Forza e Costanza, Bocchi e Valerio padroni del “vintage”

Hanno dovuto attendere quattro edizioni per bissare il titolo targato 2014, ma alla fine l’obiettivo è stato raggiunto: Paolo Valerio e Claudio Bocchi si sono laureati di nuovo campioni del “Vintage Tournament”, il classico appuntamento di doppio del Tennis Forza e Costanza che ogni anno regala un tuffo nel tennis del passato, con abiti bianchi e racchette rigorosamente di legno. I due bresciani, da anni compagni di doppio (con tanto di titolo nazionale amatoriale del circuito Fit-Tpra, nel 2015), sono da sempre due habitué dell’appuntamento a inviti di fine estate in scena sui campi del Castello di Brescia, e stavolta ci hanno messo di nuovo lo zampino, spuntandola fra le otto coppie al via. Bocchi, classe 1966, e Valerio, classe 1963, sono emersi sabato dal girone intitolato a Ken Rosewall, una delle leggende del tennis del passato, e all’indomani hanno completato il loro percorso vincente, conquistando in mattinata semifinale e finale. Nel primo incontro hanno superato la coppia Delbarba/Sambiagio, mentre in finale hanno vinto un gran duello contro Marco Brambati (campione nel 2017 in coppia con Diego Costantini) e Mauro Cassani. Bocchi/Valerio sono passati in rimonta con il punteggio di 2-4 5-3 10/6 – si giocava con le regole del doppio, ma con formula rodeo -, in un match veramente in bilico fino all’ultimo punto. Da segnalare che in precedenza il duo Brambati/Cassani si era reso protagonista dell’eliminazione di Benevolo/Costantini, vincitori del “Vintage” sia nel 2015 sia nel 2016, impedendo al secondo di conquistare il suo quarto titolo consecutivo nella manifestazione.

“Come al solito – spiega Alberto Paris, responsabile tecnico del Forza e Costanza – abbiamo assistito a un torneo molto avvincente, con tante coppie di ottimo livello in grado di destreggiarsi benissimo anche con telai ormai in disuso”. Già, perché per chi è abituato ormai da anni e anni a giocare con le racchette moderne, il ritorno (anche se per un solo fine settimana) agli attrezzi di un tempo aumenta le difficoltà, e quindi richiede molta preparazione e attenzione in più. Un fattore che può fare la differenza. “Questo torneo – continua Paris – è ormai un punto fermo del nostro calendario, anche perché grazie alla location unica in cui si gioca (nel vecchio fossato del Castello di Brescia, ndr) sembra davvero di tornare indietro nel tempo”. Non a caso, anche se seguendo l’esempio del Forza e Costanza di tornei simili ne sono nati un po’ in tutta Italia, nessun appuntamento riesce ad avvicinarsi così tanto al tennis del passato come questo. Un fascino che di anno in anno ha conquistato sempre nuovi protagonisti, aumentando il prestigio della manifestazione e rendendola una delle più ambite dell’intera stagione.

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