La Repubblica Ceca sforna un altro talento: chi è Maxim Mrva, lo sparring alle Atp Finals di Torino

Edoardo Viglione
3 Min Read
Maxim Mrva, Foto CTK

La Repubblica Ceca continua a sfornare talenti. Tra i nomi più promettenti spicca quello di Maxim Mrva, classe 2007 di Prostejov (proprio come il connazionale Mensik). Un ragazzo dal sorriso timido, ma dal braccio pesante, che in questa stagione ha cominciato a farsi conoscere anche tra i grandi: a soli diciassette anni ha infatti raggiunto la sua prima finale Challenger a Hersonissos, in Grecia, dove si è arreso soltanto al britannico Harry Wendelken.

A livello juniores ha raggiunto due risultati davvero degni di nota: il primo nel 2021 quando vinse il prestigioso torneo “Les Petits As” di Tarbes, riservato ai migliori Under 16 del mondo, battendo in finale l’italiano Federico Cinà. L’altro, invece, nel 2024 quando, in coppia con il giapponese Rei Sakamoto, ha vinto gli US Open Juniores di doppio.

SULLE ORME DI MENSIK

Mrva è oggi il simbolo di una nuova ondata di gioventù ceca che avanza con decisione. Il punto di riferimento è naturalmente Jakub Menšík, che in questo 2025 ha alzato al cielo il suo primo titolo Atp e ha pensato di farlo in una cornice niente male come quella del Masters 1000 di Miami battendo con un doppio 7-6 in finale il suo idolo di sempre: Novak Djokovic. Accanto a loro, a completare questo gruppo di giovani rampanti, ci sono anche Hynek Barton (2004) e Petr Brunclik (2006), entrambi all’esordio nel circuito Challenger.

SPARRING ALLE ATP FINALS

Per Mrva, però, le esperienze importanti non si fermano qui: sarà infatti sparring partner alle ATP Finals di Torino, un’occasione straordinaria per allenarsi e palleggiare con i migliori giocatori del mondo. Un privilegio che in passato è toccato a giovani di talento come Nicolai Budkov Kjær lo scorso anno o a João Fonseca nel 2023. E, piccola curiosità per i tifosi italiani, anche Luciano Darderi ebbe la stessa opportunità nel 2020 a Londra, quando fece da sparring partner proprio a Djokovic.

Mrva, con il suo tennis aggressivo e la calma dei predestinati, sembra avere tutte le carte in regola per seguire le orme dei giovani di talento che lo hanno preceduto. Torino sarà un’altra tappa del suo viaggio: breve, forse, ma di quelle che lasciano il segno.

Share This Article