Diario di Bordo da Londra 2012 (5)

da Londra, Matteo Torrioli

Quale è quello sport nel quale tanta gente si riversa per le strade per vedere i propri beniamini solo per pochi secondi, a fronte di un’attesa anche di ore? La risposta è semplice: il ciclismo. Sabato c’era la gara di ciclismo su strada maschile, vinta da Vinokourov. Per questo motivo ho deciso di piazzarmi all’arrivo di buon ora per offrire ai nostri radioascoltatori le emozioni del rush finale. Del resto anche lo scenario era spettacolare, con Buckingham Palace ad accompagnare gli atleti verso la medaglia della vita. Peccato che la zona gratuita, ovvero aperta a tutti i comuni mortali, terminasse a 350 metri dall’arrivo. Esatto, avete capito bene. Per guardare l’arrivo dei ciclisti dalle parti del traguardo occorreva il biglietto. Questo neanche garantiva un posto sulle tribuna: solo la possibilità di stare in piedi un po’ lontani dalla plebe. Come testimonia la foto questa idea non ha avuto grande successo. La zona sinistra è quella a pagamento, quella di destra no: fate voi. (foto 1) Per quanto mi riguarda, sono riuscito a mettermi proprio al limite, di più non potevo fare. Arrivo e mi si attacca alle caviglie un italiano che mi comincia a parlare del Napoli calcio e delle ambizioni di De Laurentis. Passabile, fino a un certo punto. I problemi, però, sono arrivati dopo. Piccola premessa. Consiglio di leggervi qualche saggio di Umberto Eco sulla fotografia. In estrema sintesi, lui evita di fare foto e video quando visita qualche luogo per godersi al meglio il “momento”. Di ritorno da un giro per abbazie, disse di essersi “ritrovato con una serie di foto modestissime e non ricordavo che cosa avessi visto”. Tornando quindi alla gara, tutti, ma proprio tutti, stavano con le braccia alzate, telefonino in mano, pronti a fare dei video. Potete immaginare la mia sofferenza, circondato da ascelle di persone che si trovavano lì da ore sotto al sole e che avevano deciso che la cosa più importante era fare un video. Quando sono passati i corridori, ho notato che i tifosi guardavano la gara tramite i propri mini schermi, perdendosi quindi lo spettacolo che solo l’occhio umano riesce a dare. Oggi come oggi, con youtube, televisioni, webtv ecc, a meno che non si sia degli addetti ai lavori, mi sembra uno spreco perdersi l’emozione del momento di un evento sportivo di simile portata, solo per avere un video ricordo che, magari, tra un paio di mesi verrà cestinato per liberare spazio in memoria. Se invece si decide di vivere “realmente” un “olympic moment”, state sicuri, niente e nessuno potrà cancellarlo dalla vostra mente.

La sera, dopo aver visto tutte le gare, io ed Alessandro abbiamo piantonato Casa Italia in attesa degli atleti. La squadra di tiro con l’arco è stata molto disponibile con i giornalisti. Una menzione particolare per Galiazzo. Con quella faccia non può che stare simpatico.

[youtube xyxZ3uayl-E]

[youtube xtMk2wiKArY]

infine una testimonianza diretta degli scocciatori televisivi. L’inviata di Skypsort24 era pronta per il collegamento. Alle sue spalle si erano posizionati due inglesi, visibilmente ubriachi, che hanno cominciato a simulare rapporti sessuali, con tanto di sospiri. Il tutto di fronte alla security, sempre pronta a bloccare noi giornalisti quando cerchiamo di lavorare. La giornalista ha resistito, fino all’ultimo. Quando però uno dei due le ha ruttato in testa e l’altro, ridendo, diceva al cameraman di tagliare, finalmente qualcuno è intervenuto.

[youtube bxy2ZPQbo-M]

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