Monteroni: avanti Grymalska e Burnett


di Renato Lugarini
L’atmosfera sospesa della campagna senese quasi stona con il denso order of play odierno. Sono ben dodici, infatti, gli incontri di primo turno programmati sui campi del Tc Match Ball: una vera e propria “grande abbuffata” tennistica. I match si susseguono a ritmo incalzante, ma per i colori azzurri la tendenza si mantiene in linea con ieri. In attesa delle punte Floris e Knapp, le italiane che passano il turno provengono solo dai numerosi derby. In apertura di giornata è subito saltata la testa di serie n. 6, Giulia Gatto-Monticone, superata in due set (75 62) da Anne Schaefer. La tedesca, dal gioco atletico e regolare (ma diciamocelo, non certo irresistibile), è reduce dalla vittoria del torneo di Gardone Val Trompia e ha confermato la sua peculiare qualità di far sembrare scarsa qualsiasi azzurra incroci il suo cammino. Forse proprio per questo ha scelto l’Italia per giocare e allenarsi e d’altronde.. come darle torto?
Sul campo attiguo, intanto, Gioia Barbieri è riuscita a piegare la resistenza di Alice Balducci con l’identico punteggio. La parte più divertente del match, tuttavia, è stata quella che si è svolta tra un punto e l’altro, grazie ai fantasiosi soliloqui delle due protagoniste. Avrei voluto riportarne qualcuno, ma la censura incalza e quindi è meglio passare oltre. Accede al secondo turno anche la bella qualificata Jelena Simic, brava a sfondare il muro di Federica Quercia, apparsa meno regolare e consistente del solito. Poco da dire in merito alla sfida tra la promettente Cristina Dinu e la spagnola, dai tratti boteriani, Sandra Soler-Sola, risoltasi col punteggio di 64 62 a favore della rumena.
Nessun problema neanche per l’italo-ucraina Anastassia Grymalska che, pur non sfoderando il suo miglior tennis, ha avuto la meglio per 61 64 su Alessia Bertoia. Mi aspettavo qualcosa in più, invece, dalla partita successiva. Nella riproposizione del confronto tra Davide e Golia sono scese in campo Francesca Palmigiano, talentuoso scricciolo prestato al nostro tennis, e la qualificata Nicole Rottman, un tipico panzer austriaco. Purtroppo però Francesca è apparsa troppo nervosa, facilitando notevolmente il compito della Rottman, giocatrice potente ma piuttosto fallosa. Peccato perchè nel secondo set, mentre stava rimontando, l’italiana ha dimostrato che poteva esserci partita, prima di mollare mentalmente a causa dell’ennesima palla contestata.
Neanche il tempo di un caffè e sul centrale ha inizio una delle partite più attese della giornata. La giocatrice del momento, Nastassja Burnett, affronta una delle beniamine del pubblico senese, la finalista del 2009 Claudia Giovine. Dalle prime fasi del match la terra, superficie su cui dovrebbero giocare, è solo un lontano ricordo per le due tenniste azzurre. Lo spettacolo non manca, soprattutto grazie al ritmo degli scambi, nettamente superiore alla media degli incontri in corso; scambi arricchiti, inoltre, da numerosi colpi vincenti. Di certo a nessuna delle contendenti passa per la testa l’idea di una variazione, di una palla corta o di un back e in questo aspetto risiede, a mio avviso, la sconfitta in due set dell’irriducibile brindisina. Claudia, sostenuta dalla maggior parte dei presenti, è apparsa agonisticamente molto carica, ma nel gioco delle pallate è uscita perdente di fronte a una Burnett troppo in fiducia e complessivamente più solida. “Non ho giocato benissimo – ha dichiarato Nasty al termine della partita – ma proprio per questo questo il passaggio di turno è importante e promettente per la prosecuzione del torneo. Ho un po’ accusato il cambiamento dalle condizioni ambientali della Repubblica Ceca, molto rigide, a quelle italiane. Anche i campi qui sono molto più veloci. Il servizio è stata la chiave per risolvere il match”.

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