Taylor Fritz, vittoria da Junior per un futuro da grande

Taylor Fritz USO
di Lorenzo Cialdani

Dagli sterminati e popolosi United States of America ci si aspetta sempre qualcosa di grande, e se negli ultimi anni la colonia a stelle e strisce del tennis maschile ha lasciato il circuito ATP orfano di un vero e proprio leader, la nuova ondata di talenti che pian piano sta emergendo dal circuito Under 18 sembra essere in grado di far tornare la truppa USTA sui livelli che le competono.

L’eroe di giornata, anche se il suo successo viene da lontano, è il californiano classe ’97 Taylor Harry Fritz, vincitore degli US Open Junior 2015 in una finale tra connazionali con Tommy Paul.

Il giovane N.1 del mondo di categoria è riuscito a centrare l’obiettivo fin qui più prestigioso della sua carriera all’ultimo tentativo possibile, visto il suo prossimo approdo definitivo tra i “grandi” nel circuito maggiore: nonostante abbia già due vittorie ATP all’attivo, nelle qualificazioni del Masters1000 di Indian Wells quando vinse per 6-3 6-0 con Dudi Sela e nel main draw di Nottingham con il successo su Pablo Carreno Busta arrivato per 6-1 6-4, la strada da percorrere nel tennis che conta è ancora lunga e tortuosa, eppure i segnali visti fin qui sono sicuramente molto positivi, soprattutto vedendo com’è andata nel corso del torneo newyorkese e, più precisamente, nel corso della complicatissima finale, remake dell’ultimo atto dei French Open di qualche mese fa.

Prima del match con il coetaneo Paul, la strada per Taylor si era aperta grazie ai convincenti successi in serie senza perdere neanche un set, soprattutto contro avversari di indubbio talento come il greco Stefanos Tsitsipas, l’altro statunitense Alex Rybakov ed il coreano Yunseong Chung, e con il punteggio sul 6-2 3-1 e servizio nel secondo set della finalissima sembrava che il sipario sarebbe sceso molto velocemente a coronare il successo del N.1 Junior: la tanta pioggia caduta sui courts di Flushing Meadows, oltre a ritardare l’inizio della finalissima tra Novak Djokovic e Roger Federer, ha interrotto il match sul Campo 17 che vedeva fino a quel momento Fritz come assoluto protagonista, permettendo ai giocatori di tornare in campo solo dopo una lunga pausa che ha scombinato non poco le carte in tavola.

Al rientro in campo tutte le certezze di Fritz sembravano essere svanite nel nulla, lasciando numerose chances per recuperare al suo avversario Paul, capace di impattare il match dopo la vittoria del tie-break per 7 punti a 4 e addirittura di scappare con un break di vantaggio nel terzo e decisivo parziale.

Il servizio che non gira più ed un avversario che pare insuperabile, tra smorzate basse e geometrie ricercate, sembravano portare nuovamente l’esito della sfida tra i due a quella finale di Parigi che ha incoronato Paul ed ha relegato Fritz al ruolo di runner up, eppure la grinta di chi ha un obiettivo ed una sola possibilità residua di raggiungerlo può fare davvero grandi cose, fino anche a far girare nuovamente la partita, e questa volta definitivamente, fino al 6-2 6-7(4) 6-2 finale che a regalato al giovane di Rancho Santa Fe il trofeo più ambito.

La conferenza stampa di rito ha evidenziato la maturità del ragazzo americano, il quale ha espresso molto chiaramente quali saranno le sue priorità nel prossimo futuro:”Credo senza dubbio che vincere un torneo così importante nell’ultima occasione utile sia davvero il miglior finale possibile alla mia carriera da Junior. Certamente ci sono ancora tre tornei Grade A da qui alla fine della stagione, e sarebbe brutto non riuscire a terminare il 2015 da N.1, però penso sia giusto che mi dedichi alla transizione verso il circuito professionistico, conscio di questo splendido risultato acquisito e della strada che ho davanti da percorrere.”

In molti, soprattutto su suolo statunitense, si chiedono dove Taylor Harry Fritz possa arrivare, e se gli splendidi risultati ottenuti e il N.1 del mondo possono dare senza dubbio un’indicazione positiva, ci ha pensato lo stesso talentino californiano a tracciare una rotta estremamente saggia, sapendo di doversela vedere con tutte le difficoltà che lo attenderanno in futuro:”Non mi sento di poter dire dove sarò il prossimo anno e soprattutto se sarò nella posizione di potermi presentare agli US Open da “grande”, anche se sicuramente tornare qui è uno dei miei sogni per il futuro. So cosa mi aspetta ma ad ora non so come possa reagire agli ostacoli ed ai nuovi stimoli che mi si pareranno davanti, per cui penso sia giusto vedere se e come sarò in grado di adattarmi al circuito maggiore, e solo successivamente sarà in grado di pormi nuovi obiettivi, sia di ranking che di crescita personale.”

Speranza americana e grande prospetto del tennis mondiale: Taylor Fritz si candida a stella più luminosa del panorama a stelle e strisce, e se dall’alto della sua maturità ancora non si sente dire dove potrebbe arrivare, il suo gioco e la sua attitudine al successo lo mettono sotto la lente di ingrandimento del grande e caotico mondo del tennis professionistico. Entusiasmo si, ma con riguardo, anche perché da campioncino a grande giocatore la strada è lunga e la pressione potrebbe rovinare un talento naturale come il suo.

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