Vikhlyantseva: “Il tennis? Amore a prima vista”

Vikhlyantseva

di Daniele Sforza

Per la maggior parte degli appassionati, dicembre è il mese di off-season, il mese in cui i giocatori principali si dedicano alla preparazione della stagione successiva. Tuttavia, nel calendario Itf ci sono ancora alcuni tornei e questa settimana ha attirato la mia attenzione, per diverse motivazioni, il torneo di Merida 25k

Controllo il tabellone e mi soffermo in particolare sul primo spot, quello di Allie Kiick, intervistata poco tempo fa. Voglio provare a capire a che punto sia Allie, appena rientrata dal suo grave infortunio. Allie supera il primo turno contro la giovane argentina Nadia Podoroska e al secondo affronta una qualificata. Guardo il nome della qualificata e mi sembra di averlo già sentito. Controllo il profilo itf e mi ricordo di questo cognome lungo e difficile e sento di averlo già visto da qualche parte. Era segnato poiché aveva raggiunto una finale in un 10k americano a ottobre.

Arriva mercoledì 10 e si disputa il match che termina con il risultato meno probabile. La giovane russa, Natalia Vikhlyantseva, questo il suo nome, demolisce Allie con il risultato di 60 60. Lo stupore è tanto, non tanto per la sconfitta, che poteva starci, quanto per il risultato. Non l’ho mai vista giocare e mi informo, trovo il video del suo match contro la Tig e rimango stupefatto e, per questa ragione provo a sentire la giovane russa, classe 1997, che gentilissima accetta di rispondere alle mie domande.

Per prima cosa non posso esimermi dal chiederle qualcosa a riguardo di questa settimana, in cui è arrivata in semifinale in un 25k, risultato di alto rilievo per una classe 1997. “Questa settimana è stata fantastica per me. Prima di questo torneo ero stata male e non mi sentivo bene, ho iniziato a giocare le qualificazioni e per fortuna mi sono sentita meglio dopo ogni match. Quando ho giocato il primo turno contro la Tig sapevo già come giocare poiché avevo perso la settimana scorsa (sconfitta in 3 set con la Tig che è andata a vincere il torneo, sempre 25k di Merida), dovevo tenere il servizio e provare a ottenere il break, cercando di essere aggressiva su ogni punto. Dopo aver vinto (vittoria per 63 62, ndr), dovevo giocare con la Kiick e ho usato la stessa strategia, che ha funzionato ancora poiché sono riuscita a vincere per 60 60. Ai quarti dovevo affrontare un altro duro scoglio, quale la lettone Marcincevika, con lei ho servito bene, risposto bene e ho vinto ancora (61 60, ndr). Ero in semifinale, dovevo giocare contro una ragazza messicana (Victoria Rodriguez, ndr), lei giocava in modo diverso dalle altre tenniste con cui avevo già giocato. Tendeva a giocare “pallettoni” e per me è stato più duro giocare con lei. Bisogna dare anche merito agli arbitri, perché non era possibile giocare, specie quando un arbitro non vede la palla quando è chiaramente fuori, di un metro o più. Nonostante questo è stata una bellissima esperienza!”. Avrete già capito il modo di giocare di Natalia“Cerco di servire sempre bene, ho una buona risposta e penso di giocare in modo aggressivo rispetto ad altre tenniste”.

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Torniamo indietro a capire come la giovane russa abbia cominciato a giocare. “E’ stato merito di mio zio, lui ha consigliato a mia madre un ottimo club di tennis dove poter giocare e iniziare quest’attività. Così quando, all’età di 7 anni, sono entrata in campo per la prima volta, ho capito quanto amassi questo sport e come non potessi più vivere senza”.

Natalia è una delle migliori junior nel circuito, tanto che ha raggiunto il numero 21 giocando tutti gli Slam. Sicuramente i ricordi migliori sono quelli dei tornei Slam poiché ti ritrovi a condividere con i professionisti tutte le strutture e tutti vengono a vedere il tuo match per vedere chi potrebbero essere i futuri campioni. Amo anche giocare in Italia e soprattutto in Francia poiché parlo anche un po’ di francese. Ovviamente a questi tornei si aggiungono tutti quelli in cui ho giocato bene”.

Un’esperienza slam è stata quella agli Us Open Junior quando ha addirittura sconfitto Cici Bellis, la 15enne che aveva sconfitto la CIbulkova negli Us Open, la settimana precedente. Le abbiamo chiesto quindi se ci fosse qualche ragazza che l’avesse impressionata. “Penso che sia difficile trovare una ragazza migliore di un’altra nel circuito Junior perché bisogna cominciare a giocare Pro per capire di più. Nei junior giocano tutti bene e per questo motivo potrei considerare me stessa come maggiore promessa per il futuro”.

Gli inizi, come anticipato, sono stati quelli a Volgograd, città natale, poi quest’agosto qualcosa è cambiato. “Da agosto mi alleno alla Img Academy in Florida, “nell’Elite tennis group” mentre prima mi allenavo a Volgograd con Evgeniy Droggin. Qui in America mi trovo benissimo, fa caldo tutto l’anno quindi in Inverno è meglio allenarsi in Florida e, l’organizzazione, gli allenatori sono perfetti”.

Da russa era quasi scontato aspettarsi alla domanda: hai una tennista preferita, la risposta: Maria Sharapova. Natalia però aggiunge: “E’ impossibile trovare un’unica tennista preferita, sicuramente tra le mie favorite ci sono Sharapova, Ivanovic e Serena Williams”.

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Chiudo chiedendole qualcosa a riguardo del suo tempo libero. “Amo passare il tempo con la mia famiglia (ho due fratelli), leggere libri, imparare nuove lingue, sentire la musica, guardare serie tv”.

La ringrazio per l’estrema disponibilità con qualche parola in russo, grazie al nostro collaboratore Salvatore Greco. Vi invito a seguire con particolare attenzione questa ragazza, potrebbe avere un futuro più che roseo.

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