Fed Cup, tutte le convocazioni

fed cup trophy

di Salvatore Greco

World Group

Italia – Francia (Genova, terra rossa, indoor)

Dopo la sconfitta netta subita lo scorso anno a Ostrava in semifinale dalle ceche, l’Italia riparte da Genova e lo fa con lo stesso team di quel week-end in Moravia: Sara Errani, Camila Giorgi, Roberta Vinci, Karin Knapp. Non ci sarà, come previsto, Flavia Pennetta che risparmierà al suo polso le sollecitazioni impreviste di un passaggio su terra rossa decisamente fuori stagione.
Il discorso superficie invece dovrebbe favorire la nostra portabandiera Sara Errani, apparsa incerta in Australia per i noti problemi di preparazione invernale, ma in crescita di condizione e sempre pericolosa sui suoi campi preferiti, anche se indoor. Se non c’è nessun dubbio sul doppio titolare, in caso di necessità affidato alla premiata ditta Errani-Vinci, qualcuno in più c’è sul ruolo di seconda singolarista anche se probabilmente sarà affidato a Camila Giorgi, forse la meno terraiola delle nostre, ma in eccellente stato di forma e reduce da un torneo a Melbourne a un soffio dal potersi definire epico.

Le francesi capitanate da Amelie Mauresmo rispondono con un team intenzionato a onorare il ritorno nel world group nel migliore dei modi e composto da Alizé Cornet, Caroline Garcia, Kristina Mladenovic e Pauline Parmentier con le numero 1 e 2 di Francia quasi certe di giocare i singolari. Affidandosi ai numeri tuttavia, non sono grandi le sicurezze concesse dalla Cornet che ha perso undici dei quattordici singolari giocati in Fed Cup di cui l’ultimo nel play-off contro gli Stati Uniti, sconfitta per mano di Madison Keys. Ha inoltre perso tre volte su tre i suoi incontri in nazionale giocati su terra rossa.
La Garcia invece, che l’anno scorso ha raggiunto i quarti di finale al torneo mandatory di Madrid e ha conquistato il suo primo e finora unico titolo WTA a Bogotà, con la terra battuta dimostra una confidenza che potrebbe essere preziosa per i destini bleus.
Per il doppio la coppia più plausibile con le giocatrici convocate sarà Cornet-Mladenovic, decisivo per la conquista del primo turno nel World Group II del 2014 contro la Svizzera.

Canada – Repubblica Ceca (Quebec City, hard, indoor)

Piccolo giallo per la federazione di casa che ha diramato una rosa di soli tre nomi promettendo di comunicare il quarto entro qualche giorno. Le tenniste confermate per ora sono Sharon Fichman, Gabriela Dabrowski e la giovanissima Françoise Abanda, classe 1997 di brillanti speranze. Silenzio assordante quello del vuoto lasciato dalla beniamina del Quebec, Eugenie Bouchard, che secondo i più ottimisti semplicemente non avrebbe ancora confermato mentre sono sempre più le voci –non ufficiali- su twitter che parlano di una Bouchard non convocata affatto, evidentemente per una scelta della giocatrice e del suo team visto che la federtennis canadese aveva preparato tutta la comunicazione ufficiale con il volto di Genie in primissimo piano e perché le labili possibilità del Canada di uscire vittorioso da questa sfida passerebbero prevalentemente per le sue mani.

Bouchard o meno, la Repubblica Ceca da par suo arriva in Canada senza le stelle di primo piano: Kvitova e Safarova hanno rinunciato al primo turno per evitare un viaggio faticoso che in questo periodo della stagione potrebbe compromettere le energie in attesa dei tornei in medio oriente e poi di dover tornare oltreoceano a marzo per i due appuntamenti sul cemento americano, senza contare che Lucie è ancora impegnata in Australia dove lotterà a giorni per un insperato titolo in doppio in coppia con Bethanie Mattek-Sands. In ogni caso non è certo indifesa la nazionale ceca che dimostra ancora una volta al mondo come la capacità di programmazione di una federazione eccellente renda i ricambi generazionali poco più di una formalità. A difendere il titolo contro le canadesi ci saranno Karolina Pliskova, Tereza Smitkova, Denisa Allertova e Lucie Hradecka. La Pliskova non ha quasi più bisogno di presentazioni dopo la finale ottenuta a Sidney e il buon torneo disputato a Melbourne mentre desterà più interesse la presenza delle giovani Smitkova (eliminata a Melbourne al primo turno da Camila Giorgi)e Allertova, mentre la Hradecka –esperta doppista- anche in assenza della sua naturale compagna Hlavackova potrebbe scendere in campo assieme alla Pliskova nel caso in cui il doppio si renda necessario.

Polonia – Russia (Cracovia, carpet, indoor)

La Polonia ha preparato la sfida di casa puntando molto sul fattore campo con la consapevolezza di non poter opporre una resistenza tecnica davvero di livello alla corazzata russa. Le ragazze polacche impegnate saranno infatti Agnieszka Radwańska, Urszula Radwańska, Alicja Rosolska e Klaudia Jans-Ignacik. Lasciate quindi alle proprie carriere da singolariste Paula Kania e Katarzyna Piter, la Polonia si affida alle sorelle Radwańska sperando in una Agnieszka più combattiva e meno remissiva di quella vista a Melbourne sciogliersi come burro al sole al cospetto di Venus Williams. Urszula, seconda singolarista, ha iniziato bene la stagione con i quarti di finale conquistati a Auckland partendo dalle qualificazioni anche se a Melbourne ha perso al primo turno dalla giovane slovacca Anna Schmiedlova. Rosolska e Ignacik, ottime giocatrici di doppio, potrebbero essere preziosissime in caso di turno decisivo visto il depotenziato doppio avversario.

