Segnali di ripresa da parte di Daniil Medvedev, che ha debuttato nell’ATP 500 di Pechino 2025 con un comodo successo ai danni di Cameron Norrie. Il tennista russo sta vivendo una delle stagioni più difficili della sua carriera, ma dopo lo US Open è apparso più intenzionato che mai a voltare pagina. Dopo l’addio al suo storico coach, Gilles Cervara, ha deciso di affidarsi a Thomas Johansson e Rohan Goetzke. E anche se ci vorrà del tempo per vedere dei risultati, Medvedev è apparso consapevole della situazione.
Intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria per 6-3 6-4 con cui ha inaugurato il torneo cinese, Daniil ha dichiarato: “È difficile fare un paragone con la partita giocata contro Norrie al Roland Garros, innanzitutto perché è una superficie diverse. Cameron è un grande giocatore, tanto che in passato è stato in top 10, ma io penso di aver giocato bene. In alcuni momenti avrei potuto far meglio, ma sono contento del mio livello generale“.
Tra consapevolezza e fiducia
“Sono ancora molto lontano dal ritrovare il mio tennis. Sicuramente ho giocato meglio rispetto ad Hangzhou, ma è un processo graduale. Spero di fare ancora meglio nel prossimo match – ha spiegato – Non penso ai risultati ottenuti negli scorsi anni qui a Pechino perché sono in una posizione diversa. Prima perdevo solo contro Sinner e Alcaraz, mentre adesso sarebbe già un traguardo arrivare a sfidarli. Il nuovo team? Finora è stato fantastico e divertente lavorare con loro. Ma siamo solo all’inizio“.
Il prossimo avversario del russo sarà Alejandro Davidovich Fokina: “Mi piace giocare contro di lui: è molto forte e sta giocando alla grande. Non ci sono dubbi che sia in gran forma – sicuramente più di me -, ma cercherò di batterlo“. Non è poi mancato un aneddoto relativo al suo tennis: “Quando mi sono allenato per una settimana a Montecarlo, senza stress né tornei all’orizzonte, sono riuscito a produrre un livello di tennis eccezionale. Ho quindi avuto la conferma di averlo ancora; devo solo metterlo in pratica“.
A Medvedev è stato quindi chiesto del suo rapporto con i tifosi cinesi: “Sono fantastici e sento che mi adorano, cosa che non accade in tutto il mondo. Anch’io li amo e adoro tornare in Cina. I regali? Di solito non li accetto, lo dico in modo gentile. Però ad esempio al player party ho vinto cinque giocattoli e li porterò alle mie figlie“.
La domanda da un milione di dollari: perché un 2025 così negativo?
Infine, il tennista russo ha provato a spiegare il motivo alla base di questa sua stagione così deludente: “Non ho la risposta esatta. Potrebbe essere stato per la nascita della mia seconda figlia o magari per il mio rapporto con Gilles. O ancora sono cresciuto e ho iniziato a pensare di più rispetto a quando ero più giovane. Ma potrebbe essere anche semplice sfortuna. Non lo posso dire con certezza.
Secondo qualcuno è dovuto all’allargamento della mia famiglia? Nessun problema. Se gioco peggio a tennis perché ho una seconda figlia non mi interessa, sono felice così. Ovviamente sono preoccupato, ma sto cercando di trovare un modo per dimostrare di essere ancora capace di fare grandi cose“.
Poi la chiosa finale sul suo comportamento spesso sopra le righe: “Ammetto che un po’ esagero e a volte mi comporto in modo un po’ folle in campo. Ma quando sono in Francia o a Montecarlo tanti principianti vengono da me e mi dicono ‘Guarda, io sono come te. Sono calmo nella vita, in viaggio, ma anche quando litigo con mia moglie. Poi però vado a giocare a tennis e divento matto’. Il tennis può farti impazzire“.