La rivalità è alle spalle, la pace è fatta: Serena Williams introduce Maria Sharapova nella Hall of Fame

Redazione
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Da qualche ora Maria Sharapova è ufficialmente nella International Tennis Hall of Fame. Nella tradizionale serata andata in scena a Newport, per la prima volta tenutasi a pochi giorni dagli Us Open, l’ex numero uno al mondo e cinque volte vincitrice Slam e i gemelli Bryan si sono guadagnati un meritato riconoscimento a pochi anni dalla conclusione delle rispettive carriere stracolme di successi.

“Dando la mia vita al tennis, il tennis mi ha dato una vita, una vita straordinaria. Gliene sono profondamente grata”, ha esordito Sharapova nel suo discorso. “Abbracciate le difficoltà, fidatevi dell’istinto e fate affidamento su quella resilienza. Vi prometto che vi sorprenderete – ha aggiunto – Quando inevitabilmente sentirete voci che vi dicono di rallentare, di attenuare le ambizioni, trovate una via per ignorarle. Competete con ferocia, alzando gli standard, porsi obiettivi che intimoriscono e celebrare le vittorie, anche le più piccole. E quando ci sono battute d’arresto, fatevo tante domande e cercate le risposte dentro di voi”.

Ma ciò che più ha emozionato gli appassionti di lunga data, è senza ombra di dubbio stato vedere Serena Williams introdurre la sua rivale nella Hall of Fame. “So che probabilmente sono l’ultima persona che vi sareste aspettati di vedere qui stasera – ha ammesso sorridendo davanti a una platea entusiasta – onestamente qualche anno fa, probabilmente, avrei detto la stessa cosa anch’io. Ma qualche mese fa, Maria mi ha scritto un messaggio dicendomi che aveva bisogno di parlarmi. E quando l’ho chiamata, mi ha chiesto se potevo presentarla alla Hall of Fame. Prima ancora che potesse finire la domanda, ho detto di sì, forte, subito, con tutto il cuore. Proprio perché si tratta di lei”.

Pace fatta, dopo anni da rivali vere sul circuito, senza alcuna finzione. Da quella prima finale giocata sul Centre Court di Wimbledon che fece esplodere il fenomeno Sharapova nell’estate del 2004. “Ancora oggi lei lo definisce il momento più alto della sua carriera. Ancora oggi – ha detto Serena alla cerimonia – la considero una delle mie sconfitte più dure. Per più di quindici anni, ogni volta che ci siamo affrontate, l’atmosfera era sempre diversa dal solito. La tensione era reale, si sentiva, insieme al ‘grunting’ di Maria”, ha spiegato Serena chiudendo con una battuta nei confronti della nativa siberiana. In risposta, Sharapova ha puntato sorridendo il dito contro Serena, ma l’americana ha risposto: “No, non il mio grunting, il tuo! Io ti stavo solo copiando”. Così, tra battute e aneddoti, Maria e Serena. Da rivali ad amiche.

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