Tra qualificati, sorprese e wild card, sono nove i giocatori che faranno la loro prima apparizione nel tabellone principale di uno Slam
Tutto pronto per la 138ª edizione di Wimbledon. I Championships segneranno il giro di boa della stagione 2025 che, terminato il torneo londinese, proseguirà tornando fuori dall’Europa per lo swing su cemento. Nel bel mezzo del ricambio generazionale e dell’inizio dell’era Sinner-Alcaraz, nove tennisti si approcceranno per la prima volta al main draw di uno Slam.
Ecco chi sono:
Raphael Collignon (n.87 Atp) – avversario al 1T di Marin Cilic
Nato il 13 gennaio del 2002 a Rochester (Stati Uniti), ma in campo sotto bandiera belga, si è guadagnato il tabellone principale grazie al ranking Atp, nonostante non scenda in campo da quasi due mesi. L’ultimo match risale al primo turno dell’Atp 500 di Amburgo (19 maggio), dove si ritirò dopo 11 game contro Brandon Nakashima. Buon servizio e discreti fondamentali, messi in mostra sulla terra veloce di Marrakech, dove ha conquistato la sua unica vittoria nel circuito maggiore contro Fabio Fognini. Vanta quattro tornei a livello Challenger, tutti messi in bacheca negli ultimi 12 mesi. Nel 2025 si è imposto sulla terra di Monza e sul duro di Pau. Su cemento è stato sconfitto da Borna Coric in finale a Lugano e sempre sul rapido ha raggiunto gli altri due successi Challenger (Lione 2024, Luedenscheid 2024). Giocherà la sua prima partita in carriera su erba contro Marin Cilic, avversario sulla carta durissimo ed ex finalista a Wimbledon (2017).
Chris Rodesch (n.163 Atp) – avversario al 1T di Cristian Garin
Nato il 18 luglio del 2021 a Lussemburgo, alto 1.98m e dotato di un servizio carico e di un rovescio solido. Utilizza il dritto spesso in uscita dal servizio per accorciare lo scambio. Si trova attualmente nel suo best ranking Atp e si è ritagliato un ruolo da protagonista assoluto nel tabellone delle qualificazioni. Fautore dell’eliminazione di Matteo Gigante al primo turno, ha dominato al secondo turno l’estone Lajal raggiungendo la prima testa di serie Marton Fucsovics (n.103 Atp) al match decisivo. Terzo upset in tre partite e fa fuori anche l’ungherese senza particolari difficoltà. Percentuale di prime in campo mantenuta sempre sul 70%, con una resa media sempre del 70%. In carriera, escluse le qualificazioni, ha giocato una sola partita su erba (6-1 6-4 da Trotter a Ilkley 2025), ma a Londra le sensazioni sembrano buone e la sfida con il lucky loser Cristian Garin al primo turno non è improponibile.
August Holmgren (n.195 Atp) – avversario al 1T di Quentin Halys
Esordio Slam all’età di 27 anni. Nato il 22 aprile del 1998 a Espergaerde (Danimarca), ha raggiunto il suo best ranking di n.163 del mondo nell’agosto del 2024. Alto 1.88m, destrimano e dotato di un ormai raro rovescio a una mano. Risalito in classifica nella passata stagione con due tornei Challenger vinti su cemento (Pozoblanco, Porto). Le superfici veloci sono il suo habitat naturale, ma su erba ha giocato le prime partite in carriera in questa stagione. Sconfitto all’esordio da Blanchet nel Challenger di Nottingham, si è lanciato in main draw a Wimbledon con tre successi in rimonta nelle qualificazioni. Primo turno con Hussey, secondo con Kukushkin e una battaglia di cinque set con Watanuki finita al match tie-break. All’esordio Slam avrà un cliente scomodissimo come Quentin Halys, che partirà ampiamente favorito nel pronostico.
Johannus Monday (n.236 Atp) – avversario al 1T di Tommy Paul
Nato il 22 gennaio del 2002 a Hull (Gran Bretagna) e dotato di un servizio mancino piuttosto insidioso. Alto 1.98m e abituato a giocare scambi molto brevi, sempre aggrappato alla sua curva mancina. In tabellone principale grazie a una wild card, ha già giocato, tra qualificazioni e main draw, otto partite su erba con un record di quattro vittorie e quattro sconfitte. Buono il percorso nel Challenger di Ilkley, dove ha messo insieme tre successi in fila (2 in qualificazioni, 1 in tabellone) su Matusevich, Gray e Atmane. Bella vittoria su O’Connell al primo turno delle qualificazioni dell’Atp 250 di Eastbourne, si è poi fermato con Duckworth nel match decisivo per il main draw. Il sorteggio ai Championships non è stato benevolo. L’esordio Slam con Tommy Paul sarà sicuramente un’occasione per fare esperienza alla prima nel circuito maggiore.
