Diario di bordo dall’European Summer Cup: la prima giornata da Trani

Emily Appleton

di Daniele Sforza
Foto di Vincenzo Delnegro

Ci saranno anche temperature alte ma il caldo non può fermare uno sport come il tennis che anzi, in mesi come questi, presenta più tornei del solito. Uno di questi è l’European Summer Cup, competizione europea giovanile a cui partecipano gran parte delle nazioni europee che vengono divise poi in vari gironi. In particolare, quest’oggi nella città pugliese di Trani, città che con Barletta e Andria costituisce la provincia BAT, è cominciato il girone B dell’ESC Under 18 femminile con squadre presenti Belgio, Gran Bretagna, Grecia, Moldova, Portogallo, Slovacchia e ovviamente Italia. Proprio l’Italia, visto il ranking delle prime due giocatrici che la rappresentano, è stata accreditata della prima testa di serie e, visto il numero dispari delle squadre, di un bye che le ha permesso di evitare la prima giornata di gioco. Prima giornata che ha visto quindi 3 sfide: Portogallo – Slovacchia (la cui vincente affronta l’Italia), Moldova – Belgio e Inghilterra – Grecia.

Arrivato nella splendida location dello Sporting Club, il mio programma sarebbe quello di restare il più possibile sul campo 3 per seguire il match tra Moldova e Belgio e quindi tra Mathilde Trigaux e Adriana Sosnovichi. La belga sorprende nei primi giochi, variando molto e mettendo in difficoltà la giovane moldava che soprattutto sulle palle alte fa fatica. Non trovando posto all’ombra e dopo essermi rosolato per una buona mezzora, lascio questo match sul punteggio di 2-2 e mi sposto sul campo della Gran Bretagna dove mi accorgo che è già terminato il primo set, con un eloquente 6-0 per Eden Richardson contro la greca Anastasia-Maria Palaska. Nel secondo set, nonostante diversi games ai vantaggi il risultato non cambia vista la troppa differenza di livello tra le due tenniste, tuttavia devo dire che la Richardson mi ha fatto una buona impressione e per questo sono curioso di vederla nel match di domani contro una delle due moldave. Neanche il tempo di intervistare la britannica che la moldava ha chiuso la pratica con un 6-2 6-0 salendo di livello e approfittando di un calo dell’avversaria che probabilmente non poteva continuare a quei ritmi per tutta la partita. I match tra Portogallo e Slovacchia non mi entusiasmano e per questo decido di concentrare la mia attenzione su Moldova e Gran Bretagna che mi sembrano le nazionali con maggiore potenziale tra quelle viste in giornata (Italia in attesa di giudizio). Il match tra Anastasia Detiuc e Sophie Gerits sembrerebbe, come nella prima sfida, scontato visti i due diversi ranking delle giocatrice ma anche qui, la Detiuc parte male, soffrendo anche il caldo e la sua avversaria gioca sovra ritmo portandosi avanti per 4-2. Qui probabilmente gira la partita visto il disastroso game di servizio (un paio di doppi falli e altrettanti errori) della belga. La moldava, sostenuta sempre dalle altre ragazze del team (a cui si aggiunge anche sua madre) prende un po’ di fiducia e con qualche gran bel vincente di dritto riesce a portarsi avanti 5-4. Questa volta è però disastrosa nel game di servizio con mille errori di ogni tipo e in questo modo la belga rientra. Rientro che dura poco perché da questo momento non c’è più partita, sono 6 i game consecutivi della Detiuc che poi chiude facilmente con il punteggio di 7-5 6-1

Sul campo 1 ancora una volta la Gran Bretagna ha vita facile con Emily Appleton (in foto), uno dei migliori prospetti del paese, che lascia 3 giochi (6-1 6-2) alla malcapitata greca Adaloglou. Anche per lei aspetto a dare giudizi completi anche se la velocità di palla e negli spostamenti mi ha sorpreso molto. I doppi sono anch’essi a senso unico con le vittorie di Moldova e Gran Bretagna rispettivamente per 6-2 6-0 e 6-2 6-2 che chiudono le sfide con il punteggio di 3-0.

13663341_1060784927346017_1782332938_oNel frattempo il Portogallo è riuscito a vincere il secondo singolare contro la Slovacchia per 46 76 61 ed a pareggiare i conti dopo che Mariana Oliveira era stata sconfitta nel match di apertura contro Veronika Koberlingova. Di conseguenza si va al doppio decisivo (inaugurato da un “haka” islandese realizzata dai bambini a supporto dei portoghesi) con da una parte Mesquita e Oliveira e dall’altra Koberlingova e Krauskova. È proprio qui che osservo la più bella sorpresa di giornata, Marta Oliveira, trascinatrice del doppio. Portoghese, classe 1999, sa veramente fare tutto e dimostra più volte di avere un’ottima mano a rete (pregevole un colpo da dietro la schiena nel secondo parziale), inoltre si trova a suo agio a giocare un doppio e riesce sempre a portarsi avanti mettendo pressione alle avversarie. Notevole anche l’intesa con la Mesquita, protagonista di un buon match e per questo il Portogallo riesce a festeggiare la conquista della semifinale con un secco 6-3 6-1 che tuttavia non racconta i numerosi (almeno 5) game vinti ai vantaggi dalle portoghesi.

Appuntamento a giovedì, sempre alle ore 15, con le interessanti semifinali Italia – Portogallo e Moldova – Gran Bretagna, a cui si aggiunge la partita per il 5-6 posto tra Grecia e Belgio.

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