Luca Nardi: “Non penso al ranking, proverò a giocare qualche U18”


Luca Nardi ha vinto sabato la 15^ edizione del torneo internazionale under 14 Tennis Europe di Pavia, 13° “Memorial G. Cassani, suo secondo successo stagionale e quarto titolo di categoria. Era partito come favorito del torneo e non ha tradito le aspettative del pubblico accorso numeroso al Tennis Club Pavia, incuriosito da questo ragazzo che sembra più grande della sua età, un fisico già piazzato e un gioco impostato potente e geometrico. In finale ha sconfitto il suo amico Giorgio Tabacco, e aver trovato proprio lui nell’atto conclusivo del torneo lo ha costretto a mantenere una maggiore attenzione: “Sono entrato in campo molto teso, perché stavo disputando una finale ma soprattutto perché Giorgio è un mio amico da tanti anni; ho fatto di tutto per non pensarci, sono stato bravo a stare concentrato per tutta la partita e alla fine sono riuscito a vincere”.
Sfortunatamente nella prima parte della settimana la pioggia è stata la vera protagonista del torneo, ma grazie al lavoro straordinario degli addetti ai campi si è riuscito ugualmente a terminare nei tempi previsti. Per riuscirci, giovedì si sono disputati più turni e chi come Luca era impegnato anche nel torneo di doppio, ha dovuto giocare ben tre partite: “Complessivamente sono abbastanza soddisfatto di come ho giocato durante il torneo, giovedì è stata una giornata davvero complicata, ho dovuto giocare tre partite in un giorno a causa della pioggia ma devo dire che non mi è stato difficile rimanere concentrato, piuttosto sono arrivato in finale che cominciavo ad essere abbastanza stanco”.
Ciliegina sulla torta di questa settimana da incorniciare, Luca ha vinto assieme all’amico Alessio Tramontin anche il torneo di doppio, superando in finale la coppia formata da Lorenzo Conti e Gabriele Datei e aggiungendo al suo palmares il terzo titolo di specialità. Con Alessio il tennista marchigiano aveva ottenuto a gennaio il prestigioso successo a Tarbes, un titolo nato da una forte intesa tra i due, molto legati anche fuori dal campo: “Io mi trovo molto bene in coppia con Alessio, ogni volta che siamo in campo insieme giochiamo sempre bene; penso che il motivo per cui otteniamo questi risultati positivi in doppio sia proprio perché siamo molto amici”. Anche a Tarbes Luca si era reso protagonista di un’incredibile doppietta, laureandosi campione sia in doppio che in singolare del “Les Petits As”, forse il torneo under 14 più importante in Europa, tanto da essere chiamato generalmente “Le Mondial”. Luca in quell’occasione ha sbaragliato l’agguerrita concorrenza della meglio gioventù europea, conquistando un titolo insperato alla vigilia: “Non mi aspettavo assolutamente di vincere il torneo perché prima di partire ho avuto un virus intestinale e sono stato alcuni giorni a letto con la febbre, mi sentivo stanco ma partita dopo partita ho ritrovato le forze per andare avanti. Il giorno delle finale ero elettrizzatissimo all’idea di essere arrivato in fondo ad un torneo così importante e addirittura di avere la possibilità di vincerlo. II giorno dopo ripensandoci mi sono reso conto che in realtà è solo un torneo come tutti gli altri e averlo vinto non era il punto di arrivo ma solo quello di partenza per la mia carriera”.

(Luca Nardi assieme al compagno di doppio Alessio Tramontin)
In preparazione al torneo di Tarbes Luca ha trascorso assieme ad altri suoi coetanei (tra cui Lisa Pigato e Giorgio Tabacco) quasi tutto il mese di dicembre negli Usa per una tournee che vedeva anche la partecipazione all’Eddie Herr e all’Orange Bowl, per la prima volta senza genitori al seguito e accompagnato solo dai tecnici federali. Un’esperienza che l’ha visto maturare tanto, sotto ogni punto di vista: “Sono stato in America per un mese ed è stato un mese bellissimo in tutti i sensi; mi ha fatto crescere davvero tanto come persona perché stare senza genitori ti rende necessariamente molto più autonomo, ho fatto cose che non pensavo neanche si dovessero fare! Dal punto di vista tennistico è stata un’esperienza sicuramente formativa perché ho conosciuto ragazzi di altissimo livello, li ho visti giocare, allenarsi e ho cercato di prendere tutto ciò di buono che potevo da loro”.
Sembra ieri ma sono passati già due anni dal primo titolo conquistato nel torneo Tennis Europe di Padova, quando Luca era poco più di un bambino che imbracciava la racchetta da tennis troppo grande per la sua statura: “Due anni fa giocavo in modo completamente diverso rispetto a come gioco ora, ma è normale visto che ero davvero più piccolo di fisico, anzi forse ero uno degli under 12 più mingherlini! In questi due anni sono cresciuto soprattutto di testa perché ora so come comportarmi in certe situazioni, come gestire i momenti critici o i cali fisici in partita, e queste sono cose che si imparano solo con l’esperienza”.
La settimana prima di Pavia Luca è stato impegnato con il suo primo torneo ITF under 18, a Salsomaggiore, dove ha potuto debuttare grazie a una wild card nelle qualificazioni. Il giovane marchigiano si è distinto tra giocatori già completamente formati e con una maggiore esperienza in campo, accedendo fino al tabellone principale. Che sia questo l’inizio di un nuovo percorso? “La programmazione dei prossimi tornei è ancora tutta da decidere, l’unica cosa certa è che farò a fine mese un Itf under 18 in Albania. Se sento mai pressione su di me? Assolutamente no, su di me alla fine non ci sono tutte queste aspettative, o se ci sono non le avverto. Questa per me è una grande fortuna perché gioco sempre serenamente, né tantomeno bado mai al ranking… secondo, terzo o quarto, questo è proprio l’ultimo dei miei pensieri”.
Si ringrazia Enrico Valacca per tutte le foto del Torneo  www.webalice.it/e.valacca/TE2017/TE2017.html

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