Su Sestola


SAGHE MENTALI IN STATO DI GRAZIA

La Rubrica dell’(In)Esperto di Stefano Grazia

EPISODE 3_ SU SESTOLA

(Questo articolo e’ stato scritto il 14 luglio, il 16 luglio il Maestro Pieri piu’ o meno giungeva separatamente      alle mie stesse conclusioni: non c’eravamo sentiti per telefono e per di piu’ lui continua ad evitare                accuratamente la mia zona d’influenza … )

Mi e’ sembrato di capire che I Genitori dei Tennisti Under si dividano in Quelli che vi mandano I propri Figli perche’ pensano che a Sestola si lavori duro e Quelli che ce li mandano in vacanza. La verita’ sta forse nel mezzo ma e’ indubbio che l’Umanita’ si divida in chi ritiene che lo Stage a Sestola sia il picco della stagione e in quelli che invece la vedono come un’occasione di incontro e di confronto coi migliori della propria categoria, un’occasione per essere ‘visti’ dai coach federali e anche, e non ultima, un’occasione per staccare un po’ da Genitori o Personal Coach Assatanati e Ossessivi e fare quello che piu’ piace a un ragazzino di 12-14 anni … giocare a tennis? No, acqua: quello che piu’ interessa a un ragazzino sui 12-14 anni non e’ eccellere nel proprio sport e nemmeno,forse, ballare e far casino ma almeno ogni tanto stare in compagnia di coetanei lontano dai Genitori, Insegnanti e Coaches che conoscano I loro Genitori e quindi sono ormai piu’ asfissianti della nonna, e cominciare a fare esperimenti di Indipendenza. Di bello c’e’ che a Sestola, e in questo tipo di Raduni, esiste il senso di appartenenza al Gruppo, a tutto sommato una sorta di elite di ragazzini che hanno in commune una sola cosa: non solo giocano a tennis ma ci giocano relativamente bene o comunque sopra la media nazionale. Che agli occhi dei Torquemada di turno e’ sicuramente ben poca cosa ma comunque c’erano 14enni piu’ forti a Sestola la scorsa settimana che a Badenton e comunque non stiamo a sottilizzare, non e’ quest oil punto. Dovrebbe inoltre trattarsi poi di una gioventu’ sana non sex drugs and rock and roll, o perlomeno senza le droghe che il sex e il rock and roll a partire da una certa eta’ non hanno mai fatto del male a nessuno.

In realta’ Sestola e’ soprattutto una occasione per fare il punto della situazione: essere visti dai Federales, vedere coi propri occhi gli altri ragazzi: chi sono, cosa fanno, come si comportano, capire se sei un marziano tu o se lo sono loro, e tutto questo registrarlo con la propria testa, lontano dai Genitori. Poi, si, si lavora, forse si lavora di piu’ che al Circolo sotto casa, ma non certamente di piu’ che da Bollettieri Bob Brett o se capiti sotto le grinfie di Mad Max. Anche da Papi si lavora di piu’, parola di mio figlio, e per di piu’ si dorme in sacco a pelo ed e’ tutto quindi piu’ spartano. Lui si e’ divertito molto in entrambi i posti e si e’ fatto cosi’ tanti nuovi amici che ora mi sta assillando con l’insana, in quanto irreallizzabile, proposta di fare il liceo in Italia. Ma non e’ questo lo scopo, l’obiettivo, credo. E’ l’incontro-confronto che sta alla base dello stage: occasione di scambio di vedute ed esperienze, con alcuni dei migliori della tua eta’ e con I tecnici federali. Chi ci va per migliorare o mettere a posto il suo tennis credo non si renda conto della realta’ e semplicemente ha sbagliato posto ma chi critica e giudica inutile lo stage a mio parere sbaglia ugualmente e di grosso: I ragazzi si divertono, prima di tutto, e imparano anche a stare da soli, e gia’ queste due cose servirebbero a giustificare il viaggio. Poi sono visti (da Palumbo, Infantino, chiunque a un certo punto si trovi a passare di li’, in passato Furlan in futuro la Garbin). Sicuramente qualche buon consiglio verra’ anche recepito e poi vengono fatti I Test Atletici e anche questi sono utili perche’ non vedi solo i tuoi risultati ma finalmente li puoi comparare con quelli degli altri e…Carta Canta! Un unico difetto a mio parere: ma perche’ non implementare come standardizzazione della Preparazione Atletica negli Stage Federali e nei Centri Periferici uno strumento non certo indispensabil ma sicuramente utile come il senso Training? Tra l’altro una settimana con il Senso Training tutti I giorni oltre a costituire una piacevole novita’ nella routine della tradizionale preparazione atletica, darebbe un ulteriore significato al Raduno.

Poi e’ chiaro, I ragazzi rientrano alla base e magari tendono a raccontarti piu’ dei balli in discoteca o degli scherzi fatti allo sfigato di turno, ma essere ragazzi e’ anche questo, eppoi se fai il tuo dovere sul campo, poi e’ anche concesso fare un po’ di casino alla sera. Almeno una settimana all’anno. Anche due o tre, dai. Ok, ogni trimestre?

La mia proposta a quelli che contano e’ questa: perche’ non fare una Sestola per I migliori di ogni categoria ad ogni trimestre? Sarebbe davvero cosi’ una perdita di tempo fra i 10 e i 14 anni anni come credo sosterrebbe Mad Max? O non sarebbe invece un’esperienza utile per crescere da un punto di vista non solo tennistico, una occasione per rivedere amici facenti parte della stessa confraternita e sviluppare un senso di appartenenza e di emulazione e infine ancora la possibilita’ di essere visti e monitorati.

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