La Russia infatti si presenta sì con Maria Sharapova prima singolarista, dichiaratamente a caccia di gettoni per le Olimpiadi, ma priva di Vesnina e Makarova, mancanza tecnica di spessore, soprattutto pensando alla Makarova ancora in gara a Melbourne e che si giocherà un posto in finale proprio contro Maria Sharapova. Questa scelta, già nota da tempo, è stata fatta per dare respiro alle due titolari in vista di un incontro ritenuto “facile” e per il quale la sola Sharapova sembra poter garantire due punti sicuri. Assieme a lei ci saranno invece Anastasja Pavljucenkova e Svetlana Kuznecova –anch’esse in cerca di presenze per l’impegno olimpico- e come quarta giocatrice la giovanissima Vitalija Diatcenko.

Germania – Australia (Stoccarda, hard, indoor)

Le vicecampionesse in carica della Fed Cup attendono le australiane con la stessa formazione uscita sconfitta in finale a Praga: Kerber, Petkovic, Lisicki e Goerges. Ma se i nomi sono uguali, non lo è per niente il tenore della squadra. Angelique Kerber è uscita al primo turno degli Australian Open perdendo dalla rumena Begu, mentre la Petkovic sta passando un momento da incubo con tre sconfitte consecutive al primo turno nelle tre uscite australiane, slam compreso, dopo l’egregio finale della scorsa stagione. Non rassicurano nemmeno i risultati di Sabine Lisicki che, come la Petkovic, ha ottenuto tre sconfitte su tre incontri ufficiali quest’anno. Dalla parte di Sabine però c’è la consapevolezza del servizio che, a maggior ragione indoor, potrebbe toglierle le castagne dal fuoco in caso di emergenza. Resta Julia Goerges, incredibilmente quella che si è spinta più in avanti a Melbourne e fermata solo agli ottavi da Ekaterina Makarova. Di solito la Rittner la utilizza solo in doppio, ma vista la situazione attuale non si sa mai.

L’Australia arriva con il classico duo Stosur-Dellacqua a condurre la spedizione europea per vendicare la bruciante sconfitta in casa nella semifinale dello scorso anno. Assieme a loro Gajdosova e Rogowska, quest’ultima utilizzabile come secondo di Casey Dellacqua in un eventuale doppio. L’Australia cercherà di giocarsi le sue carte sperando in una Stosur ispirata e rilassata dal trovarsi a migliaia di chilometri da casa e capace di esprimere al meglio il suo gioco potente sul rapido indoor di Stoccarda. Senza tacere il fatto che le condizioni nebulose delle avversarie sono un indizio positivo per le ragazze aussie.

Paesi Bassi – Slovacchia (Apeldoorn, terra rossa, indoor)

La squadra orange con Bertens, Hogenkamp, Rus e Krajicek proverà a fronteggiare le slovacche facendole giocare sulla terra, superficie meno congeniale alle slave che rinunciano alla veterana Hantuchova e si affidano alla Cibulkova tornata su buoni livelli di tennis oltre che a Rybarikova, Schmiedlova –quest’ultima protagonista di un buon inizio di stagione- e Kristina Kucova.

Romania – Spagna (Galati, hard, indoor)

Sfida che, visto l’attuale momento tennistico delle due nazioni, meriterebbe tranquillamente il World Group con la Romania che mette in campo assieme a Simona Halep anche Begu e Niculescu –protagoniste di un Australian Open più che dignitoso- oltre alla riserva e la Spagna che risponde con la Muguruza, “neoacquisto”, accompagnata da Silvia Soler-Espinosa, Laura Arruabarena e Anabel Medina Garrigues. Assente per infortunio Carla Suarez Navarro che, anche se non del tutto a suo agio quando si tratta di giocare indoor, avrebbe comunque comportato un innalzamento di livello della squadra spagnola sia in singolo che nel collaudato doppio proprio con Muguruza.

Svezia – Svizzera (Helsingborg, hard, indoor)

Larsson, Peterson, Celik e Arvidsson proveranno a scombinare i piani delle ospiti elvetiche, ma la squadra svedese sembra davvero troppo debole per affrontare le svizzere che arrivano con Belinda Bencic da numero 1 seguita dalla rinata Timea Bacsinszky e le classi ’92 Knoll e Golubic a chiudere il quadro di una sfida probabilmente senza storia.

Argentina – USA (Buenos Aires, terra rossa, outdoor)

Se ha stupito i più attenti la partecipazione di Benoit Paire a un torneo Futures la scorsa settimana, ancora più strano sarà vedere le sorelle Williams difendere le sorti a stelle e strisce nel primo turno di World Group II di Fed Cup contro l’Argentina a Buenos Aires. La corazzata USTA, retrocessa lo scorso anno dopo le sconfitte contro Italia e Francia, riparte proprio da Buenos Aires per tornare a posti che più le competono per tradizione e qualità e lo fa schierando Serena e Venus Williams davanti a Madison Keys e Varvara Lepchenko. Le sorelle Williams tornano assieme in Fed Cup come non succedeva dall’aprile del 2013 quando a Delray Beach giocarono i play-off contro la Svezia per evitare la retrocessione. Tanta presenza patriottica non c’è stata nel 2014 quando una squadra lasciata in mano a Madison Keys e alla declinante stella di Sloane Stephens ha perso i play-off contro le francesi. Assieme alle Williams proprio la Keys, in grande momento di forma, e Varvara Lepchenko che sulla terra può sempre dire la sua in caso di necessità. Di fronte a loro il team argentino può contare, e relativamente, sulla sola Paola Ormaechea accompagnata, per l’occasione, da Maria Irigoyen, Tatiana Bua e l’interessante giovane Nadia Podoroska.

 

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