Qualificazioni agli AO: Italian dream

Salvatore Caruso
di Luca Fiorino (@LucaFiorino24)

Melbourne, Australia. Nella terra dei canguri, dove non esistono confini tra ciò che si vede e si sogna, sono stati sorteggiati poche ore fa i tabelloni di qualificazione per il primo Slam della stagione. Ai nastri di partenza figurano ben 10 italiani pronti a tutto pur di entrare nel tabellone principale degli Australian Open 2016. La dea bendata, anche questa volta, non è però stata troppo clemente. La corsa per l’accesso al main draw è infatti più dura di quel che si potesse sperare. La concorrenza d’altronde è alta, così come la posta in palio. Per tutti noi appassionati, SuperTennis Tv offrirà la diretta di un match al giorno delle qualificazioni, in programma dal 13 al 16 gennaio. Stanotte si inizia alle 00:00 con Luca Vanni opposto a Daniel Evans, la cui telecronaca sarà affidata al direttore Alessandro Nizegorodcew.

Quali sono dunque le possibilità per gli italiani? Analizziamo il probabile cammino degli azzurri.

Luca Vanni

Doppiamente sfortunato. Il numero sei d’Italia, oltre ad aver mancato l’accesso diretto al tabellone principale per un soffio, ha dalla sua un percorso decisamente tortuoso per essere la testa di serie numero uno. Partendo da un’analisi più generale, si può notare come Vanni sia sotto nei precedenti con gran parte dei tennisti contro cui potrebbe andare a scontrarsi (Evans 0v/1p, Saville 0v/2p, Weintraub 1v/3p e Dancevic 0v/1p). Un bilancio sì negativo ma anche incontri piuttosto datati che fanno testo fino ad un certo punto, visto e considerato che il Lucone odierno non assomiglia neanche lontanamente a quel ragazzo che 4-5 anni fa girava per tornei futures con la sua Fiat Bravo. Il primo ostacolo è rappresentato da Daniel Evans. Il talento del britannico non è in discussione e rappresenta di fatto una mina vagante. È il classico giocatore che se in giornata può essere pericoloso per tanti, ma che spesso e volentieri si sveglia col piede sbagliato. Non esattamente un professionista esemplare, ha sempre bisogno di forti motivazioni per ottenere risultati. E qui di certo non mancano. Al secondo turno potrebbe affrontare il vincente tra Amir Weintraub e Luke Saville. L’israeliano è avanti negli scontri diretti ed ha dimostrato di impensierire l’azzurro in più occasioni, ma è molto più probabile che sarà Luke Saville a spuntarla. I precedenti tra l’australiano e Vanni sono freschi ma giocati tutti sull’erba, superficie su cui l’italiano ha messo piede per la prima volta la scorsa stagione. Il giocatore di casa è un test non semplice ma alla portata di Vanni che, se dovesse centrare anche questo successo, si giocherà l’accesso al main draw contro uno tra Bjorn Fratangelo (maggior candidato), Frank Dancevic, Duck Hee-Lee e Oriol Roca Batalla (che mi sento però di escludere tra i possibili nomi). Il primo è l’avversario in assoluto più continuo sotto il profilo del rendimento, il secondo quello più incostante ma in grado di fare exploit attraverso un gioco maggiormente propositivo, mentre il terzo, di cui si è parlato molto per via della sua sordità, è un giovane coreano di belle speranze ancora però acerbo per palcoscenici di questo tipo. Attenzione poi alla possibilità di vedere ripescato Vanni come lucky loser, sempre che superi i primi due step.

