Giulia Bruzzone: “Riparto dal Sudamerica”

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di Pierre Consigliere

Il prossimo 12 marzo Giulia Bruzzone compirà 17 anni. Da buona genovese, nel gennaio dell’anno che volge al termine, ha voluto rendere omaggio a Giuseppe Garibaldi (che proprio nel capoluogo ligure è stato nel 2007 celebrato) andando in tournèe in Sudamerica: Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia, queste le tappe del suo itinerario. In procinto di ripetere nuovamente questa esperienza, Giulia, attualmente al numero 205 della classifica juniores ITF, si è gentilmente concessa per un’intervista, raccontandoci la sua storia tennistica ed anche gli obiettivi della prossima stagione.

“Giulia, parlaci dell’annata appena trascorsa nel mondo dei tornei juniores”
“Ho iniziato l’anno in Sudamerica, giocando in Venezuela e in Colombia: in entrambe le occasioni a sconfiggermi è stata la russa Guskova. Dopodichè mi sono trasferita in Ecuador per giocare un torneo ad oltre 2.500 metri d’altitudine, raggiungendo i quarti di finale ed eliminando tra le altre la quotata giapponese Tanaka, mentre in doppio, con la canadese Smith, siamo arrivate in semifinale. Da lì è stata la volta di Lima, in Perù, dove ho perso dalla rappresentante di Trinidad, Bennett, ed infine in Bolivia, dove, forse a causa del lungo peregrinare, sono giunta stanca e ho perso contro una canadese.”

“In questa tournèe cosi impegnativa hai incontrato altre ragazze italiane?”
“Sì, in Ecuador, ho giocato in singolare contro la Reccardini, vincendo con un doppio 6-4, poi in doppio ho battuto Lara Meccico, che giocava con una croata, per 7-6 6-3.”

“Come è proseguita la tua stagione?”
“Nel mese di marzo sono andata in Tunisia, dove ho disputato due tornei sul veloce, passando però soltanto un turno in singolare; in doppio, invece, in coppia con l’ungherese Lucia Batta, abbiamo raccolto una semifinale e vinto un torneo, a Monastir, contro le inglesi James e Slater. Ad Aprile è stata la volta delle qualificazioni al torneo di Firenze, dove ho perso al terzo turno dalla Kucianova, prima di volare in Guadaloupe, dove ho vinto il torneo, battendo in finale la francese Porry per 6-3 7-5.”

“Deve essere stato emozionante vincere un torneo all’estero, puoi raccontarci qualcosa di quell’esperienza?”
“Devo dire che ero la testa di serie numero 1, quindi sono riuscita a dimostrare di valere la mia classifica, tenuto conto che ho giocato sulla superficie a me più congeniale, ovvero sul veloce. Inoltre non ho mai perso un set negli incontri disputati, giocando in finale contro la Porry, tennista locale, sconfitta solo dopo una dura lotta. Come aneddoto ricordo che la stampa locale mi intervistava in francese ed io avevo un’interprete che mi traduceva in inglese.”

“Adesso sei nel vivo della preparazione per la nuova stagione, puoi darci alcune informazioni in proposito?”
“Sto quasi ultimando il lavoro in vista della tournèe sudamericana. Mi sto allenando assieme al mio maestro Roberto Libbi nel ponente genovese: sono infatti tesserata presso il Tc Pegli e vivo nel quartiere di Prà. Sono anche seguita da un preparatore atletico, Danilo Camegli ed a volte mi avvalgo della collaborazione di Daniela Rodonò; Daniele Scaramuccia sarà invece il mio accompagnatore per le lunghe trasferte. In questo periodo mi alleno anche tre volte al giorno, due sedute di tennis ed una di atletica, avendo la possibilità, talvolta, di allenarmi con giocatori di un certon livello, come Tommaso Sanna. A livello di classifica nazionale sono 2.6 (numero 152 d’Italia).”

“Puoi descriverci che tipo di giocatrice sei?”
“Sono mancina con rovescio bimane e prevalentemente prediligo lo scambio rapido attaccando da fondo. Ultimamente sto migliorando tatticamente e cerco di concludere i punti a rete: a questo scopo ho infittito la mia attività da doppista.”

“Come riesci a conciliare lo studio e la tua carriera tennistica?”
“Al momento direi che riesco a portare avanti con profitto entrambe le cose, anche se spesso con grossi sacrifici. Sto frequentando il terzo anno di Liceo Linguistico e spero ovviamente di portare a buon fine il mio iter scolastico.”

“Parliamo della programmazione del nuovo anno?
“Come detto, andrò in Sudamerica a Gennaio. Il primo torneo comincerà il 7 gennaio, quindi penso che la partenza sarà fissata per il 3. In primavera mi dedicherò a tutti i tornei giovanili italiani, vale a dire Firenze, Salsomaggiore, Prato e Santa Croce, tutti tornei di livello altissimo, poco sotto quello degli Slam. A tale proposito, solo pochi giorni fa, abbiamo scoperto che avevo la possibilità di iscrivermi agli Australian Open Juniores, ma ormai avevo già programmato di ripetere l’esperienza dello scorso anno.

Obiettivi?
Col maestro abbiamo fissato un paio di obiettivi per quest’anno, che si dovrebbe rivelare fondamentale per il prosieguo della mia carriera: innanzitutto riuscire ad entrare nelle qualificazioni del Roland Garros e poi nella seconda parte di stagione affrontare un paio di tornei Itf del circuito maggiore.

Giulia si mostra decisamente quadrata e riuscirà a sopperire ad alcune carenze fisiche – come l’altezza – con la buona tecnica di gioco, ma soprattutto con la grinta e con la determinazione, armi importantissime per poter emergere nel mondo tennistico.

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