Deathpoint, il romanzo di tennis… nel futuro

Stefano Bolotta

Di Giulio Gasparin

Ci sono valori che non cambiano nel tempo: amore e odio, gioia e dolore, vittoria e sconfitta. In un mondo rivoluzionato da guerre e cambiamenti climatici il tennis è forse diverso da quello che conosciamo, ma nella finale di Wimbledon del 2050 le emozioni dei protagonisti sono sempre le stelle. Sull’erba sintetica del quartiere tennisticamente più famoso di Londra, gli occhi sono tutti sul talento sregolato Jack Muffin, di famiglia inglese ma nato in un Minnesota sconvolto dalla guerra civile che ha segnato profondamente la Ex Repubblica oligarchica d’America. Genio e sregolatezza, il sensibile Jack è l’idolo del pubblico, ma si sente tutto fuorché un eroe mentre a testa bassa affronta una sconfitta inevitabile per mano di un lungagnone australiano che serve a braccio sciolto e detta i punti di potenza. Il caldo opprimente dell’estate britannica, così fortemente cambiata a causa del surriscaldamento globale, lo opprime, lo schiaccia ed infine lo piega tanto quanto il gioco incontenibile del suo avversario. Tre set a zero, i reali scendono a conferire la gloria all’australiano, per Jack c’è solo il sapore della sconfitta.

Così si apre il primo romanzo di Stefano Bolotta, giornalista esperto e appassionato di tennis, che con il suo Deathpoint immagina un mondo rivoluzionato e profondamente cambiato, dove però tante cose restano le stesse della realtà che conosciamo benissimo. Se il cambiamento climatico ha costretto gli organizzatori di Wimbledon ad optare per l’erba sintetica, la percezione del pubblico è quella di sempre a SW19. “Togliere l’erba sintetica da questi campi? Ma scherzi, siamo nell’olimpo della tradizione, amico mio!” scherza uno dei due simpatici vecchietti che a bordo campo parlano del match ormai nelle sue fasi di conclusione.

Ma se da un lato certe cose non sono mai cambiate, dall’altro il mondo tra 35 anni non potrebbe essere più diverso: se la guerra e il riscaldamento globale hanno cambiato le mappe del mondo, l’uomo e la sua scienza hanno radicalmente sconvolto le abitudini di tutti i giorni. La neurotecnologia ha modificato ogni abitudine, però non ha rimosso da tutti il conflitto morale. A Jack, però, pare interessare soltanto il tennis. O forse no?

copertina YoucanprintUn libro che punta a convergere due generi diversi, tra il romanzo di sport e quello di fantascienza, è come detto il primo lavoro di Bolotta, da molti anni però attivo nello scrivere di sport e di tennis con vent’anni di esperienza tra carta stampata, tv e testate online. È telecronista sportivo e collaboratore del portale Ubitennis.

Deathpoint è disponibile sui maggiori canali di distribuzione online ed ordinabile in tutte le librerie. Edito da Youcanprint è disponibile sia nella versione E-book che quella cartacea, mentre il breve prequel “Deathpoint, schegge” è disponibile gratuitamente online.

Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale: http://romanzodeathpoint.blogspot.it/

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