sia il genitore passa di li’ e vede sullo stesso court giocare Nicholas e Alessia, secondo me non ha dubbi. Da un lato vede un bulletto stronzetto insofferente e, soprattutto, indisponente dotato forse di maggior talento e miglior footwork ma dall’altro c’e’ una ragazzina concentrata che tira sassate su ogni palla, senza grilli per la testa, trattando ogni colpo come se fosse la cosa piu’ importante della giornata e senza palesare emozioni. Da una parte c’e’ uno che vede e ascolta tutto quello che gli succede intorno e che sembra piu’ interessato a quello che si stan dicendo le due persone sedute sulla terza fila a sinistra, dall’altra una che non si distrae neanche se entra Lady Gaga (Per inciso, prima che qualche spiritosone sprechi la battuta: nemmeno io mi distrarrei per Lady Gaga ma si sa, I gusti dei giovani…I nostri genitori ci criticavano i Beatles, Dylan e i Rolling Stones ). Quindi, ovvio che l’Osservatore non avrebbe dubbi e punterebbe sulla Bambina, io stesso lo farei se non fossi il Genitore dello Stronzetto.

Quel che non mi va giu’, a volte, e poi chiudiamo la digressione, e’ che Max voglia talora (ma fortunatamente non sempre) spacciarsi anche lui come L’unico il che fa sorridere, scuotere il capo o imbestialire chi come lui e’ sempre stato sul campo col figlio/a e ritiene che in fondo quello che sta facendo Lui era quello che facevamo, abbiamo fatto, chi piu’ chi meno anche noi. Ma quel che una volta era un gruppo di persone con le stesse idee improvvisamente si e’ ritrovato sui banchi di scuola a dover ascoltare lezioni elargite da colui che dieci minuti prima era sugli stessi banchi. E la giustificazione del passaggio dai banchi di scuola ‘fino alla cattedra di un tribunale arbitro in terra (e anche cemento) del bene e del male’ viene giustificata con un passato di allenatore di cavalli e fantini che tanto son tutti uguali e dai risultati della figlia, testa di serie Numero 9 agli ultimo Nazionali U12 e battuta dalla Numero 8 e comunque giudicata potenzialmente interessante da chi se ne intende e convocata fra le otto del 98 a Tirrenia. Wow… Se penso che Bollettieri e’ spesso considerato un cioccolataio nonostante Arias, Krickstein, Agassi, Courier, Malisse, Haas, Mirny, Nishikhori, Seles, Kournikova, Vaidisova, Sharapova e Jankovic … Ora, come ho sempre detto, io personalmente non prendo per oro colato nemmeno il Grande Guru nel senso che su uno stesso ipotetico argomento ascoltate le versioni contrastanti di Bollettieri e Mad Max, chissa’, potrei anche trovarmi d’accordo col Guru di Sarnico. O concordare con Max sulle pecche inevitabili della metodologia di una Grande Academy ma gioverebbe se non al nostro rapporto alla sua immagine professionale un po’ piu’ di umilta’ perche’ altrimenti il rischio e’ quello di essere preso per il Pippo che non lo sa che quando passa ride tutta la Citta’. Ed e’ un peccato, lo dico sinceramente, perche’ se ricordate fra i Difensori ad Oltranza del primo Mad Max io ero il piu’ accanito anche se mi permettevo di dissentire su piccole cose … Pensate che c’e’ un noto e frequente Contributor che mi ha confessato di non aver mai osato ribattere a Max proprio per il rispetto nei miei confronti visto che io lo difendevo sempre … Erano pero’ I tempi in cui Max piu’ che altro faceva il SuperVisor, l’Osservatore, l’Analista, il Programmatore … Boh, piu’ o meno quello che fa Mario con a suo vantaggio il fatto di non essere un buonista alla Lupo de Lupis, il Lupo tanto buonino… Rimanendo in tema, era piu’ un Lupo Alberto. A me quel Max manca, non so a voi. Chissa’ cosa e’ successo, sembra quasi che ogni tanto sbagli il dosaggio delle sue medicine … (Scherzo! Anzi, FACCINA!) Si, vabbe’, tanto dice lui ‘fra 4 anni ne vedremo delle belle!’. Okay, possibilissimo, ma al di la’ delle disquisizioni sul metodo replicabile o meno anche da altri Genitori, se non ne vedremo delle belle cosa fai? Ci rimborsi tutti?
Seconda Digressione o Della Necessita’o Meno di Continuare a Guadagnare Il Pane.
Io ragiono cosi’:
A) Smetto di lavorare e bene o male finisco per aggiungere un po’ di pressione sulle fragile spalle di mio figlio ma e’ roba da ridere visto che nei ghetto americani I ragazzini vengono messi dalle madri sulla strada a spacciare per mantenere le famiglie o in Africa a lavorare o ad elemosinare per strada. Ok, ma se il Figlio/a vince tutto bene, divento il nuovo Richard Williams oppure faccio davvero come dice Max e vado in Africa a creare una’Academy Gratis (e qui applaud ma anche dico,conoscendo bene la realta’ Africana del business, delle ONG e la mentalita’ nei confronti dell’espatriato…Auguri!) (Leggersi al proposito ‘Afriche’ di Bartolomew Grill, Edizioni Fandango). Ma se il Figlio/a perde e rimane fra 5-6 anni un numero 400? O sono ricco di famiglia o a 50-60 anni le prospettive di lavoro sono ridotte e comunque costringo moglie e figlio/a ad una vita di stenti.
B) Continuo a lavorare e mio figlio/a se e’ bravo diventa bravo nonostante (o proprio per questo) io non sia piu’ sul campo con lui e se e’ ‘good, very good BUT NOT THAT good’, potra’ comunque contare economicamente su di me per L’Universita’ e una vita normale come quella dei suoi amici figli degli amici dei suoi genitori.

