Il punto sul tennis femminile azzurro: quali ragazze in rampa di lancio?

Veniamo da un ciclo di risultati incredibili che hanno fatto la storia del tennis italiano al femminile e non solo. È tutto sommato plausibile che si arrivi ad un momento di cambio generazionale complicato. Sarà difficile eguagliare quanto abbiamo fatto in questi anni, ma il settore sta comunque crescendo, stiamo lavorando tanto; le ragazze stanno lavorando sodo, la Federazione sta investendo moltissimo…” aveva dichiarato Tathiana Garbin, neo capitana di Fed Cup, in un’intervista esclusiva rilasciata a SpazioTennis.com nel giugno 2017.
È un momento delicato quello che sta attraversando il tennis azzurro femminile: tante promesse, tante giovani che si stanno facendo strada nel tennis professionistico, alti e bassi, risultati a momenti convincenti, a momenti deludenti. È un periodo particolare, un passaggio inevitabile tra quello che è stato e quello che sarà.
La strada è giusta ma non è breve, bisogna avere un po’ di pazienza” ha sottolineato più volte l’ex giocatrice azzurra top-25 WTA.
Si parla spesso di Paolini, Trevisan, Rosatello, Brescia e di tutte le altre ragazze che si stanno affacciando nel panorama nazionale ed internazionale. Alcune volte i commenti sono molto positivi; altre volte, purtroppo, ci si lascia andare a critiche poco piacevoli e poco costruttive nei confronti di ragazze giovani che dedicano, fin da piccole, la loro vita al tennis e che stanno provando a costruirsi un futuro in un mondo particolare che le sottopone quotidianamente al confronto e al giudizio altrui.
Dietro a tenniste del calibro di Vinci, Schiavone e Giorgi, la classifica WTA vede intorno alla 130esima posizione Jasmine Paolini, giovane promessa azzurra classe 1996.
Dopo un inizio di stagione molto complicato per lei, caratterizzato da tanti primi turni e scarsa fiducia, a partire dal mese di marzo sono iniziate ad arrivare le prime soddisfazioni, frutto del duro lavoro e della costanza in allenamento: una semifinale in uno dei tornei 25mila di Santa Margherita di Pula, le prime apparizioni con la maglia azzurra contro la Slovacchia a Forlí e contro il Taipei a Barletta, la conquista all’inizio di giugno del primo 100mila dollari della carriera nel torneo ITF di Marsiglia, successo che le ha permesso di entrare per la prima volta nelle top 130 del ranking e che le ha restituito grande convinzione e consapevolezza dei propri mezzi.
Nel mese di agosto, è riuscita ad imporsi nel 25mila di Woking (Great Britain) e a giocare le qualificazioni degli Us Open dove, in seguito alla vittoria al primo turno per 6-3 6-3 contro la rumena Cadantu, è stata estromessa al secondo turno dalla giapponese Kato per 6-4 6-0.
Percorso stagionale molto simile quello dell’altra promessa italiana, Martina Trevisan, classe 1993 e più indietro di circa 10 posizioni nel ranking WTA rispetto alla sua amica e compagna di squadra Jasmine Paolini.
Tante uscite ai primi turni all’inizio del 2017, la prima ed emozionante vittoria in azzurro a Barletta contro il Taipei nel mese di aprile, l’uscita prematura nelle quali degli Internazionali BNL d’Italia per poi arrivare alle prime importanti vittorie all’inizio dell’estate: finale nel 25mila di Grado e vittoria nel 25mila di Varsavia.
Nel mese di agosto, vittoria al primo turno nel 100mila di Vancouver e sconfitta anche per lei al secondo turno delle quali a Flushing Meadows contro la tedesca Kerkhove per 6-0 6-4, dopo aver estromesso al primo turno la ceca Krejsova per 3-6 6-2 6-2.
Per Georgia Brescia, classe 1996 e collocata intorno alla 200esima posizione nel ranking WTA, il discorso rimane molto simile.
Alti e bassi come per tutte le altre italiane, con qualche impennata nel mese di marzo grazie alla semifinale nel 15mila di Solarino e nel mese di aprile grazie al successo in uno dei 25mila di Santa Margherita di Pula.
Il suo secondo titolo stagionale è arrivato nel mese di giugno nel 25mila di Lenzerheide (Svizzera) e, nel mese di agosto, è stata in grado di disputare un gran bel torneo a New York dove è riuscita ad arrivare al turno decisivo delle quali per poi uscire sconfitta contro la ceca Martincova per 7-5 6-4.
