Lorenzo Musetti ha fatto sognare l’Italia intera per due set, poi il riacutizzarsi di un problema muscolare un Carlos Alcaraz salito di colpi rispetto alla prima fase del match mettono fine al suo splendido cammino al Roland Garros. Lo Slam francese termina in semifinale per il carrarino, che vince il parziale d’apertura per 6-4 e recupera due volte un break di svantaggio nel secondo set prima di perderlo al fotofinish per 7-6(2). Già dai primi games della terza frazione tornano i fastidi muscolari e la sfida di fatto finisce qui, con un parziale di otto games a zero in favore di Alcaraz che portano Musetti ad alzare bandiera bianca e incamminarsi verso la rete per stringere la mano all’avversario sullo 0-2 al quarto.
Il prossimo n°6 del ranking ATP, nonostante un breve intervento del fisioterapista, non riesce più ad essere competitivo e per scongiurare ulteriori problemi, decide di incamminarsi verso la rete e stringere la mano al suo avversario. “Sono sinceramente triste e deluso per come è finita – ha raccontato Musetti in conferenza stampa -. All’inizio del terzo, quando stavo servendo, ho iniziato a perdere un po’ di forza sulla gamba sinistra, e la situazione stava decisamente peggiorando sempre di più, quindi ho deciso di fermarmi. Penso sia stata la decisione giusta da prendere, anche se non era quello che volevo. Domani farò degli esami e ovviamente vedrò e valuterò la situazione”.
Un epilogo sfortunato per un Musetti sceso in campo con la giusta attitudine e soprattutto con un piano tattico ben studiato che ha messo in difficoltà Alcaraz per circa due ore. “Oggi onestamente ho sentito di aver fatto un passo avanti rispetto al mio livello e credo che sia stata la mia migliore prestazione tra le tre partite che abbiamo giocato contro. Lui è in gran forma, merita di andare in finale”, ha analizzato l’allievo di Simone Tartarini. “Ovviamente lo sapevo già prima di scendere in campo che avrei dovuto giocare probabilmente la migliore partita della mia carriera. Mantenere un livello così alto contro un avversario del genere per tante ore rappresenta senz’altro una delle sfide più dure per un tennista. Sotto il piano fisico è molto difficile, a maggior ragione con il rovescio a una mano non è facile gestire giocatori come Carlos o Jannik”, ha ammesso l’azzurro.
Sarà ora importante l’esito degli esami da svolgere nei prossimi giorni, con alle porte la stagione sull’erba dopo due mesi ricchi di soddisfazioni ma anche durissimi sotto il piano fisico per Musetti. Lorenzo aveva già deciso di saltare il torneo di Stoccarda dopo il suo ottimo percorso a Parigi, con l’intenzione di tornare al Queen’s, dove difende la finale della passata stagione: “Al momento è troppo presto per pensare troppo in là. Ovviamente, nel programma il prossimo torneo è il Queen’s e poi, ovviamente, Wimbledon, ma valuteremo domani in base ai risultati degli esami e prenderemo una decisione su cosa faremo in seguito”.