Le Pagelle: Vika Pigliatutto

di Sergio Pastena

Viktoria Azarenka: praticamente perfetta. Alla vigilia, nonostante il grande stato di forma, pochi puntavano su di lei: comprensibile, visto che non aveva mai giocato una finale di Slam. Ha zittito tutti, travolgendo in finale una Sharapova fino a quel momento ottima e conquistando meritatamente la prima posizione in classifica. Voto: 10

Maria Sharapova: peccato solo per la finale, ma non va dimenticato che è arrivata a Melbourne con mille dubbi sul reale stato di forma. Qualche difficoltà contro la Lisicki, notevole l’eliminazione della Kvitova. In finale è stata sovrastata, ma torna numero due del ranking. Voto: 9

Taylor Townsend: quindicenne, classe 1996, nel singolare juniores mette in fila tutte le atlete più grandi di lei partendo dalla testa di serie numero 14. Gli States hanno un’altra promessa su cui puntare forte. Voto: 9

Sara Errani: Schiavone? Pennetta? Vinci? Prima di questo Slam nessuno puntava su di lei e sbagliava: fino ai quarti di finale, escludendo il primo set contro la Goerges, è stata praticamente perfetta, lasciando per strada pochissimi games. Peccato quel secondo set contro la Kvitova. E poi la finale nel doppio… Voto: 8,5

Kim Clijsters: non è facile giocare a singhiozzo e fare sempre bene durante gli Slam, ad ogni modo la belga regala una perla per quello che dovrebbe essere il suo ultimo Australian Open, eliminando l’ex numero uno del mondo Caroline Wozniacki. Voto: 8

Ekaterina Makarova: non era la miglior Serena Williams, ma la sua resta sempre una grande impresa. Miglior risultato in carriera, contro ogni previsione. Voto: 7,5

Petra Kvitova: di tutte le pretendenti al trono è stata quella meno brillante. Ha dovuto lottare contro Errani e Ivanovic, ha lasciato un set alla Suarez Navarro, fino alla sconfitta contro Masha. Questo nulla toglie al fatto che resta una credibile pretendente al numero uno. Voto: 7

Agnieszka Radwanska: è stata l’unica con la Clijsters a creare qualche serio grattacapo alla Azarenka. La polacca è in fase di grandissima crescita, se continua così durante gli Slam estivi bisognerà fare attenzione anche a lei. Voto: 7

Romina Oprandi: fa sempre piacere vederla andare avanti. Qualcuno forse non digerirà il suo cambio di nazionalità (non il sottoscritto: ha fatto benissimo) ma per il gioco che esprime è e resterà una tennista da tifare. Voto: 7

Roberta Vinci: ottima la partenza, ma la Zheng era battibile. Ci si aspettava di più. A rendere il suo bilancio positivo, tuttavia, ci pensa la straordinaria cavalcata in doppio con Sara Errani e la semifinale con Bracciali nel misto. Voto: 6,5

Na Li: ha fatto il suo. Oggettivamente la Clijsters agli ottavi è stato un sorteggio sfortunato, eppure è andata molto vicina alla vittoria. Voto: 6

Caroline Wozniacki: qualche balbettio già nella prima settimana, prefazione dell’ennesima sconfitta. Quando il gioco si fa duro non ha abbastanza armi per sovvertire i pronostici. Il numero 4 sembra una posizione più consona al suo valore. Voto: 5

Francesca Schiavone: alcune tenniste perdono con la Oprandi perché mandate in confusione dal suo gioco. Lei è tra le poche ad avere abbastanza variazioni per non correre questo rischio, ma va fuori uguale. In rodaggio. Voto: 5

Flavia Pennetta: la Bratchikova contro le nostre sembrava Chris Evert. Poi è stata demolita dalla Benesova. Voto: 4,5

Serena Williams: piuttosto che presentarsi in una condizione così approssimativa, tanto valeva restare a casa. Voto: 4,5

Samantha Stosur: missing Sam. Andare fuori subito con la Cirstea è stato un colpo duro da sopportare, per lei e per il tennis australiano. Voto: 4

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