L’ATP di Buenos Aires parla italiano: Musetti e Berrettini tra i giocatori annunciati per il 2026

Tommaso Giuliani
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Internazionali BNL d'Italia 2025 Roma 11/05/2025 Lorenzo Musetti Foto Giampiero Sposito

L’ATP 250 di Buenos Aires ha appena lanciato il suo scoop: per l’edizione 2026 è già stata confermata la partecipazione di alcuni dei nomi più attesi del circuito. Tra i protagonisti annunciati figurano Gaël Monfils, Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, João Fonseca (campione in carica) e Francisco Cerúndolo (finalista dell’ultima edizione).

Un cast di altissimo livello, che unisce talento emergente e stelle affermate, in pieno stile di ATP 250 che vuole alzare l’asticella

Fonseca, Berrettini, Musetti: intrecci da seguire

Sarà la seconda partecipazione consecutiva per João Fonseca che, dopo la straordinaria cavalcata dello scorso anno, proverà a centrare il bis in casa dei “rivali argentini”.

Prima assoluta invece per Matteo Berrettini: la sua presenza segna un cambio netto di programmazione rispetto agli anni passati, quando preferiva iniziare la stagione sulla terra solo in Europa.

A fargli compagnia ci sarà Lorenzo Musetti, ormai habitué del tour sudamericano. I due proveranno a riportare in Italia un titolo che manca dal 2019, anno del trionfo di Marco Cecchinato proprio a Buenos Aires.

L’ultima danza di Monfils, Cerúndolo ancora protagonista

Sorprende, ma emoziona, la partecipazione di Gaël Monfils: il francese, che ha già annunciato che il 2026 sarà la sua ultima stagione da professionista, si regalerà un ultimo tango argentino. La sua presenza sarà sicuramente uno dei punti di maggiore richiamo per il pubblico.

Occhi puntati anche su Francisco Cerúndolo, finalista nel 2025, pronto a riprovarci davanti al suo pubblico.

Buenos Aires punta in alto

Un torneo con questo livello di partecipazione rappresenterebbe una svolta per l’Argentina Open, che da evento tradizionalmente regionale si trasformerebbe in appuntamento di rilievo internazionale, ben oltre il suo status di ATP 250.

Se queste iscrizioni si concretizzassero, la qualità del tabellone salirebbe notevolmente, con la possibilità di match di cartello già dai primissimi turni. Il messaggio è chiaro: Buenos Aires vuole alzare ancora l’asticella.

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