Novak Djokovic si prepara al debutto nell’Atp 250 di Atene, torneo alla prima edizione ed entrato in calendario in sostituzione dell’Atp 250 di Belgrado, annullato a causa delle forti tensioni politiche e sociali che hanno condizionato la capitale serba negli ultimi mesi. Il 24 volte campione Slam farà il suo esordio nel pomeriggio del 4 novembre con Alejandro Tabilo (n.89 Atp), che è uno dei pochi tennisti che può vantare uno score positivo nei testa a testa (2-0) con la leggenda serba. Djokovic utilizzerà la settimana in Grecia per mettere minuti nelle gambe in vista delle Atp Finals di Torino (9-16 novembre), la cui presenza è stata confermata dal presidente della Fitp Angelo Binaghi.
LA NUOVA VITA DI DJOKOVIC IN GRECIA
Per Nole non si tratta di una competizione qualsiasi, l’Atp di Atene infatti è di proprietà sua e della famiglia. Per questo, nonostante si parli di un torneo meno prestigioso di altri, il 38enne di Belgrado rimane determinato nel volerlo vincere. In un’intervista rilasciata al media greco SDNA, il campione serbo ha parlato riguardo alla scelta recente di trasferirsi a vivere in Grecia con la famiglia: “Non era un piano a lungo termine, ma negli ultimi due anni sono cambiate molte cose nella nostra vita, personali e professionali. Abbiamo due bambini piccoli e la priorità è creare per loro un ambiente sano, sereno e stimolante. In Grecia ci siamo sentiti accolti“.
MENTALITÀ VINCENTE
A 38 anni e 100 titoli Atp in bacheca, Djokovic non gioca più solo per i trofei e ci tiene a ribadirlo: “Gioco perché amo competere, perché mi piace il processo e tutto ciò che il tennis mi dà, a livello personale, familiare e umano”. La pressione continuerà ad esserci sempre, ma per passione nei confronti di questo sport è pronto a questo ed altro: “So che, finché sarò in campo, avrò gli occhi del mondo addosso. È una responsabilità che accetto volentieri. Voglio lasciare un’eredità importante, contribuire allo sviluppo e alla popolarità del tennis”.