Ebbene si, c’erano anche loro…


(Alison Van Uytvanck) 

di Giacomo Bertolini

Il torneo di Taipei ha ufficialmente chiuso oggi la stagione 2013, nella quale per la prima volta hanno fatto la loro comparsa i tornei di categoria WTA 125s, una serie di 4 nuovi tornei “ibridi” a metà tra il circuito Itf e il Wta, occasione preziosa per conquistare punti “facili” e guadagnarsi, a tutti gli effetti, un trofeo Wta in più da sfoggiare in bacheca. L’idea, inaugurata a fine 2012 con i primi due esperimenti a Taipei e Pune, ha trovato conferme in questa stagione con le tappe asiatiche che hanno, di fatto, monopolizzato la novità. E se nel 2014 anche l’Europa avrà la sua rappresentanza grazie al 125s di Limoges, vediamo di fare il punto su chi ha colto in pieno la possibilità offerta da questa sorta di Challenger al femminile, completamente snobbati dalle azzurre (e non solo…).

Si è cominciato a fare sul serio a febbraio dove, alla “Copa Bionaire” di Calì (terra), la spagnola Lara Arrabuarrena-Vecino ha confermato il suo feeling colombiano aggiudicandosi il primo 125s della stagione. Per la 21enne barcellonese, al secondo titolo Wta in carriera dopo Bogotà, vittoria in finale sull’esperta padrona di casa Catalina Castano (wc) per 63 62.

Poche sorprese anche al secondo step 125s stagionale con l’appuntamento di agosto a Suzhou, cemento. Galvanizzata della vittoria sfiorata a Baku, l’israeliana Shahar Peer non ha mancato l’occasione di tornare a ruggire nel circuito maggiore dopo quattro anni di digiuno, andandosi a prendere, da numero 3 del seeding, la coppa della manifestazione cinese. Per l’ex numero 14 della classifica, successo in tre set in finale ai danni della cinese Saisai Zheng, beffata davanti al suo pubblico per 62 26 63.

Dal cemento di Suzhou a quello di Ningbo (visto a settembre) che ha sancito il terzo titolo della carriera (secondo del 2013) della promettente Bojana Jovanoski, scommessa di Belgrado classe 1991. Torneo partito in discesa ma terminato con un trionfo tiratissimo per la prima testa di serie serba, brava a salvarsi in semi con la Larsson e a rimontare un set di svantaggio in finale alla cinese Shuai Zhang, ko 67 64 61. Complessivamente l’appuntamento di Ningbo è risultato il più credibile sotto l’aspetto del campo delle partecipanti: se negli altri casi infatti l’entry list risultava dir poco risicata, il 125s cinese ha potuto arruolare ai nastri di partenza anche tenniste di buon livello come Medina Garrigues, Zheng, Peer e Dominguez-Lino.

E in chiusura spazio adesso al quarto e ultimo appuntamento che ha appena fatto calare il sipario sulla stagione Wta 2013, l'”OEC WTA Ladies Open” di Taipei, cemento. Forte di due tenniste da battere rodate la Date e Yanina Wickmayer, il torneo ha però regalato l’ultima, inattesa sorpresa della stagione, incoronando regina l’astro nascente belga Alison Van Uytvanck, al primo acuto della carriera. Colpaccio a sorpresa per la 19enne di Vilvoorde che, da outsider, ha sfruttato a pieno un tabellone prematuramente sguarnito di teste di serie, per poi sgambettare nel derby di finale proprio la Wickmayer, travolta 64 62. L’anno scorso il torneo venne vinto dalla francese Kristina Mladenovic, assente in questa edizione.

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