I 50 titoli della Francia


(nella foto Augustin Gensse)
Considerazione banale quanto si vuole, ma vale la pena comunque ricordarla: sia a livello qualitativo che a livello quantitativo, Francia e Spagna sono una spanna sopra tutte le altre potenze nel mondo del tennis attuale. E se gli iberici vantano anche un giocatore da record assoluti, tale Rafael Nadal, i galletti transalpini possono rispondere con la finale di Davis Cup, da disputarsi contro la Serbia, oltre che con un titolo che mette bene in luce quanto ingente sia la batteria di seconde linee, pronte, in un futuro più o meno prossimo, a prendere il posto degli attuali leader nazionali. Con le vittorie di Gregoire Burquier a Tel Aviv e di Gianni Mina ad Antalya, i trionfi ITF di marchio gallico sono infatti divenuti 50, una cifra tonda ma soprattutto ben superiore a quella per ora ottenuta dagli eterni rivali e vicini di casa spagnoli, bloccati a quota 37. In futuro, quando la stagione sarà ormai prossima al termine, andremo a vedere quali sono le nazioni ad aver acquisito più vittorie nelle varie categorie, per ora limitiamoci a scendere nel dettaglio di quanto fatto dai francesi.

Si evince che il tennista ad aver maggiormente aiutato la causa è Augustin Gensse, classe 1983, da Mont de Marsan, figlio di un’ex atleta olimpica di pattinaggio su ghiaccio e di un ex buon agonista del surf, divenuto col tempo anche il maggior hobby del tennista transalpino. Dopo un 2009 segnato da troppi avvenimenti negativi, Augustin non si è risparmiato e, aiutato dal nuovo coach Didier Lanne, si è improvvisato anche globetrotter, andando a conseguire ben 7 titoli in 6 paesi differenti, come emerge dalla tabella soprastante. Tutti successi che lo hanno aiutato a guadagnarsi un posto tra i primi 200 giocatori al mondo (best ranking di 199): non male per uno che ha iniziato la stagione al numero 578. Gensse è inoltre il giocatore ad aver vinto più incontri nel 2010, ben 71, oltre a quello che, ovviamente, ha ottenuto più successi nel circuito inferiore – 7, appunto – sebbene nel computo totale sia affiancato da Nadal e dal connazionale Eric Prodon, che a 29 anni ha vissuto una nuova annata positiva, all’interno di una carriera che tra alti e bassi non gli ha sempre permesso di ottenere il massimo dal suo tennis. Al suo palmares, oltre ai due challenger di Tampere e Brasov, vanno ad aggiungersi cinque nuovi titoli futures, che portano il totale in carriera ben oltre le 20 vittorie. Appaiato a lui Gregoire Burquier, 26enne quadrumane di Montpellier, che, come Gennse, è reduce dalla migliore stagione della sua carriera. Indoor, outdoor, terra, cemento, per lui non fa poi molta differenza, e dopo le due ricche vittorie (15.000$+H) a Bagneres de Bigorre e Nevers, Gregoire si è tolto lo sfizio di aggiudicarsi un torneo anche al di fuori dei confini nazionali, a Tel Aviv. I primi tre della classe, da quanto abbiamo appreso, non sono però giocatori di primissimo pelo – il più giovane è nato nel 1984 – e se scorriamo la classifica, tra i 19 trionfatori blues stagionali, rinveniamo anche il nome del 37enne Antony Dupuis: e i giovani? Non mancano nemmeno loro. Detto di Gianni Mina, che coglie curiosamente il secondo titolo stagionale sempre ad Antalya, non si deve dimenticare il parzialissimo risveglio – ma da lui ci saremmo attesi ben altro, anni fa – di Jonathan Eysseric, oltre all’esplosione di Benoit Paire, che con tre vittorie ITF aveva iniziato un’annata che gli ha permesso di crescere davvero molto. Stesso discorso, ma in scala più ridotta, andrebbe riferito ad un altro tennista della classe 1989, Maxime Teixeira. Sul suo conto ci sono più di 700 posizioni scalate in meno di 12 mesi e tre successi all’attivo, che forse non ne mettono in risalto completamente le qualità così come le vittorie su tennisti rognosi ed esperti, dal nome di Juan Pablo Brzezicki e Ramon Delgado, colte nella recente campagna challenger sudamericana. Che valga la pena attenderlo?.
RE E REGINA DELLA SETTIMANA
La tennista ITF della settimana. In questa sessione autunnale il circuito femminile è tornato a fare tappa a Maiorca, dove già era stato nel mese di febbraio: ad approfittare di queste nuove competizioni nelle Baleari è stata la 20enne Lara Arruabarena-Vecino, che mantiene viva la sua imbattibilità, bissando la vittoria di sette giorni prima. Se nella prima occasione non era stato necessario trascinare alcun match alla terza frazione, questa volta Lara ha dovuto faticare un pochino nei primi due turni, ma, dopo aver facilmente superato Karin Knapp nei quarti di finale, per lei si è concretizzato il secondo titolo del mese di novembre, il terzo stagionale, che le permette di rimanere con tranquillità tra le prime 400 tenniste della classifica WTA, dopo un’estate passata a giocare ITF d’alto livello, con risultati alterni.
Il tennista ITF della settimana. Nonostante abbia giocato soltanto per metà stagione, il croato Kristijan Mesaros, classe 1988, merita davvero una menzione speciale: perché, pur avendo preso parte solo a 10 tabelloni principali del circuito futures in questo 2010, il numero di vittorie ha già raggiunto la strepitosa quota di 6, permettendogli così di portare avanti la sua candidatura come tennista ITF 2010. Dopo il successo di metà luglio a Craiova, ne sono giunti ben tre consecutivi nel suo Paese, tra Cakovec, Osijek e Vinkovci, prima di ottenere il quarto titolo croato a Dubrovnik. Mancava ancora il suo sigillo in una rassegna con un montepremi superiore ai 10.000$: ed ecco che a Kish Island, isola paradiso fiscale dell’Iran, Kristijan ha colto il primo trionfo in un 15.000$, che gli consente di proseguire la sua stagione segnando statistiche strepitose
BABY D’ORO (migliori risultati degli under 18)
McHale nei quarti nel 75.000$ di Phoenix, Hogenkamp in finale nel 25.000$ di Minsk e Letcher in semi nel pari grado di Esperance: nei tre tornei ITF di maggior prestigio della settimana – che con la conclusione delle prove WTA diventano anche i più importanti in senso assoluto – sono state più o meno protagoniste ragazze nate nel 1992, ovvero l’ultima delle classi che possono essere considerate all’interno di questo spazio. Per quanto riguarda Richel Hogenkamp, che con i suoi 34 punti guida la classifica settimanale, quello ottenuto in Bielorussia è il bottino preciso per portarla a quota 200 nelle competizioni ITF stagionali, che, come si nota nel prospetto sottostante, le garantisce la quinta posizione a livello assoluto, dietro alla dominatrice Linette (4 vittorie per lei), alla rumena Elena Bogdan, a Karolina Pliskova e a Heather Watson. Ottava piazza, invece, per Christina McHale, che pur non avendo conquistato alcuna finale ITF nel corso del 2010, grazie ai risultati positivi colti nei WTA vanta il titolo di miglior tennista nata nel 1992 nel ranking mondiale, mentre per Sophie Letcher, che ha disputato soltanto le prove australiane, quello di Esperance è il secondo miglior risultato stagionale dopo la finale di Ipswich: oltre 500 posizioni guadagnate per lei in 11 mesi e sedicesimo posto nel ranking che appare qui sotto

