Internazionali d’Italia, day 1: bene Errani e Knapp

KNAPP ROMA

 da Roma, Alessandro Mastroluca

Il Centrale è in gran parte vuoto, ma si sente anche un “Sara ti amo” da un tifoso durante il riscaldamento. Hantuchova impiega tre punti per trovare le misure col secondo colpo dopo la risposta e Sarita da 40-0 dve giá salvar una palla break (bel lungolinea di dritto) e tiene fdopo un game da 10 punti. Decisamente più agevole l’impatto al servizio della slovacca, che tiene a zero il primo turno di battuta. Un inizio illusorio, che prelude a una serie di sei break consecutivi, sette complessivi. Errani, costretta ai vantaggi nei primi xx game di servizio lavora meglio sugli angoli acuti, anche per non dare modo alla slovacca di appoggiarsi e generare potenza dal centro, ma si trova a cedere per prima il break dopo aver giocato 22 punti nei primi due giochi di servizio. In risposta, la numero 1 azzurra può sfruttare meglio le variazioni e i cambi di ritmo, oltre al dopio fallo della slovacca che sotterra la seconda e le consegna il controbreak. L’effetto però non dura e sul lungolinea di dritto sulla riga matura il nuovo  controbreak a zero, il terzo di fila nel match. Si procede molto a sprazzi, la partita è piuttosto discontinua. Il baricentro basso di Errani e una certa macchinosità nelle aperture di Hantuchova, un po’ in difficoltà nel trovare il giusto timing quando deve colpire sotto l’anca, tengono aperto il match. La slovacca perde ancora il servizio con tanto di doppio fallo sulla palla break. Ma conferma ka tendenza dei break ckn la oalla  corta in risposta dek 4-3. L’azzurra fatica a leggere il dritto della slovacca, non riesce del tutto a fare quel che le riesce mdglio, governare lo scambio da fondo prr poi crearsk l’occasione di chiudere in campo aperto. Ed è così l’azzurra a interrompere la serie di sei break di fila, dopo aver salvato tre chances di 4-5, nel game più lungo del set. Mancato un primo set point (gratuito di dritto), Errani si vede annullare un secondo set point, ma alla terza occasione riesce a chiudere.

Anche nel secondo parziale, la qualità di gioco non sale, e il gran caldo certo non aiuta. Sotto 2-1, Hantuchova stampa un parziale di 16 punti a 2 e sale 5-2. Serve ben altro, però, perché Errani si arrenda. Torna a tenere i colpi profondi e se lo scambio si allunga è quasi sempre la slovacca a sbagliare per primo. Hantuchova non ha più modo di anticipare col rovescio bimane, sulla diagonale in cui meglio ha tenuto, e completa il sorpasso sul 6-5 prima di chiudere 7-4 al tiebreak, al secondo match point, sul rovescio lungo di Hantuchova, eliminata a Roma da un’italiana per la terza volta nelle ultime cinque partecipazioni (dopo le sconfitte contro Schiavone del 2010 e 2011).

“Non sono contenta di come ho giocato, ma l’importante era vincere. Tecnicamente non mi sono piaciuta tantissimo. C’era vento, condizioni non semplici e Daniela ha fatto una bella partita, ma soprattutto per la tensione: difendendo una finale la tensione si è fatta sentire. Sono soddisfatta di avere ancora la possibilità di competere qui a Roma” ha detto Errani che al secondo turno affronterà Christina McHale che ha sconfitto 76 61 Barbora Strycova: l’azzurra ha vinto tutti i quattro confronti diretti ma ha sofferto non poco per due set a Roma due anni fa. Inevitabile una domanda su Serena Williams, cui però dice di non pensare ancora, e sul doppio con Roberta Vinci. “Quante possibilità ci sono che giochi a Rio 2016 con lei? Bella domanda. Dovremmo parlare del singolo di oggi non del doppio. Abbiamo risposto abbastanza su questo. Magari sì o no, si vedrà”.

A Knapp il derby

Il derby azzurro al primo turno degli Internazionali BNL d’Italia femminili ha premiato Karin Knapp. L’altoatesina (ma ormai laziale d’adozione), numero 51 della classifica mondiale, ha superato 6-4 6-1 Francesca Schiavone davanti al gran pubblico del Pietrangeli. “Con Francesca siamo amiche. Lei fisicamente è ancora una delle più forti al mondo, l’ammiro tanto, magari arrivare alla sua età al suo livello” ha spiegato Karin in conferenza stampa.

Knapp ha fatto valere una maggiore freschezza atletica e tecnica contro Schiavone, alla sesta sconfitta consecutiva (l’undicesima nel 2015), che le farà perdere dieci posizioni alla luce del terzo turno raggiunto lo scorso anno e la spingerà fuori dalle prime 90. “Se questa sarà la mia ultima volta a Roma o se tornerò l’anno prossimo? Tutto può essere…” commenta una Francesca Schiavone che ha confessato di vivere le sconfitte “di m… Oggi non so quanta percentuale ho espresso del mio tennis” ha detto, “ma questo è il tennis. Non è un momento favorevole, sto migliorando ma i risultati dicono altro“.

C’è stata battaglia nel primo set, con la milanese particolarmente nervosa, soprattutto sulla palla che ha dato il 3-2 a Knapp, ma incapace di reggere alla distanza il ritmo di Karin. Al secondo turno, l’altoatesina se la vedrà con Petra Kvitova, reduce dal gran successo a Madrid. “Abbiamo giocato contro l’anno scorso ma sul duro” spiega, “cercheremo di trovare il modo per metterla in difficoltà”. La ceca si è praticamente fermata dopo Miami, una pausa che ha giudicato fondamentale. “A febbraio ero così stanca che mi serviva proprio un periodo di stacco” ha spiegato. “Nei due mesi in cui sono stata ferma, il tennis non mi è particolarmente mancato. Ho sentito la mancanza quando stavo iniziando ad allenarmi per tornare, segno che la mia è stata una buona scelta. Anche perché il mio mental coach me l’aveva detto: se non ti fermi adesso, arriverai male al Roland Garros. Di sicuro se non l’avessi ascoltato non avrei vinto Madrid”.

 Out Burnett
Ha fatto il possibile Nastassja Burnett, ma l’anno di inattività si sente contro Magdalena Rybarikova. L’azzurra, al quarto torneo stagionale, tiene fino al 3-3 nel primo set, prima di subire due break di fila e cedere il parziale. Nel secondo, recupera un controbreak nel settimo gioco, grazie al doppio fallo della slovacca sulla palla break ma finisce per cedere 63 76(5).
in aggiornamento

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