Beibit Zhukayev (n.251 Atp) – avversario al 1T di Flavio Cobolli
Nato il 12 ottobre del 2000 ad Aktau (Kazakistan), fa del suo pane il cemento, praticamente l’unica superficie su cui ha giocato in carriera. Alto 1.98 e tennis tutto d’anticipo per cercare di accorciare il più possibile lo scambio. Dritto non esteticamente spettacolare, ma in grado di aprire buoni angoli. Rovescio piatto e spesso in grado di buttare fuori dal campo gli avversari. Vanta un torneo Challenger (Charlottesville 2023) e cinque vittorie Atp (due in Coppa Davis) di cui una nel Masters 1000 di Shanghai 2023 su Napolitano. Gli altri sorrisi nel circuito maggiore sono arrivati nel torneo di casa ad Almaty, dove nel 2024 si è spinto fino ai quarti di finale eliminando Hassan e Machac. Ottimo il percorso nel tabellone delle qualificazioni a Wimbledon con una grande prestazione contro Yannick Hanfmann e le vittorie su Vitaliy Sachko e Luka Pavlovic. Sarà avversario al primo turno di Flavio Cobolli. Il romano non è a suo agio sull’erba, ma ha dimostrato un discreto adattamento al rapido nelle ultime settimane. Potrebbe profilarsi una sfida più ostica del previsto per la 22ª testa di serie del seeding londinese.
Oliver Crawford (n.252 Atp) – avversario al 1T di Mattia Bellucci
Nato il 30 aprile del 1999 a Spartanburg (Usa), ma in campo con bandiera della Gran Bretagna, è stato omaggiato di una wild card per il tabellone principale. Ha toccato il suo best ranking nel gennaio del 2024 (n.190) in seguito a due finali Challenger raggiunte, e perse, nel finale di 2023 (Charleston, Curitiba). Alto 1.80m, si adatta bene a tutte le superfici e ha ottenuto discreti risultati anche su terra battuta. All’esordio stagionale su erba si è spinto fino ai quarti di finale nel Challenger di Ilkley con due successi di spessore su Holt e Brooksby. Alla prima uscita in uno Slam se la vedrà con Mattia Bellucci, che ha dato qualche segno di risveglio nell’Atp 250 di Eastbourne, ritrovando una vittoria che mancava da aprile. Il tennista lombardo partirà favorito nel primo turno di un torneo che lo scorso anno lo ha visto protagonista di una battaglia di cinque set persa contro Ben Shelton.
Jack Pinnington Jones (n.282 Atp) – avversario al 1T di Tomas Martin Etcheverry
Nato il 30 marzo del 2003 a Kingston Upon Thames (Gran Bretagna) e in main draw grazie a una wild card concessa dagli organizzatori. Tennista in grande ascesa e dotato di un gioco molto pulito con un servizio ancora da limare e affinare. Si trova attualmente nel suo best ranking (n.282) e ha sfiorato il primo successo Atp all’esordio nel circuito maggiore a Eastbourne contro Nuno Borges (4-6 6-3 6-3). Si era trovato sopra di un set e di un break contro il portoghese per poi sciogliersi a pochi passi da quello che sarebbe stato il trionfo più grande della sua giovane carriera. Nessuna partita giocata su terra, tra Challenger e Atp, ma stanno iniziando ad arrivare i primi ottimi risultati sia su erba che su cemento. Qualche settimana fa ad Ilkley ha perso in finale da Schoolkate dopo aver eliminato giocatori del calibro di Mochizuki, Landaluce e Billy Harris. Su cemento vanta una semifinale Challenger nel 2024 a Tiburon, ma le carte in regola per scalare la classifica ci sono tutte. Al primo turno incontrerà il terraiolo Tomas Martin Etcheverry. Difficile immaginare un upset, ma l’argentino e l’erba non vanno particolarmente d’accordo e Pinnington Jones potrebbe fornire una bella sfida al sudamericano, magari portandosi a casa un set.
Leandro Riedi (n.506 Atp) e Oliver Tarvet (n.719 Atp) – avversari al 1T
Entrambi in tabellone principale attraverso le qualificazioni, il 23enne svizzero e il 21enne britannico si affronteranno incredibilmente al primo turno ai Championships.
L’esperienza è, sulla carta, tutta dalla parte di Riedi, 11 partite Atp (3W-8L) e dieci finali Challenger con quattro vittorie (Helsinki 2022, Andria 2022, Oeiras 2024, Ottignes-Louvain 2024), che ha raggiunto il suo best ranking di n.117 del mondo nell’agosto del 2024. Proprio nello scorso agosto è arrivato il ritiro per un dolore al ginocchio destro nelle qualificazioni allo Us Open contro Kym. Un problema articolare che lo ha costretto ad un’operazione e a un calvario durato quasi nove mesi. Tornato in campo a maggio nel Challenger di Oeiras, l’elvetico ha iniziato la sua lenta risalita nel ranking centrando i quarti di finale nel Challenger di Ilkley.
Un buon tabellone di qualificazione a Wimbledon (Sun, Gomez, Stewart) ha permesso al classe 2002 svizzero di volare in main draw e di scendere in campo da favorito nel confronto con Tarvet. Nato il 29 ottobre 2003 a St. Albans (Gran Bretagna), da qualche anno ha scelto di trasferirsi alla University of San Diego per studiare Comunicazione con specializzazione in Marketing, e praticare il tennis nel team dei Toreros, una delle squadre più forti nel circuito NCAA. Dopo una manciata di tornei professionistici giocati, arriva l’exploit nelle qualificazioni dello Slam di casa. Due vittorie con top 200 (Blockx e Atmane) e una sul n.210 Atp Galarneau. È il giocatore dal ranking più basso del main draw e tenterà il quarto upset consecutivo contro il più navigato Riedi.
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