Poiché già di Gianni Mina abbiamo avuto modo di parlare, questo spazio lo dedichiamo ad un tennista di soli 16 anni che nello stesso torneo di Antalya ha saputo cogliere un quarto di finale, il primo della sua carriera, il secondo in assoluto che un atleta del 1994 riesce a cogliere a livello professionistico: il primo a riuscirvi fu Bernardo Casares, nel 10.000$ di Guayaquil, lo scorso mese di settembre, ora è toccato a Liam Broady, fratello della più nota Naomi. Liam non è comunque l’unico 1994 ad aver colto punti in questa settimana, dato che il medesimo destino è stato condiviso dal peruviano Alejandro Regente, grazie ad un secondo turno nel torneo di casa ad Arequipa. Per questo motivo ci sentiamo in dovere di valutare quali tennisti nati in quell’anno abbiamo già conquistato punti nel 2010 targato ITF, non tanto per capire chi sia stato il migliore, vista la scarsità di risultati, ma per mera curiosità: quali di questi troveremo in futuro tra i big?

VECCHIE GLORIE (migliori risultati over 30)
Soltanto nel torneo di Phoenix, Arizona, tre atlete over 30 sono state capaci di andare a punti, anzi a… punto, visto che ne hanno conquistato solo 1: la russa Alina Jidkova per aver superato un turno di qualificazione, le statunitensi Lilia Osterloh e Jill Craybas, invece, perché con la sola partecipazione al main draw ne avevano diritto. Troppo poco per conferire ad una di queste il titolo settimanale, che invece, in campo maschile, con grande facilità, possiamo attribuire al 31enne messicano Victor Romero, alla terza finale, con seconda sconfitta annessa, della stagione: a Durango, 15.000$, solo il moldavo Roman Borvanov è stato capace di impedirgli di alzare il trofeo più ambito.

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