Gianluca Di Nicola, talento abruzzese

di Francesco Libonati

Intervista al giovane promettente Gianluca Di Nicola, classe 1995, giocatore dotato di un buonissimo diritto ma che deve ancora crescere dal punto di vista fisico.

Gianluca, iniziamo dalla tua infanzia: dove sei cresciuto e a quanti anni hai iniziato a giocare a tennis?

Sono nato ad Avezzano il 7/12/95, ho preso la racchetta in mano per la prima volta all’età di 4 anni e sono cresciuto nel mio circolo, dove tuttora quotidianamente mi alleno.

A proposito di allenamento, quante ore ti alleni al giorno e con chi?

Mi alleno mediamente 2 o 3 ore al giorno, sono costretto a farlo una sola volta per il semplice fatto che vado ancora a scuola regolarmente. Sono seguito da mio padre Italo, con cui ho un bellissimo rapporto; portiamo avanti questo progetto da quando sono nato ed entrambi ci crediamo molto. I miei sparring sono i miei maestri di sempre Angelo di Mattia e Lorenzo Colizza.

Quali risultati hai ottenuto nell’ultimo periodo?

Ultimamente sono cresciuto molto e ho ottenuto buoni risultati, tra cui quest’anno le pre-qualificazioni al prestigioso Foro Italico, dove ho avuto l’opportunità di incontrare un giocatore di livello come Alessandro  Giannessi. Per arrivare ad affrontarlo ho vinto il tabellone di Pescara che dava accesso a questo torneo, battendo nell’ordine ai quarti Marchegiani, in semifinale Melchiorre e in finale il marchigiano Giuliani. Ma la vittoria più bella è avvenuta ai ground del foro italico con Giorgio Portaluri. Nel primo set, perso per 60, ho pagato l’emozione, poi però mi sono imposto negli altri parziali per 63 76. Il giorno dopo ho giocato bene con Giannessi, pur perdendo per 64 62.

Quali sono i tuoi piazzamenti nei Futures?

Nei tornei Futures sono riuscito a conquistare 3 punti ATP. Ho svolto la mia attività in Italia per non trascurare la scuola; ho conquistato il primo punto a Siena, dove ho usufruito di una wild card che mi ha dato accesso al tabellone principale. Qui ho battuto Nicolò Turchetti e ho perso da Salvatore Caruso. A La Spezia sono partito dalle qualificazioni, battendo Christian Perinti e Tommaso Lago. Nel tabellone principale ho superato Davide Bramanti per poi arrendermi al secondo turno al quotato Roberto Marcora. Infine a Trieste dopo aver superato le quali battendo il ceco Tomas Hrabec e Simone Todaro, ho raggiunto il secondo turno vincendo col montenegrino Ljubomir Celebic. Qui ho giocato un buon match contro l’azzurro Matteo Donati, giovane che tutti gli esperti di tennis conoscono, perdendo per 63 76 in un bellissimo match dove molta differenza l’ha fatta il servizio.

Hai ricevuto aiuti dalla federazione italiana tennis?

Ho avuto la fortuna di essere convocato più volte al centro tecnico di Tirrenia, dove fanno tappa i migliori atleti azzurri come ad esempio Paolo Lorenzi, Simone Bolelli e Potito Starace al maschile, e Camila Giorgi tra le ragazze. E’molto stimolante allenarmi con loro e quando ne ho la possibilità do il meglio di me.

Cosa ci dici riguardo la tua vita privata?

Mi piace divertirmi con gli amici e uscire con loro, però sono consapevole che la vita da atleta comporta molti sacrifici e tante rinunce. Mi trovo molto bene anche nel circolo tennis dove mi alleno, ad Avezzano. Qui organizziamo cene e siamo un bel gruppo. Mi diverto a scherzare con i maestri della scuola tennis e sono felice perché loro mi prendono come esempio per gli agonisti più giovani.

Concludo io facendoti un grandissimo in bocca al lupo Gianluca! Oltre ad essere l’autore della tua intervista posso dire di averti visto crescere. Ti apprezziamo per le tue doti di umiltà e tifiamo tutti per te!

Crepi il lupo.

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