Matteo Donati

Sorteggio complicato anche per il “Donats”. Il tennista piemontese affronta al primo turno la testa di serie numero 27, Blaz Rola. Lo sloveno, che dall’alto dei suoi 193 cm potrebbe servire decisamente meglio, è mancino, forte fisicamente e possiede una palla piuttosto pesante. Nel finale della scorsa stagione si è ben disimpegnato nei vari challenger sul cemento americano ottenendo due semifinali e due quarti di finale. Incontro difficile ma non impossibile per Matteo. Sarebbe probabilmente più abbordabile un secondo turno contro Jozef Kovalik (sconfitto settimana scorsa a Chennai da Thomas Fabbiano) o Pedja Krstin. Ancora più difficile il possibile terzo turno contro Ruben Bemelmans, testa di serie numero due, anch’egli mancino ed abituato a giocare sul duro. Occhio però anche al bielorusso Egor Gerasimov, uscito sconfitto da Mikhail Youzhny (vincitore poi del torneo) nel challenger di Bangkok. Nessun precedente tra il tennista di Alessandria e i giocatori sopra menzionati.

Thomas Fabbiano

Tra tutti gli italiani impegnati nelle qualificazioni, quello con lo spot migliore è senza ombra di dubbio Fabbiano. Il giocatore pugliese, testa di serie numero 26, giocherà al primo turno contro Uladzimir Ignatik. Il giocatore di Minsk non rappresenta un avversario insormontabile considerato soprattutto l’ottimo momento di forma vissuto dall’azzurro e le caratteristiche tecniche dei due. Non dovrebbero esserci troppe difficoltà neanche nella probabile sfida tutta asiatica contro uno tra Di Wu e Ti Chen. Meno agevole il turno decisivo, quello che potrebbe vedere Fabbiano opposto ad Alejandro Falla. Il colombiano, testa di serie numero 4, è lontano parente di quel giocatore che servì per il match a Wimbledon contro Roger Federer nel 2010. Se non dovesse esserci Falla al terzo turno, trovo difficile credere che uno tra Daniel Nguyen, Niels Desein o Tsung-Hua Yang possa realmente dar filo da torcere al tennista di Grottaglie. Quantomeno non partirebbe sfavorito, anzi.

Lorenzo Giustino e Gianluca Naso

Primo degli alternate ad entrare in tabellone, Lorenzo Giustino, numero 252 del ranking Atp, si misurerà al primo turno contro Lukas Lacko. Lo slovacco, testa di serie numero 6, è un giocatore pericoloso, soprattutto su questi campi e solitamente abituato ad essere incluso direttamente nel tabellone principale. Ancora in mente ho le immagini di Lacko che distrugge la racchetta a Brescia dopo il match perso contro Farrukh Dustov. Quella sconfitta, che gli fece perdere letteralmente il senno, gli valse di fatto l’esclusione dal main draw nel primo Slam stagionale. Per il tennista campano, spagnolo d’adozione, si tratta di un incontro sulla carta quasi proibitivo ma mai dire mai. In caso di successo, ad aspettare Giustino ci sarebbe un indiano: molto interessante e spettacolare infatti sarà il derby che vedrà all’opera Saketh Myneni e Ramkumar Ramanathan, quest’ultimo autore di un gran torneo a Chennai. Ed al terzo turno? La speranza, alquanto remota a dire il vero, è quella di assistere ad un derby tra Lorenzo Giustino e Gianluca Naso, con il trapanese inserito nello stessa parte di Lorenzo. Il cammino del siciliano appare tutt’altro che semplice. Marius Copil all’esordio, avversario sempre ostico sul duro dotato di un ottimo servizio e di un bel rovescio ad una mano, e un incontro ancor più difficile, se possibile, nel turno successivo contro Mirza Basic, tennista bosniaco amante delle superfici rapide. Insomma, anche il cemento, per via delle caratteristiche tecniche di ambo gli azzurri, non ci dà una grossa mano ma chissà…

