Diario di bordo da Brescia – mercoledì: Karin Knapp salva i colori azzurri

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di Michele Galoppini

Finalmente una giornata di tempo semi clemente dai campi del circolo ‘Forza e Costanza’ di Brescia, che ospita il torneo ITF da $50.000 di montepremi. Solo qualche goccia di pioggia oggi, e quindi il programma è riuscito ad essere completato senza intoppi ed il tabellone ad allinearsi agli ottavi di finale. Cinque erano le azzurre impegnate nel tabellone principale e tre quelle negli ultimi match di qualificazione: solo Karin Knapp è sopravvissuta.

Prima notizia importante: ombrello ritrovato! Dopo il furto di ieri (e dopo i propositi di ritrovamento espressi nel diario di bordo di ieri – che siano stati quelli a convincere l’ignoto malfattore?), il caro ombrello è stato ritrovato dove era stato depositato ieri.

Passiamo al tennis giocato e con ordine esploriamo la lunga giornata. Cominciamo quindi dagli ultimi match di qualificazione presenti. Niente da fare per Alice Balducci, che nel proseguimento del suo secondo turno è stata sconfitta 6-4 6-7 6-4 da Ana Sofia Sanchez, che ha messo a segno 4 punti contro i 3 di Alice di oggi ed ha chiuso con un urlaccio ipersonico. Alice saluta il torneo, non prima di un sarcastico “eh avrai mica vinto Wimbledon!” rivolto all’urlante avversaria.

Stessa sorte per Lucia Bronzetti, sconfitta dalla Tomova, e per Martina Colmegna, superata dalla Haddad Maia. Qualche parola merita di essere spesa per la Colmegna: la giovane azzurra è incappata in una giornata decisamente storta, non solo a livello di tennis ma anche a livello psicologico. Troppe volte ha palesato un atteggiamento molto pessimista e molto negativo all’interno del match e così autopenalizzandosi anche quando la situazione era meno negativa di quel che sembrava. Si sono visti sprazzi dell’ottimo tennis di Martina, ma a vincere 6-3 6-1 è stata la brasiliana, che si è qualificata al tabellone principale mentre la Colmegna scoppiava definitivamente in lacrime (molto bella la scena di un’oretta dopo, in cui la Matteucci ha preso sotto braccio la compagna di allenamenti e l’ha consolata, cercando di tirarle su il morale).

Non è andata troppo meglio nel tabellone principale, dove sono state sconfitte Giovine, Brescia, Ferrando e Burnett. Solo Karin Knapp, testa di serie numero 1 si è qualificata agli ottavi. Non ho visto il match della Burnett, sconfitta dalla Pella per 7-6 6-2 e solo a sprazzi sono riuscito a vedere il match della Giovine, che ha ceduto dopo 3h06 per 7-6 6-7 7-6 (già…) alla Oprandi. Potete comunque trovare le parole dell’intervista alla Giovine, sul suo match, sull’esperienza di Roma e sul caso-Giorgi a questo link.

Cristiana Ferrando ha invece ceduto alla testa di serie numero 5 Barbara Haas, con il punteggio di 3-6 6-1 7-6. Un match generalmente molto positivo quello di Cristiana, che si è mossa benissimo, giocato in maniera abbastanza efficace sia di dritto che di rovescio (soprattutto di dritto ha coperto di vincenti la giovane Haas), lasciando però trasparire una non-tranquillità a livello mentale. Troppa agitazione, troppa fretta, troppi pasticci nei momenti chiave del match, in cui ha palesato le sue difficoltà con tanti monologhi, dando anche vantaggio psicologico alla sua avversaria. Tiebreak del terzo parziale emblema del match: austriaca che scappa avanti, Ferrando che alza il livello per riprenderla e poi doppio fallo sul match point per completare la frittata.

Tanta sfortuna invece per Georgia Brescia, colpita da un infortunio agli addominali proprio nel momento del match in cui stava giocando in maniera impeccabile. Primi game di altissimo livello quelli tra lei e l’avversaria Tomova, già carnefice della Bronzetti, quando poi sul 3-3 arrivano i primi segnali di difficoltà. La Brescia chiama immediatamente il fisioterapista, ma dopo ogni punto palesa sempre maggiormente le sue difficoltà motorie, fino a fermarsi sotto 3-6 0-2 “per non rischiare lo strappo”, come da parole di Tathiana Garbin, preoccupata della situazione. Da quel che so, la giovane azzurra dovrebbe essersi recata in ospedale per un’ecografia.

Chi invece ha vinto e convinto è stata Karin Knapp, direttamente a Brescia dopo i fasti del Roland Garros. Condizioni dei campi peraltro simili: rettangolo di gioco pesante, con terra inzuppata a rallentare ogni pallina in maniera visibile. L’essere testa di serie numero 1, nonché assoluta favorita del torneo, e l’affrontare la campionessa uscente Stephanie Vogt (povera, davvero sfortunata…) non l’hanno minimamente disturbata e dopo qualche game di rodaggio l’azzurra ha preso il largo e chiuso 6-3 6-0, mostrando un tennis anche all’occhio inesperto nettamente superiore a quello delle altre atlete in tabellone (nonché più potente).

Un po’ più di fortuna per le azzurre nel doppio: avanzano ai quarti di finale Chiesa/Colmegna, che hanno battuto Balducci/Brianti per 6-0 6-4, Matteucci/Eraydin e Burnett/Ferrando, lasciandomi così la speranza nei prossimi giorni di fare quattro chiacchiere anche con loro.

Ottavi di finale (il 2 giugno, dalle ore 11)

Knapp(1) vs Shapatava
Tomova(Q) vs Sorribes Tormo(7)

Oprandi(3) vs Pella
Rodriguez vs Celik

Haas(5) vs Dinu
Kanepi vs Zanevska(4)

Burger(6) vs Haddad Maia(Q)
Badosa Gibert vs Maleckova

Quarti di finale doppio

Gorgodze/Shapatava(1) vs Burnett/Ferrando
Pella/Seguel(4) vs Chiesa/Colmegna

Haddad Maia/Tomova vs Eraydin/Matteucci(3)
Klasen/Klemenschits vs Burget/Vogt(2)

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