Festa grande al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa. Dopo 13 anni, l’Italia ritrova il successo nel prestigioso Trofeo Bonfiglio, grazie a uno strepitoso Jacopo Vasamì. L’edizione numero 65 dell’evento, il quinto torneo under 18 più importante al mondo dopo i quattro Slam, ha visto il pubblico delle grandi occasioni sullo storico Campo Tribuna, per ammirare il trionfo di uno dei più promettenti talenti azzurri. La curiosità per vedere in azione il mancino di Roma era tanta e non è andata delusa. Più di duemila appassionati hanno affollato le tribune per sostenere la rimonta del 17enne e accompagnarlo fino alla conquista del titolo di campione degli Internazionali d’Italia Juniores.
Onore al merito anche al 16enne bulgaro Ivan Ivanov, giocatore solido che ha provato a tenere testa al numero 10 del ranking Itf juniores, prima di alzare bandiera bianca dopo due ore e 14 minuti: 6-7 6-2 6-1, questo lo score di una finale che è già nella storia del tennis italiano giovanile. Il dodicesimo successo tricolore nella storia del torneo maschile è arrivato dopo una sfida equilibrata, giocata con grande intensità dai due interpreti. “Vincere il Bonfiglio è qualcosa di straordinario – ha detto a caldo Vasamì, raggiunto per l’occasione a Milano anche dalla famiglia – perché è un trofeo prestigioso e poi si gioca in Italia. Ci tenevo molto a far bene questa settimana, sentivo la responsabilità di fare qualcosa di importante e sono molto orgoglioso di questo risultato. Mentalmente è stata una partita difficile, che penso di aver vinto con il cuore. Questo successo rappresenta un passo molto importante per me, a livello di consapevolezza e in vista dei prossimi appuntamenti. Ora l’obiettivo – conclude soddisfatto il mancino – è quello di far bene negli Slam juniores e salire il più possibile nel ranking Atp”.
Tanta la gioia anche nel box del giocatore italiano: “Il Bonfiglio era uno dei nostri obiettivi – ha sottolineato coach Fabrizio Zeppieri, che lo allena al Club Nomentano – ma giocare bene e vincere non è mai facile. C’è l’orgoglio di portare a casa un titolo importante, che rappresenta un passaggio fondamentale nella crescita di Jacopo. Dopo aver perso il primo set in quel modo così rocambolesco, è stato bravo a cambiare tattica e, da lì in poi, pur non servendo con le percentuali con cui ci ha abituato, è stato bravo a comandare il gioco, soprattutto con il rovescio”.
La finale femminile, che vedeva di fronte la 16enne californiana (di origini colombiane) Julieta Pareja e l’esplosiva 15enne serba Luna Vujovic si annunciava molto equilibrata, anche se la statunitense, che recentemente ha raggiunto la semifinale nel Wta 250 di Bogotà diventando la prima tennista nata nel 2009 a vincere un incontro nel Tour maggiore (ed è già 317 del ranking mondiale), partiva con i favori del pronostico. Invece il campo ha emesso un verdetto senza appello, con la Vujovic che ha avuto la meglio per 6-3 6-3 in un’ora e 21 minuti. Luna è la prima giocatrice serba a vincere il Trofeo Bonfiglio da quando si gioca il torneo femminile (1963). Grande fan di Jannik Sinner, ma anche di Djokovic e Sharapova, ha dominato il match con un tennis tutto in spinta, grazie a un diritto molto efficace.
Le lacrime di Julieta dopo il match tradiscono la giovane età di queste ragazze e fanno da contraltare ai sorrisi della serba: “Questo successo significa tantissimo per me – ha raccontato la nativa di Herceg Novi, Montenegro – perché è di gran lunga il mio miglior risultato. Ho già giocato una finale J500 in Messico, ma in quel caso non ero riuscita a vincere, invece questa volta ce l’ho fatta e sono davvero felice. Dopo la semifinale sono rimasta concentrata e non ho voluto parlare con nessuno fino a oggi. Ed è servito, perché ho giocato un match solido e senza momenti di distrazione”. Quell’ultimo punto, dei 67 che le sono serviti per conquistare il Bonfiglio, Luna se lo ricorda bene: “Quando ho tirato il colpo che preferisco, il diritto ‘inside-in’, ho sperato che atterrasse dentro le righe e quando ho visto che è andato a segno è stata una grande gioia. Dopo questa vittoria devo comunque rimanere concentrata perché da Milano vado subito a Parigi per il Roland Garros Juniores. Nei prossimi mesi – conclude la campionessa degli Internazionali d’Italia Juniores – spero di riuscire a giocare più tornei Wta e, naturalmente, fare risultati significativi negli Slam Under 18”. Agli Stati Uniti, la consolazione della Coppa delle Nazioni Alberto Bonacossa.
I RISULTATI DELLE FINALI
Tabellone singolare maschile, finale
J. Vasamì (ITA) b. I. Ivanov (BUL) 6-7(8) 6-2 6-1
Tabellone singolare femminile, finale
L. Vujovic (SRB) b. J. Pareja (USA) 6-3 6-3
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