Federico Gaio e Salvatore Caruso

Il giocatore di Faenza ha aperto il 2016 con una sconfitta al primo turno piuttosto netta per mano di Adrian Mannarino, poi vincitore del torneo, al challenger di Noumea. Il primo turno alle quali degli Australian Open gli ha riservato Aldin Setkic, numero 203 delle classifiche mondiali. Il tennista di Sarajevo negli ultimi mesi ha ben figurato nei vari futures nel mondo ed ha concluso la stagione scorsa in crescendo battendo indoor gente come Dustin Brown, Mirza Basic ed Andrea Arnaboldi. Ha aperto l’anno nel challenger di Happy Valley uscendo al secondo turno contro Dennis Novak senza apparire però in grande forma. Un incontro per Gaio non proibitivo ma in cui dovrà sudare le proverbiali sette camicie se vorrà proseguire nel suo cammino. Un cammino che potrebbe mettergli di fronte uno tra Marsel Ilhan o Aleksandr Nedovyesov al secondo turno in un match in cui non partirebbe di certo coi favori del pronostico. Secondo un mio modesto parere personale chi la spunterà tra il turco e il kazako sarà poi anche colui che si qualificherà al main draw. Anche qui, come per Giustino e Naso, nello stesso spot è presente un italiano: Salvatore Caruso. Per il siciliano il primo scoglio è rappresentato da Ryan Harrison. Difficile dare una lettura del match, molto dipenderà, nel bene e nel male, dall’americano. Se Salvo riuscirà a fare partita e sarà bravo a non lasciar andar via nel punteggio l’avversario allora potremmo assistere ad una piacevole sorpresa. Anche perché il secondo turno, sulla carta, è più agevole del primo visto e considerato che né Bradley Mousley né Denys Molchanov incutono troppa paura. Fingers crossed!

Alessandro Giannessi

Non me ne voglia Alessandro, ma il suo spot è decisamente complesso. Il mancino di La Spezia aspetta all’esordio Alexander Kudryavtsev, un discreto giocatore, in special modo su questi campi. Seppur non sia una partita impossibile, al secondo turno ci sarebbero o Maximilian Marterer, mancino tedesco dalle ottime prospettive, o Go Soeda, recente finalista al challenger di Bangkok. Francamente trovo difficile che Alessandro riesca a superare ambo i turni. Inseriti nello stesso spicchio di tabellone anche i due giovani statunitensi Jared Donaldson e Frances Tiafoe, per una partita piuttosto affascinante tra due talenti del domani.

Andrea Arnaboldi e Roberto Marcora

Il “Leone canturino” ci ha abituato ad esaltarci e non poco in queste occasioni; il ricordo di quella pazza partita di secondo turno di qualificazioni contro Herbert al Roland Garros è ancora vivo. Servirà però il miglior Arna per vederlo tra i 128 del tabellone principale, soprattutto dopo aver dato un’occhiata al suo spot. Sfida tra mancini al primo turno contro Mischa Zverev, che si preannuncia tanto spettacolare quanto ostica, ed un secondo turno in cui si potrebbe assistere ad un derby a tinte azzurre contro Roberto Marcora. Una sfida che consentirebbe almeno ad uno dei due di giocarsi le proprie chances nel turno decisivo. Peccato che il banco di prova per Marcora al primo turno sia un certo Norbert Gombos, altro incontro in cui un nostro azzurro non parte favorito. Per entrambi, l’ultimo test sarebbe allo stesso modo arduo poiché al varco ci potrebbero essere o Taylor Fritz, reduce dal successo nel challenger di Happy Valley ed indicato dagli addetti ai lavori come la vera stella emergente del tennis statunitense, o Michael Berrer, altro mancino di gran lunga il più esperto in questa parte di tabellone o infine Hiroki Moriya, tennista leggero ma in ottima forma in questo inizio di 2016.

Siete già pronti ad affrontare lunghe notti insonni?

Il cammino per i nostri azzurri non sarà semplice ma è proprio nel mezzo delle difficoltà che nascono le opportunità. Vero ragazzi?

TABELLONE MASCHILE QUALIFICAZIONI

Quali AO

Quali AO 2016

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