Italiani, che futuro ci attende?


(Gianluigi Quinzi – Foto Nizegorodcew)

di Alessandro Nizegorodcew (foto di Alessandro Nizegorodcew)

Dopo aver affrontato il futuro del tennis femminile ci soffermiamo sui ragazzi.

Non si può non partire da Andreas Seppi, che nel 2013 (come dichiarato da Massimo Sartori a Spazio Tennis) punterà come obiettivo intermedio a raggiungere i top-20 e poi chissà. Realistico pensare che possa spingersi, grazie a qualche buon risultato Slam (in Australia, Francia e a Wimbledon, con un buon tabellone, può arrivare ad ottavi o addirittura quarti di finale; a New York meno possibilità), vicino al best ranking di giocatori quali Furlan e Gaudenzi, gli ultimi ad essere entrati tra i top-20. Sartori ha parlato di migliorie da apportare al diritto e al servizio. Attendiamo l’inizio della stagione per capire se Andreas riuscirà a partire alla grande. La classifica attuale gli permetterà di essere testa di serie nei tornei Atp di inizio anno nonché, evidentemente, a Melbourne. Una stagione molto importante per Seppi, da cui ci attendiamo conferme e anche qualcosa in più.

Sarà una stagione importante anche e soprattutto per Fabio Fognini, probabilmente il maggior talento puro tra i tennisti italiani in attività. Numero 45 Atp al termine del 2012, il ligure avrebbe principalmente bisogno di una annata senza infortuni e quindi di una maggiore continuità. Alcuni exploit, il primo titolo Atp sfumato, così come qualche occasione mancata di troppo. I critici si soffermano su una classifica che a fine anno, da ben 4 anni, è pressoché uguale (anche se tra 45 e 55 ci sono 100 punti di differenza, non esattamente due “spiccioli”). Il tennis di Fabio, un allenatore come Perlas, una capacità di poter giocare bene (ormai) su tutte le superfici. L’obiettivo deve essere raggiungere i top-30.

Capitolo Paolo Lorenzi. Paolino (nella foto a sinistra con Alessandro Nizegorodcew durante l’Ato di Vienna) ha giocato una stagione strepitosa, segnando più volte il best ranking. Nel 2013 avrà la possibilità (e l’obbligo) di partecipare ad un numero maggiore di eventi Atp. L’obiettivo ambizioso sarebbe quello di toccare i top-50, ma sarebbe più realistico pensare di chiudere ancora una volta nei primi 70-80. Fisicamente sta benissimo, la voglia è straordinaria, il suo tennis migliora con l’età come un buon vino, Paolo potrebbe continuare a sorprendere.

Una paragrafo a parte merita come ogni anno Simone Bolelli. L’aver chiuso intorno al numero 80 sotto la guida di Umberto Rianna ha dato maggiore serenità e tranquillità al tennista di Budrio, che non dovrà ripartire dalle qualificazioni dei grandi tornei. Il solo fatto di far parte dell’entry list degli Australian Open gli consentirà di giocare con la mente sgombra i primissimi tornei dell’anno, cercando magari un buon risultato nelle prime settimane del 2013. Le potenzialità sono enormi, e lo sappiamo, la voglia sembra esserci. Il fatto che possa svolgere un’intera preparazione invernale con coach Rianna potrebbe essere un valore aggiunto.

Alzi la mano chi pensava ad un Filippo Volandri ancora nei top-100. La finale ad inizio 2012 in Brasile sarà però una scadenza importante per il toscano, che dovrà trovare punti sin da subito. Sulla terra e in particolare nei tornei Atp 250 e Challenger potrebbe riconquistare un posto nei 100 a fine 2013. Questo l’obiettivo (in attesa della finale in Serie A con i colori del Forte dei Marmi).

Flavio Cipolla (nella foto a destra) ha vissuto una stagione di buona continuità anche se, rispetto ad altre stagioni, è mancato forse l’acuto. Lo attendiamo con interesse nei tornei di inizio anno, sperando che i problemi fisici di queste settimane non influiranno troppo sulla preparazione invernale. Potenzialmente può ambire a chiudere l’anno tra i top-70, ma non sarà affatto semplice. Serve qualche acuto come semifinali o finali Atp 250 e un paio di Masters 1000 giocati alla grande. Altro obiettivo? Vincere finalmente un match al Foro Italico, che sarebbe un giusto premio per un tennista encomiabile sotto tutti i punti di vista.

Dopo il bellissimo 2012, Matteo Viola punterà forte sul suo ingresso nei top-100. All’inizio dello scorso anno, con la qualificazione ottenuta inaspettatamente a Melbourne, aveva messo insieme un bel po’ di punti che non saranno facili da riconquistare. L’elemento positivo di Teo e del suo coach Mantegazza è il continuo miglioramento tecnico. Servizio e diritto crescono di anno in anno ed un posto tra i grandi non è affatto impossibile da raggiungere.

