Scommesse, Vitalia Diatchenko sotto indagine della Tennis Integrity Unit

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di Stefano Berlincioni

Più di una settimana fa dal mio account Twitter scrivevo

Sono stato facile profeta e nelle ultime ore è emersa la notizia che la Tennis Integrity Unit stia investigando sul match di primo turno tra Vitalia Diatchenko e Timea Bacsinszky, finita col punteggio di 6-1 6-1 a favore della svizzera.

L’appassionato medio di tennis e pure lo scommettitore medio si sono sicuramente detti: ma che ci voleva a pronosticare la sconfitta della russa, ferma da tempo per infortunio contro una delle più forti giocatrici del mondo? Tutti sapevano che la russa avesse usato il ranking protetto (attualmente è solo 677 del mondo) per ritirare il cospicuo assegno del primo turno e quindi una vittoria anche netta della svizzera non dovrebbe aver destato nessuna sorpresa e nessun allarme.

Come mai allora durante lo svolgimento del match ho iniziato a sospettare che qualcosa non andasse? Durante il secondo set i limiti su uno dei bookmaker più importanti al mondo, sicuramente quello che offre pìù mercati live (non solo vittoria del match, set betting o vincente del set in corso) e con i limiti di puntata più alti. I limiti sui mercati “risultato esatto set in corso” e “under/over games totali del set in corso” erano inferiori a 100 euro mentre su altri match dello stesso livello i limiti erano di qualche migliaia di euro. Per i non esperti, questo è il modo per i bookmakers di tutelarsi quando ricevono puntate altamente anomale, riducono quasi a zero i limiti di puntata sul match in modo da evitare ulteriori danni oltre alle scommesse già accettate.

Se la sconfitta della Diatchenko era ampiamente preventivabile, preventivabile ma non altrettanto semplice da pronosticare era che il secondo set si sarebbe concluso con meno di un certo numero di giochi e che il totale dei games sarebbe stato sotto una certa soglia (per i quali la quota non era affatto bassa): come mai su un pronostico sono piovuti fiumi di denaro (in quantità più di 10 volte superiore a quella aspettata secondo Federbet, un’associazione che monitora i movimenti di denaro sospetti)?

Ovviamente la Tennis Integrity Unit si è affrettata a dichiarare che un alert ricevuto su un match è cosa molto lontana dalla condanna e che seguiranno le relative indagini; la stessa Diatchenko interrogata ha risposto che non era chiaramente in forma e che nessuno scommetterebbe in suo favore viste le sue condizioni: di nuovo è però doveroso sottolineare che l’alert non sia nato per scommesse sulla sua semplice sconfitta ma su un esito meno semplice da pronosticare.

Cosa succederà ora? Presumibilmente niente, ma è utile ricordare come nei primi 6 mesi dell’anno i bookmakers abbiano segnalato alla TIU ben 121 match sospetti ma su nessuno di questi la TIU ha ritenuto di intervenire, un comportamento che ha generato il proliferare di match e set alterati (quantomeno a livello ITF) nelle ultime settimane.

L’unico aspetto positivo di questa vicenda è che finalmente la TIU ha mostrato trasparenza indicando un match oggetto di investigazione: è auspicabile che in futuro ciò avvenga per ogni alert e che l’opinione pubblica abbia più informazioni: i giocatori coinvolti, le quantità di denaro scommesse ed il mercato (vincente match, set, game, under/over etc…) su cui è stata effettuata la puntata, tutti elementi coperti fino ad oggi dal più rigido dei segreti.

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