Adesso la cosa che devo esigere da Georgia è la costanza, continuare a giocare a questi livelli, per cui c’è ancora tanto da lavorare; rispetteremo comunque la programmazione già in essere, senza farci condizionare dal bel risultato ottenuto qui a New York, manteniamo i piedi per terra!“, ha sottolineato il suo coach Gonzalo Vitale in una delle interviste rilasciate dopo l’uscita di Georgia al terzo turno delle quali disputate a Flushing Meadows.
E’ stato un 2017 molto particolare, invece, per un’altra azzurra in grande crescita: Camilla Rosatello, classe 1995 e collocata intorno alla 240esima posizione nel ranking WTA.
Da gennaio ad oggi, una serie positiva di successi le ha permesso di scalare la classifica mondiale partendo dal numero 343.
Primi turni all’inizio del 2017, finale nel 15mila di Amiens (Francia) nel mese di marzo, prima maglia azzurra a Barletta contro il Taipei nel mese di aprile, semifinale nel mese di maggio nel 25mila di Caserta, finale in un 25mila in Francia nel mese di giugno e poi l’exploit alla fine di luglio nel torneo 80mila dollari di Praga.
A Praga, partita dalle qualificazioni, è riuscita a vincere 6 match consecutivi per poi arrendersi solo in semifinale; si è trattato di un risultato importantissimo che le ha permesso di compiere un bel salto in classifica, ben 39 posizioni scalate, e che le ha regalato le qualificazioni agli Us Open, obiettivo stagionale dell’atleta del Vehementia Tennis Team.
Sono molto contenta perché sono riuscita ad esprimermi bene; sto portando avanti il lavoro che abbiamo deciso di svolgere in sinergia con tutto il mio team che voglio veramente ringraziare per tutti i risultati che sto ottenendo“, ha confessato Camilla dopo l’ottimo torneo disputato nella capitale ceca.
Alle belle parole della Rosatello, si sono aggiunte quelle del suo attuale coach Duccio CastellanoUn anno e mezzo fa abbiamo iniziato questo percorso insieme, basato soprattutto sull’aspetto mentale, perché lei gioca molto bene a tennis, ha un talento naturale. Le abbiamo cambiato un po’ il sistema di programmazione, oltre che l’allenamento. Oggi Camilla lavora per obiettivi. È in crescita costante, sia dal punto di vista mentale sia, di conseguenza, del gioco e dei risultati. I presupposti perché faccia bene ci sono tutti. Certo da adesso in poi sarà sempre più dura, perché più si sale di classifica e più si fa difficile crescere ancora con i coefficienti. Il prossimo obiettivo è partecipare all’Australian Open e farlo stando in una posizione con l’uno davanti. Sono abbastanza fiducioso che scenderà sotto il numero 200 “.
A Flushing Meadows, infatti, Camilla ha evidenziato i grandi progressi fatti negli ultimi mesi grazie all’ottimo lavoro svolto con tutto il suo team ed è uscita al secondo turno delle quali contro l’americana Lao per 6-3 6-1, dopo aver portato a casa la prima partita contro la testa di serie numero 7, la bielorussa Sabalenka per 5-7 6-4 6-3.
Paolini, Trevisan, Brescia e Rosatello sono solo alcune delle tante ragazze su cui la Federazione ha deciso di investire negli ultimi tempi.
Mancano all’appello Pieri, Ferrando, Chiesa, Rubini, Matteucci e tante altre atlete che, ogni ogni, si allenano con costanza e passione, con l’obiettivo di incidere il proprio nome nella storia del tennis italiano e non solo.
Il talento e i grandi sacrifici non mancano, sicuramente c’e da lavorare e non poco, le lacune da colmare sono tante, ma bisogna dare a queste ragazze un altro pò di tempo e, soprattutto, tanta fiducia.
La nostra è una Nazionale che ci crede molto, che vuole andare avanti e che sta facendo il possibile per tornare in auge, però anche in questo caso ci vuole un pochino di pazienza!“, queste le parole con cui Tathiana Garbin ha concluso l’intervista citata sopra e con cui vuole spingere tutti gli appassionati a non arrivare a conclusioni e a giudizi affrettati, ma a lasciare a queste promesse il tempo per sbocciare e per diventare l’Italia del domani.

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