Speriamo possa tornare nei top-100 anche Potito Starace. Dovrà ripartire dalle qualificazioni, dovrà disputare tante partite, elemento da non sottovalutare per chi è spesso soggetto ad infortuni (in particolare alla schiena). Il talento non manca di certo e ci è sembrato di intravedere nei suoi occhi la voglia di tornare a fare il tennista a tutto tondo. Obiettivo 2013? Tornare nei top-100

Gianluca Naso (nella foto a sinistra) ha chiuso il 2012 finalmente tra i top-200, conquistando anche il primo titolo challenger. Le potenzialità di “Giallo” si conoscono, così come una carenza mentale che nei grandi tornei (qualificazioni Slam ad esempio) esce purtroppo fuori. In alcuni match, persi magari anche in due set, ha dimostrato di essere tennisticamente superiore all’avversario. Il lavoro di Fabio Rizzo è certosino è la potenza di Naso non è in discussione. Può vincere sulla terra ma anche sul cemento all’aperto. Un bel risultato in Australia sarebbe un grande trampolino di lancio per un 2013 in cui la speranza di un ulteriore salto di qualità è forte. Venticinque anni non sono poi così tanti per provare ad entrare nel gotha del tennis. Deve capire che il suo tennis può dare fastidio anche a giocatori di alto livello. Può chiudere a ridosso dei 100 per tentare il grande salto nel 2014.

Ci attendiamo un posto tra i top-150 anche da Thomas Fabbiano e Alessandro Giannessi, che hanno dimostrato di poter raggiungere tale obiettivo. Il ligure vi è già arrivato alla fine del 2011 prima di essere fermato da alcuni seri problemi di salute, mentre Fabbiano è in crescita costante, anche a livello mentale e di personalità. Il pugliese può oggi definirsi un giocatore da challenger, scaltro e furbo tatticamente.

Riccardo Ghedin può entrare nei top-200 (magari con qualche exploit Atp), così come potrà rientrarvi Simone Vagnozzi.

Alberto Brizzi e Marco Crugnola, superati si spera gli annosi problemi fisici, punteranno a rientrare in una classifica tale da poter disputare le qualificazioni nei tornei del Grand Slam. “Brizzo” in realtà è già molto vicino a questo obiettivo, più lontano “Crugno”. Stesso obiettivo, ovvero le quali Slam, vedrà impegnati Luca Vanni e Claudio Grassi. Il primo potrebbe tentare qualche exploit a livello challenger, da Grassi ci si aspetta grande continuità come sempre.

Capitolo giovani e giovanissimi: Dopo un ottimo finale di stagione, Riccardo Bellotti (nella foto a sinistra) dovrà necessariamente entrare prepotentemente nel mondo challenger. Le potenzialità, con quel diritto già da livello Atp, sono elevatissime. E’ anche migliorato molto fisicamente e ci si aspetta un salto di qualità importante. Può già puntare a quarti e semifinali nei challenger. Migliorie che dovrà evidenziare al più presto anche un altro importante talento nostrano: Marco Cecchinato. Nel 2012 qualche “alto” ma anche alcuni “bassi” di troppo. Le indicazioni di Piatti e Sartori saranno molto preziose e se davvero Cristian Brandi sarà al suo seguito nei tornei ne potremo vedere delle belle. Tornerà ad infiammare il Foro Italico?

State tutti aspettando le parole su Gianluigi Quinzi… Eccole qui. Il marchigiano ha dimostrato di valere già il tennis dei tennisti tra 200 e 350 Atp, ovvero un livello da challenger. Nel 2013 sarà interessante capire come si comporterà nei primi mesi dell’anno, dato che dopo gli Australian Open Junior (torneo che disputerà per la prima volta) si confronterà con futures (di livello molto più alto rispetto a quelli disputati sul finire dell’anno) e challenger. Speriamo di non vederlo troppo in Italia, il motivo è chiaro. Ovviamente non potrà esimersi dal presentarsi ai nastri di partenza delle pre-qualificazioni…

Gli altri giovanissimi Matteo Donati, Stefano Napolitano e Filippo Baldi hanno dimostrato ampiamente le loro grandi potenzialità. Sarà un anno importante per loro, per capire come si confronteranno con futures e challenger e quanti punti riusciranno a racimolare. Non parliamo in questo caso di obiettivi di classifica quanto piuttosto di raggiungere un livello altissimo nei futures (vincerne uno non sarebbe male) e buono nei challenger, ricordando sempre che Baldi ha un anno in meno e quindi 12 mesi di ritardo fisiologico sulle tabelle di marcia. Sono tutti e tre seguiti in maniera ottimale e ciò porta a pensare ad una annata e ad una crescita complessiva per tutti.

Infine qui di seguito altri nomi di ragazzi che potrebbero raggiungere ottimi risultati e una buona crescita in classifica. Tra tutti Edorardo Eremin, che a tratti ricorda Milos Raonic. Massimo Puci pare sia tornato a seguirlo a tempo pieno ed è sicuramente una bella notizia. Ci si aspetta una stagione di alto livello anche da Viktor Galovic (nella foto a destra) e Roberto Marcora, che devono puntare ad un posto tra i top-300. Federico Gaio? Non diciamo nulla e aspettiamo. Il 2012 è stato negativo, ma il talento è cristallino, quindi mai dire mai, così come per il bravo Lorenzo Giustino. Curiosità che non mancano anche riguardo ad Alessandro Bega, Salvatore Caruso ed Erik Crepaldi.

Chiusura doverosa su Stefano Travaglia. Il marchigiano, rientrato dopo il gravissimo incidente al braccio, è una punta diamante del tennis italiano. Ha già ripreso a mettere insieme risultati con grande continuità, tornando anche a conquistare un titolo Itf. Ha il tennis da challenger già oggi, ci aspettiamo una scalata importante dal numero 600 di fine 2012 al numero… ditelo voi! Io dico 230-240 e qualificazioni agli Australian Open 2014.

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