Giulia Squadrin: “Vado in Usa a costruirmi un futuro”

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(Giulia Squadrin, padovana classe 1992, volerà negli States a gennaio, alla Middle Tennessee State University – foto GDVPixel)

Una classifica nazionale invidiabile, una laurea in arrivo e un volo per gli Stati Uniti che l’attende, direzione Tennessee. È la storia della ventiduenne tennista di Padova Giulia Squadrin, pronta a volare in America il prossimo gennaio, per un Master in “International Security and Peace Studies” (relazioni internazionali). “Ho iniziato a pensare al college qualche mese fa. Mi era già stata fatta una proposta mentre frequentavo la quarta superiore, ma al tempo l’idea non mi interessò”. Così, dopo il diploma in un liceo linguistico pubblico, si è iscritta all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove il mese prossimo si laureerà in Lingue, con indirizzo politico-internazionale. “Pensavo a che cosa fare dopo la laurea, e visto che studiare mi è sempre piaciuto molto, ho pensato all’America. La scelta è ricaduta sulla Middle Tennessee State University, il college di Murfreesboro dove ha già lasciato il segno un altro tennista italiano, il siciliano Ettore Zito, anch’egli sbarcato negli States grazie a StAR, l’agenzia di Corrado Degl’Incerti. “L’aiuto di Corrado – prosegue Giulia – è stato fondamentale. In primis mi ha trovato una borsa di studio e messo in contatto con l’allenatore della squadra di tennis femminile, il quale mi ha fatto un’ottima impressione, e poi mi sta dando una grandissima mano con tutta la procedura, davvero lunga e complicata a livello burocratico. Ora mi rimangono da superare due test d’inglese, poi sarò pronta per il mondo NCAA”.

 E pensare che tra i 17 e i 18 anni, Giulia – classificata 2.3 in Italia – aveva quasi smesso di giocare. “Non riuscivo più a essere serena in campo, poi col tempo le cose sono migliorate, e da un paio d’anni ho ripreso a star bene e divertirmi”. Due fattori fondamentali per potersi godere l’esperienza nel college, dove il tennis avrà un ruolo primario, con allenamenti quotidiani e numerosi incontri a squadre. “Mi aspetto di trovare stimoli per migliorare sotto tanti punti di vista: tennistico, accademico e di conoscenza della lingua”. E finito il Master? “Diciamo che non ho ancora un’idea ben chiara di quello che mi attende, ma un futuro negli States non mi dispiacerebbe, visto anche la realtà lavorativa attuale in Italia. Credo che un’esperienza all’estero sia un valore aggiunto che può aprire molte opportunità, e cercherò di viverla al meglio, cogliendo ogni occasione”. L’aspetto positivo è che tutto ciò sarà affiancato al tennis di alto livello, lo sport che ha aperto a Giulia le porte dell’esperienza a stelle e strisce. “Questo sport mi ha dato tantissimo. Oltre alla possibilità di viaggiare e mettermi alla prova – chiude -, ha avuto un ruolo fondamentale nella mia crescita personale. È parte integrante della mia vita, anche se un futuro nel circuito ‘pro’ non è nelle mie priorità”.

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