Continua a stupire la quindicenne Barty

di Giacomo Bertolini

BARTY E KONTAVEIT FANNO SUL SERIO, BRILLA LA BECK A MOSCA

Tornano a ricoprire un ruolo da protagoniste assolute le giovani speranze del tennis internazionale che hanno dominato in tutti i tornei Itf in programma questa settimana. Prosegue in Australia l’incredibile ascesa della quindicenne Ashleigh Barty che bissa a sorpresa il trionfo di Sydney imponendosi con autorità a Mildura. Splendido successo anche per Anett Kontaveit (classe 1995), corsara in casa nella sua Tallin, al settimo sigillo in carriera. Sugli scudi anche la promettente Beck (classe 1994) a Mosca e l’ucraina Zanevska (classe 1993) a Macon. Tra le diciottenni in forte crescita segnaliamo anche la russa Ksenia Kirillova iridata a Sharm el Sheikh, mentre le rappresentanti della classe ’91 Quirine Lemoine e Andreea Mitu si aggiudicano rispettivamente l’appuntamento di Helsingborg e Antalya-Kaya Belek. Italiane in ombra salvate dalla semifinale della Gatto-Monticone in Francia.

Mildura (25.000$): Clamoroso e inatteso bis sul cemento australiano di Mildura per la stellina locale Ahleigh Barty, quindicenne di Ipswich già iridata settimana scorsa a Sydney. Secondo successo in carriera per la promettente Barty che nel torneo più importante della settimana continua a stupire vincendo il secondo 25k consecutivo, candidandosi così a essere una delle atlete più interessanti su cui scommettere nelle prossime stagioni. Partita subito col piede giusto eliminando la favorita Simmonds(1) all’esordio, la Barty ha poi continuato con un ritmo serrato la scalata verso la finale concedendo le briciole a Hogenkamp, Peers e Rodionova. Atto finale che non poteva dunque non seguire questo incredibile trend positivo e così ecco arrivare nel derby in finale il titolo per la giovanissima Ashleigh, superiore per 61 76 alla diciassettenne Victorija Rjicic. Grazie a questo meritato trionfo la Barty si avvicinerà notevolmente alle prime 500 del mondo nel ranking Wta. Italiane assenti.

Tallin (10.000$): E’ stata, come anticipato, un’altra grande settimana per le baby campionesse della racchetta e a darne chiara prova è anche l’ottimo successo casalingo della tennista classe 1995 Anette Kontaveit, regina dell’edizione 2012 del torneo di Tallin, Estonia.
Percorso entusiasmante quello della giovane estone che, neanche compresa tra le prime otto teste di serie, è risultata essere la migliore la termine di una settimana che l’ha vista lasciare per strada un solo set. Di grande livello l’epilogo domenicale con la Kontaveit che riesce a sorprendere la numero 1 del seeding Katarzyna Piter (Pol) 75 64 alzando la coppa davanti al suo pubblico. Per la scommessa Anett, anche lei a ridosso delle prime 600 Wta, si tratta già della settima affermazione in carriera. italiane assenti anche in questa manifestazione disputata su cemento.

Mosca (25.000$): Completa la terna delle giovanissime alla ribalta questa settimana nel circuito Itf la tedesca Annika Beck, speranza di Giessen classe 1994 al secondo successo personale sul cemento di Mosca. In un torneo che ha subito visto nella parte alta del tabellone il prematuro ko di Ekaterina Ivanova(1) ha quindi trovato il varco vincente la talentuosa tedesca che, partita da quarta testa di serie ha piuttosto facilmente superato tutte le sue avversarie presentandosi come favorita all’appuntamento della finale. Finale che non ha tradito le aspettative con la brava Beck che completa l’opera imponendosi per 61 75 sulla belga Kirsten Flipkens(3), ex numero 59 al mondo.
Con i punti guadagnati da questo torneo moscovita la Beck migliorerà il proprio best ranking pregustando l’entrata tra le prime 200 al mondo (attualmente è 231esima). Italiane non presenti.

Macon (10.000$): Arriva dal torneo transalpino di Macon l’unico buon risultato azzurro, in una settimana complessivamente opaca per le italiane. Fa siglare infatti la semifinale la nostra Giulia Gatto Monticone nell’appuntamento di Macon su cemento, che l’ha vista imporsi anche nel doppio in coppia con la slovacca Honcova. Titolo, il quarto, che va all’ ucraina Maryna Zanevska, altra promessa interessante classe 1993 originaria di Odessa. La testa di serie numero 6 ha completato positivamente in finale un percorso molto incerto e altalenante, fatto di facili successi e lunghe maratone come quella ai quarti con la Ramialison (16 61 75) o in semi con la Vasyleva (36 64 64). Nessun problema invece nell’atto conclusivo dove la numero 418 Wta ha steso 61 62 la croata Ema Mikulcic (killer della Gatto Monticone), aggiudicando come ricordato, il quarto trofeo della carriera. Tra le altre italiane iscritte si segnala il ko all’esordio di Giulia Pasini.

Antalya Kaya Belek (10.000$): Ancora Kaya Belek e ancora un successo tutto rumeno dopo il dominio di Cristina Dinu nelle scorse settimane. Bellissima infatti la vittoria di un’altra freccia della nutrita pattuglia rumena, Cristina Andreea Mitu, classe’91 e 335 Wta.
Quarto titolo personale per la giovane tennista di Bucharest, brava a far fuori in una sorta di finale anticipata la rilanciata Beygelzimer(1) 62 62 in semifinale. A senso unico per la Mitu anche il suo match di finale con la rivelazione giapponese Mana Ayukawa (classe ’94) che capitola facilmente 63 60. Secondo turno per Gioia Barbieri(4) e Benedetta Davato; arrivano ai quarti come da copione Martina Caregaro (battuta dalla Beygelzimer 63 76) e Alice Balducci (ko con la Mitu 75 64).

Altri tornei della settimana: C’è il primo titolo Itf per Ksenia Kirillova

Concludiamo la rassegna dei tornei Itf settimanali con gli ultimi due titoli in palio, quello egiziano di Sharm El Sheikh(10.000$, cemento) e quello svedese di Helsingborg (10.000$, carpet). Ottima affermazione a Sharm per la diciottene Ksenia Kirillova, al primo titolo in carriera dopo aver regolato nel derby russo in finale Natela Dzalamidze(8) 75 64. Secondo successo personale invece per la giocatrice dei Paesi Bassi Quirine Lemoine, classe 1991 e numero 584 al mondo, brava a rovesciare i favori del pronostico in finale sorprendendo la ceca Eva Hrinova(3) 64 64. Si rititra al primo turno Angelica Moratelli in Svezia con la Bowtell (62 rit.), nessuna azzurra era invece iscritta nell’appuntamneto di Sharm.

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