Jasmine Paolini: “Contenta del 2016 e la mia stagione finisce qui. 2017? Punto agli slam”


La stagione è finita con il botto per i colori azzurri dei tornei ITF al femminile. Con qualche residuo torneo ancora da giocare, sono state Alice Matteucci a Solarino e soprattutto Jasmine Paolini a Valencia a portare a casa gli ultimi (forse) titoli azzurri al femminile della stagione. Proprio la vittoria del $25.000+H di Valencia ha permesso alla Paolini, 20 anni, di fare un gran balzo in classifica, tale da potersi assestare, dal prossimo lunedì, tra la 211a e 213a posizione del ranking, nuovo best ranking ad un passo dalla costante possibilità di giocarsi le qualificazioni degli slam.
Quello di Valencia è stato un torneo complicato, non solo per la pioggia che ha infastidito il programma e spostato la finale al lunedì, ma anche per la Paolini stessa, che ha sì vinto il torneo ma solo dopo 4 vittorie consecutive al terzo set. Primo turno “facile” con la Manjon 6-3 7-5, e poi vittorie contro Gjorcheska (4-6 6-3 6-1), Zidansek (6-2 5-7 7-5), Bucsa (4-6 6-1 6-3) e Lemoine in finale (6-1 2-6 6-4). Una Paolini che peraltro è parsa, dallo streaming di bassa qualità a disposizione, anche particolarmente migliorata in alcuni elementi del suo gioco. Non è improprio definirla la nostra Cibulkova, per la struttura fisica ma anche per un gioco abbastanza aggressivo ma al contempo particolarmente solido nonostante la costante profondità dei colpi, più piatti che arrotati. Jasmine sembra inoltre migliorata al servizio: la sua altezza limitata non le permette di servire come Serena Williams, ma la prima è ora più ficcante e difficile da gestire, mentre la seconda è sembrata generalmente profonda e ad alto rimbalzo, quindi complicata da attaccare. Anche in risposta la Paolini sembra aver scelto una tattica più aggressiva, con qualche passetto dentro al campo, soprattutto sulla seconda dell’avversaria, per mettere pressione fin da subito nello scambio.
Abbiamo contattato la vincitrice del torneo in terra spagnola, per chiederle qualche impressione: “E’ stata una settimana perfetta ma allo stesso tempo molto complicata, in cui ci sono stati giorni in cui non ho nemmeno potuto toccare la racchetta a causa della costante pioggia“. Guardando alla stagione appena passata, dopo un inizio stentato (Jasmine non difende, in pratica, nulla fino ad aprile compreso), l’azzurra si è espressa ad alti livelli: “Sono contenta comunque di ciò che ho fatto quest’anno: certo, ho perso 3 finali da $25.000, ma nella seconda parte della stagione ho trovato una buona continuità di risultati e l’arrivare spesso in finale è sempre un gran risultato, frutto di questo periodo positivo. Vincere a Valencia è stata un’ulteriore conferma che quest’anno si è lavorato bene“.
Come detto, la classifica ora dirà che la Paolini è ad un passo dall’entrare a Melbourne (forse potrebbe anche bastare, se ci sarà qualche cancellazione in più del previsto), ma l’azzurra non guarda all’Australia come obiettivo primario: “Entrare nelle qualificazioni degli Australian Open sarebbe grandioso, ma pensando al ranking che avevo alla fine della stagione passata [581a] non posso che essere contenta. Di conseguenza la mia stagione finisce qui, non andrò a Dubai per il $100.000, tentando la qualificazione in extremis“. Non è stata solo la Paolini a giocare ad alto livello nel 2016. Trevisan, Pieri, Brescia, Rosatello e non solo si sono spronate a vicenda con tanti buoni risultati: “In questa stagione abbiamo giocato bene in tante e questo penso abbia fatto bene a tutte. Fare tanti buoni risultati ha reso tutti più consapevoli del livello che possiamo esprimere. E ora, per il 2017, punto alle qualificazioni degli slam“.

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