Fiorella Bonfanti (Img Italia): “L’Academy, la scuola, Maria Sharapova e il progetto Discovery Open”


Quando si legge la sigla IMG associata all’Academy di tennis, non si può che ricondurla inevitabilmente al nome di Nick Bollettieri. Sotto i suoi insegnamenti, negli ultimi trent’anni, sono cresciuti ben dieci numeri uno del tennis mondiale e venti numeri due. Sinonimo di garanzia, affidabilità e competenza, la IMG Academy è la scuola tennis e sports più famosa del mondo e costituisce un vero e proprio punto di riferimento nella metodologia di allenamento di svariate discipline sportive. Per questo e altri validi motivi, abbiamo intervistato Fiorella Bonfanti, responsabile della IMG Academy in Italia, provando a cogliere i segreti più profondi e le caratteristiche che differenziano questa scuola da tutte le altre del pianeta. Ma non solo: nel corso della piacevole “chiacchierata” si è disquisito anche di Maria Sharapova, dei programmi futuri in Italia e molto altro ancora.

Da quanto tempo ha intrapreso questa carriera? Come nasce l’idea?
“Ho iniziato a frequentare l’IMG Academy nel 2005 per un camp estivo con mio figlio. Ho praticato tanti sport ma il tennis mi era quasi sconosciuto. Dal 2005 abbiamo deciso con tutta la famiglia di andare ogni anno ma nel 2009, complice un problema alla caviglia, non ho potuto frequentare e mi ritrovai costretta a guardare da bordo piscina. Mi sono chiesta se servisse qualcuno per promuovere l’IMG anche qui in Italia. Ho iniziato quindi a promuovere l’accademia nei vari settori: CONI, federazioni, circuiti e, così facendo, sono riuscita ad ottenere sempre più partecipazioni fino ad arrivare ai 170 ragazzi del 2015. E’ partito tutto dall’ottobre 2009, ma ci sono voluti vari anni per testare il mercato e conoscere i diversi tecnici”.

Quali sono gli sport di cui si occupa l’IMG?
“Tennis, golf, baseball, basket, football americano, lacrosse, atletica leggera, calcio, preparazione atletica. Arrivano diversi ragazzi dall’Italia per il calcio ma anche soprattutto per la preparazione mentale, atletica e l’inglese. Molte famiglie scelgono l’accademia proprio per il connubio tra sport e lingua”.

Che cosa caratterizza il vostro marchio dalle altre academy?
“La professionalità degli americani, la specializzazione e la puntualità sono eccellenti. Tecnici che ci tengono veramente ai propri allievi e che spesso fanno ore extra senza essere retribuiti. Si dedicano ai ragazzi con una passione che ho visto raramente. Non si basano tanto sul talento ma si impegnano al massimo ogni volta che vedono nei ragazzi grande dedizione e disponibilità”.

Su che cosa si basa la formazione dei ragazzi?
“Rispetto verso l’adulto e il coach. La preparazione atletica è fondamentale, i ragazzi devono fare diverse ore di allenamento; poi segue la preparazione mentale e devo ammettere che i ragazzi che vengono qui partono già da ottime basi”.

E il rapporto con la scuola?
“C’è la scuola elementare, media, il liceo e un corso post-liceo; l’opportunità che offre la scuola è quella di essere visionati e quindi poi scelti dai college. Molti ragazzi vengono selezionati dai college con un metodo meritocratico in base al punteggio totale costituito da: preparazione atletica, mentale e infine il test di ammissione al college in base ai quali puoi avere sconti anche molto interessanti. Al momento ci sono 11 ragazzi che fanno scuola full-time, ma ho anche una ragazza che per meriti sportivi è entrata a costo zero nella squadra di basket”.

È stata da voi anche Maria Sharapova. Qual è il suo giudizio su di lei? Cosa ne pensa della wild card per gli Internazionali BNL d’Italia?
“Si è venuta ad allenare in accademia, è una ragazza molto simpatica e disponibile verso i ragazzi; so che ora riprenderà a giocare dopo la squalifica. I top player vengono qui prima di tornei importanti perché sanno di trovare sparring di livello molto alto. 
Non la vedo da aprile ma sarà molto felice e in ottima forma per ricominciare. È stata fuori 15-16 mesi e penso che abbia espiato abbastanza la squalifica. Ha subito danni economici e d’immagine. Si è creata molta confusione e trovo strano che tutto l’entourage non l’abbia consigliata nel modo giusto”.

Cosa bolle in pentola per il futuro? Ho sentito parlare del progetto Discovery
“A Maggio parteciperemo al terzo Simposio Internazionale al Foro Italico a Roma. Nick Bollettieri è stato invitato per la terza volta al Simposio Internazionale dei Coach e credo che rimarremo a Roma 3-4 giorni. È sempre interessante incontrarlo, sentire i suoi racconti, seguire i suoi consigli e mettere in pratica quanto ha sperimentato nei decenni trascorsi nella sua Academy ed a fianco di grandi campioni. Dopodiché abbiamo il Discovery Open riservato ai ragazzi under 12, under 14 e under 16 ed il vincitore ottiene un master in accademia e chi vince il master avrà un anno di scuola gratuita.
E’ un torneo che si svolge in tutto il mondo, si chiama per l’appunto Discovery Open Qualifying. Lo sto promuovendo in tutta Italia ma i posti almeno quest’ anno saranno limitati. Appena avrò qualche dato in più sarò ben lieta di risentirla per una nuova intervista”.

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