ITF Under 18: Horie e Aikawa, underdog vittoriosi a Tokyo

Olga Danilovic

di Lorenzo Cialdani

Giunge al termine un’altra intensa settimana per i giovani impegnati nel circuito ITF Under 18, con i campi oramai vuoti che hanno già emesso il loro verdetto assegnando i trofei in palio in campo maschile e femminile.

A prendersi gran parte della scena sono stati i “Dunlop Srixon Japan Open Junior Tennis Championships 2015” di Tokyo, torneo Grade 2 che ha potuto accogliere moltissimi teenager tra i più promettenti della categoria, come il classe ’99 australiano Alex De Minaur, prima testa di serie, il 16enne russo Alexey Aleshchev e la folta schiera di tennisti di casa, con il classe ’98 Yosuke Watanuki in qualità di N.2 del seeding, ed il N.4 Toru Horie, classe ’99.

La prematura eliminazione di Aleshchev al secondo turno, quando ha ceduto in rimonta per 2-6 6-3 7-5 al 15enne Naoki Tajima, ha liberato la strada per un derby tutto nipponico nella semifinale bassa del tabellone, con il N.2 Watanuki – che fino a quel momento aveva perso solo un set – ad attendere il N.6 del seeding Yunosuke Tanaka, che aveva a sua volta fermato il bravo Tajima con lo score di 6-4 3-6 6-3; non ha dovuto combattere così tanto, tuttavia, un chirurgico Watanuki, autore di un 6-1 6-2 che lo ha fatto avanzare fino alla finale con tutti i favori del pronostico dalla sua.

Con l’eliminazione delle altre teste di serie di casa, ovvero il N.5 Shohei Chikami sconfitto da De Minaur per 6-3 6-1 ed il N.7 Rio Noguchi che ha ceduto il passo per 7-6(10) 6-4 a Horie, l’arduo compito di portare il secondo atleta giapponese in finale non poteva ricadere che su quest’ultimo, sfidante però di un De Minaur fin lì impeccabile: dopo l’iniziale 6-0 che ha letteralmente smontato le sicurezze dell’australiano, non è bastato il ritorno del secondo set vinto per 6-3 per dare nuove speranze al N.1, e con un break ad inizio set ed una gestione impeccabile, Horie si è qualificato per la sfida con il connazionale Watanuki, da sfavorito ma conscio della grande determinazione mostrata in semifinale.

L’atto conclusivo del torneo si è trasformato presto in una vera e propria passerella per Toru Horie, capace di lasciare appena un game nel primo parziale al suo avversario, prima di chiudere rapidamente in due set e fissare la propria vittoria con il punteggio di 6-1 6-3.

Copione piuttosto simile lo si è potuto ritrovare nel tabellone femminile: i crolli verticali delle cinesi N.4 e N.5 Shuyue Ma e Yue Yuan, rispettivamente eliminate al secondo turno ed al terzo turno dopo aver usufruito di un bye all’esordio, si uniscono all’eliminazione dei quarti di finale della prima testa di serie, la 16enne cinese Wushuang Zheng, che ha alzato il proprio livello di rendimento troppo tardi nel match contro la tennista indonesiana classe ’98 Rifanty Kahfiani, uscendo sconfitta per 6-3 7-6(9).

A brillare è senza ombra di dubbio la tennista di Taipei Sing-Le Fan Chiang: dopo lo splendido esordio – suo il successo sulla cinese Ma al secondo turno per 3-6 6-3 6-1 – sono arrivate le vittorie contro la australiana N.13 Petra Hule per 6-2 7-6(8) e la giapponese N.9 Haruna Arakawa, rimontando da un preoccupante 0-6 iniziale prima di avere la meglio per 6-4 6-3 nei successivi due set. La sconfitta contro la mancina N.2 del tabellone Chihiro Muramatsu è quanto di più onorevole potesse esserci per la brava 14enne, con lo score finale di 6-7(3) 7-5 6-3 che dimostra quanto di buono fatto dalla Fan Chiang durante la settimana.

Altro giro e altra corsa, visto che la vittoria della N.3 Mayuka Aikawa per 6-4 6-0 sulla Kahfiani spalanca nuovamente le porte per una finale tutta “di casa”: anche stavolta, tuttavia, non è lo spettacolo della battaglia che emerge dal terreno di gioco, bensì l’ennesima prestazione maiuscola nel torneo della Aikawa che emula il collega Horie lasciando appena 4 games alla sua avversaria e portandosi a casa coppa e 100 punti estremamente importanti in questo concitato finale di stagione.

Appunti sparsi dagli altri tornei: al torneo Grade 4 “ITF 4 Autumn Almere 2015” dell’omonima città olandese, spicca il successo del classe ’97 Guy Den Heijer, il quale non perde neanche un set e riesce addirittura a trionfare in finale, dove si era trovato opposto al connazionale classe 2000 Amadatus Admiraal, con l’incredibile punteggio di 6-0 6-0, lasciando nel miglior modo possibile la categoria Under 18 per il prossimo “salto” verso il circuito maggiore. Tra le donne troviamo una nostra “vecchia” conoscenza, la serba classe 2001 Olga Danilovic (in foto), che sembra davvero non fermarsi più: dopo i successi di Novi Sad e El Prat, oltre alla finale raggiunta a Veli Losinj, la talentuosissima mancina mette a segno l’ennesimo colpo importante, portando a 3 i suoi successi in stagione e facendo registrare un impressionante parziale di 19 vittorie a fronte di una sola sconfitta, proprio in finale a Veli Losinj contro la slovena Kaja Juvan. Danilovic, nome da segnarsi su più di un taccuino con un avvenire che sembra davvero davvero roseo.

Piccola nota a margine per l’unico risultato italiano degno di nota della settimana, con l’azzurra classe 2000 Nuria Brancaccio che raggiunge un buon quarto di finale al G4 “Riad 21” in Marocco, battendo per 6-4 3-6 7-5 la tennista di casa Hiba El Khalifi all’esordio, la francese Clara Froget 2-6 6-2 6-2 in rimonta e dovendo cedere il passo solamente alla forte transalpina Sihem Bellahouel per 6-3 6-4, visto e considerato che proprio la Bellahouel ha eliminato al primo turno la tds N.1 Diae El Jardi per 6-3 6-1 ed è stata poi battuta in seguito solo dalla vincitrice finale del torneo, la teutonica classe ’99 Linda Puppendahl con un doppio 6-4.

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