Grande Potito, ma vince Andujar


di Sergio Pastena
Piccola premessa: la vittoria di Pablo Andujar a Casablanca non è certo una brutta notizia per il tennis. Lo spagnolo, infatti, è uno che sa giocare, chi non ci crede può andarsi a vedere gli ultimi due punti della semifinale contro Montanes: due palle corte mortifere che hanno letteralmente annichilito l’avversario. E’ anche vero che, almeno in teoria, la quarta finale della carriera sembrava essere la più abbordabile per Potito Starace: dopo Almagro (Valencia 2007), Monaco (Kitzbuhel 2007) e Ferrero (Umago 2010), Andujar (sempre battuto in carriera dall’irpino prima di questa finale) sembrava un avversario tutto sommato “comodo”. Invece non c’è stata storia, lo spagnolo ha dominato il match dall’inizio alla fine chiudendo con un inequivocabile 6-1 6-2.
Sarà per la prossima, verrebbe da dire. Vero è che Starace ha 29 anni, ma anche l’anno scorso dopo Umago in tanti credevano che non ci sarebbero state altre occasioni: invece Potito è ancora lì, al numero 44 delle classifiche, migliore degli italiani sia come ranking che, diciamolo, come carattere. Starace, infatti, prima di arrivare in finale ha tenuto testa in tre set sia a Simon che ad Hanescu. In particolare, contro il rumeno, ha fallito due match point al servizio nel secondo set e, nonostante ciò, ha avuto la forza di rimontare un break di svantaggio nel terzo per migliorare così la semifinale raggiunta l’anno scorso nel torneo marocchino. In quanto ad Andujar, è cresciuto strada facendo, lasciando un set nel primo turno contro Serra per poi travolgere Chardy, Riba e Montanes. Tra gli italiani secondo turno per Volandri e terzo per Fognini, entrambi sconfitti da Montanes.
Capitolo Houston: anche in questo caso il vincitore è un giocatore al primo titolo in carriera. Si tratta della wild card Ryan Sweeting, arrivato a un passo dalla sconfitta con Querrey (che aveva già battuto a Delray Beach) e capace di sconfiggere in semifinale Karlovic e in finale il giapponese Kei Nishikori. Male gli altri americani: Fish è caduto nei quarti contro il nipponico, Isner è stato superato da Karlovic in tre tie-break.
Questa settimana è di scena il primo Masters Series sulla terra, quello di Montecarlo, che vede due defezioni importanti: la prima è quella di Djokovic, fermato da un problema al ginocchio, la seconda è quella di Soderling. Le prime teste di serie sono quindi Nadal e Federer, mentre ad occupare la seconda fila troviamo Murray e Ferrer. Va da sè che questo torneo potrebbe riservare qualche sorpresa in più rispetto agli eventi americani, anche se il favorito d’obbligo è logicamente il maiorchino. In tabellone ci sono Starace (primo turno contro Riba), Fognini (che ha pescato il sudafricano Anderson) e Filippo Volandri, bravo a qualificarsi e che nel primo turno se la vedrà con Cilic. Già caduto Dolgopolov, per mano di Gulbis: il lettone nel secondo turno se la vedrà con Raonic, che ha sconfitto Llodra in tre set.

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