Max ha la fortuna di fare un lavoro, qualunque esso sia, che gli permette di poterlo fare ovunque si trovi e soprattutto puo’ lasciarlo e riprenderlo quando vuole. Be’, non tutti hanno questa fortuna o meglio sono stati cosi’ bravi a crearsela: io per esempio se vengo via dall’estero non e’ detto che ci riesca a tornare e anche se poi trovassi lavoro in Italia (col punteggio acquisito all’estero vincerei a mani basse qualsiasi condotta che si libera … di solito in remote localita’ appenniniche o dell’Aspromonte), francamente ci sarebbe comunque una profonda differenza di stipendio e tenore di vita e fino a che punto ho io il diritto di privare i miei famigliari di una certa sicurezza economica soprattutto in periodi come questi? Fossimo solo io e mia moglie potrei forse in effetti ritirarmi, comprare una barca a vela, imparare a condurla e dopo due o tre anni nel Mediterraneo e nel Mar dell’Egeo andare a farsi assalire da qualche pirata nel Mar dei Caraibi … oppure piu’ saggiamente ritirarmi in campagna. Insomma, non cerco scuse: sono stato corrotto dal vile potere del denaro e non ho preso in considerazione di buttare tutto alle ortiche per seguire la carrier di mio figlio. Anche senza senno di poi direi che ho fatto bene visto che mio figlio non e’ mai stato fra i primi 10-20 d’Italia.
Chiuse la Digressioni e ritornando a parlare di ‘dati, cause e pretesto’ le Cause del Burning Out’ di Nicholas non sono certo da attribuire alla Bollettieri che in fondo ha fatto sua la filosofia di Highlander, il film: e alla fine ne rimarra’ uno solo! Mettiamo insomma insieme nell’Arena un centinaio di Gladiatori, li facciamo combattere fra di loro quotidianamente, e alla fine chi sopravvive (alla brutalita’, alla noia, all’ottusita’ della routine) e’ quello/a su cui puntiamo. Se tuo figlio/a e’ quello/a che sopravvive, il Programma e’ fantastico, un po’ meno se tu sei il Genitore di chi soccombe. Il fatto e’ che all’inizio tu nemmeno lontanamente potevi immaginare che a soccombere fosse tuo figlio/a. Certamente ci sono differenze quasi concettuali oltre che pratiche fra allenarsi in Academy e allenarsi con un Coach Privato o ancor meglio un Personal Team. Esistono poi differenze fra Grande e Piccola Academy e anche, ovviamente e soprattutto,Academy e Academy (oltre che fra Coach e Coach). Io credo che soprattutto quest’anno alla Bollettieri Academy siano state apportate modifiche e attenzioni tali da renderla sicuramente uno strumento potenzialmente molto utile ed efficace senza dimenticare la ragione principale, l’ALL in ONE (Casa-Scuola-Campi-Palestra), citato recentemente anche da Mad Max,un Quadrangolo delle Bermudas che sin dagli Albori del Blog fu identificato come se non essenziale alquanto importante. Poi, se vogliamo, io mi posso mettere li’ e identificare tanti difetti o muovere diverse critiche e soprattutto indicare aree di utilizzo in cui l’esperienza di Nicholas e’ stata quasi fallimentare. Ma, ed e’ qui il punto, posso io prendere la mia esperienza personale ed utilizzarla come capo d’accusa nei confronti di un intero sistema? Onestamente mi sentirei meschino e provinciale e tanto per citare uno dei miei cavalli di battaglia, molto ‘la volpe e l’uva’. Anche perche’ sono convinto, per esempio, che due bambine come Chiara ed Alessia,per esempio, all’Academy si sarebbero probabilmente trovate bene e avrebbero fatto sicuramente molto meglio di Nicholas. Quando qualcuno fallisce nello sport, a scuola o nella vita alcuni sono soliti addossare le colpe sempre all’altro, al Coach o all’Academy, al Professore, al Direttore o alla Segretaria … Io, mi dispiace, non sono cosi’ e se Nicholas ha fallito, le colpe vanno sicuramente suddivise e certamente una bella fetta di responsabilita’ ricade sulle spalle mie e di mia moglie, ma soprattutto alla fine la causa e’ da ricercare in lui, sia che il fallimento sia da imputare a motive tecnici, atletici o mentali. E’ inutile menarsela: e’ una questione di Right Stuff, di avere o meno la Stoffa Giusta.
“Sometimes despite your best effort otherwi8se,life will give you lemons.
When what happens you’ve got two choices, friend.
You can wear a sour face or…make lemonade!”

(Aaron Eckhart, Love Happens)
Fine Prima Parte_Seconda Parte fra qualche giorno se il Pilot avra’ avuto successo … )

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