Djokovic saluta Nikola Pilić: “Il mio padre tennistico, grazie per aver creduto in me”

Redazione
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Novak Djokovic e Nikola Pilic - Profilo Instagram Djokovic

Un post lungo, personale, carico di emozione. Così Novak Djokovic ha scelto di salutare pubblicamente Nikola Pilić, scomparso all’età di 86 anni. L’ex campione jugoslavo, tra i protagonisti del tennis mondiale tra gli anni ’60 e ’70, è stato una figura chiave per lo sviluppo sportivo e umano del fuoriclasse serbo, che lo ha definito senza esitazione “il mio padre tennistico”.

“Ho ricevuto la triste notizia mentre ero in campo, al termine dell’allenamento”, scrive Djokovic. “Un senso di vuoto e di tristezza mi ha pervaso. Spero che tu abbia sentito quanto sei stato importante nella mia carriera e nella mia vita. Il tuo impatto sul mio sviluppo come uomo e come tennista resterà indelebile”.

Djokovic ricorda con profonda gratitudine l’accoglienza ricevuta nell’Accademia fondata da Pilić, dove ha potuto formarsi e crescere nei difficili anni dell’adolescenza: “Ti sarò eternamente grato, a te e a tua moglie Mija, per avermi accolto come un figlio quando avevo 12 anni. I miei genitori e i miei fratelli ti hanno sempre considerato parte della famiglia”.

Il post è anche un tributo all’umanità di Pilić, capace di tendere la mano in uno dei momenti più drammatici per la Serbia e per la famiglia Djokovic: “Quando quasi tutti ci avevano voltato le spalle e il nostro Paese era sotto le bombe, tu e Mija ci avete dato il vostro sostegno e fatto tutto il possibile affinché io e i miei fratelli potessimo continuare a inseguire il nostro sogno, a praticare lo sport che amiamo”.

Djokovic prosegue ricordando attimi condivisi, emozioni che riaffiorano con forza e che resteranno scolpite nella sua memoria: “Grazie per ogni singolo momento che oggi ho rivissuto nella mente e che resterà inciso nel mio ricordo finché vivrò. Nonostante il dolore, la tua immagine e i ricordi dei momenti insieme mi riempiono il cuore di gioia e gratitudine”.

Infine, un omaggio al lascito sportivo e umano di Pilić: “La tua eredità vivrà a lungo, e le generazioni future guarderanno a te con ammirazione. I tuoi successi come giocatore, allenatore e selezionatore sono scritti a lettere d’oro nella storia del tennis dei Balcani e del mondo. Ma per me, la cosa più importante è poterti chiamare con orgoglio ‘Sjor Niko, mio padre tennistico’. Riposa in pace”.

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