Casper Ruud batte Albert Ramos Vinolas in tre set e consolida il record di otto vittorie su otto primi turni al Roland Garros. Con tutta probabilità è stata l’ultima apparizione in uno Slam dello spagnolo Albert Ramos Vinolas. Quello di Parigi è stato il decimo confronto tra i due, Ruud ha commentato così: “All’inizio della mia carriera ho faticato molto nell’affrontare Ramos. Il suo gioco mi mette in difficoltà. Gli ultimi due precedenti erano andati facilmente in mio favore ed oggi ho provato a riproporre le stesse idee. Ho provato a tirare col vincente ogni volta che potevo. È importante dimostrare di poterlo fare sia con il dritto che con il rovescio, visto che uno dei punti forti dello spagnolo è il cercare e stuzzicare il lato debole dell’avversario”.
È tornato, poi, sulla sconfitta a Roma con Sinner “Nuovo giorno, nuova settimana, nuovo torneo… quel che è successo a Roma è acqua passata. La cosa più importante per me è fare bene a Parigi ed è ottimo per me aver iniziato con una vittoria in tre set”. Ha trattato anche uno degli argomenti più caldi della settimana, quello dei giudici di linea presenti a Parigi. “Dopo aver giocato alcuni tornei posso dire di preferire la chiamata elettronica. Toglie (quasi) ogni dubbio, meriterebbe qualche aggiustamento per evitare polemiche come quelle di Zverev a Madrid”.
In chiusura ha riflettuto sugli indubbi miglioramenti del suo rovescio. “Sta tutto nel duro lavoro. Nella mia carriera ho sempre avuto il dritto migliore del rovescio. Anche nella maniera in cui lo gioco è molto diverso rispetto agli altri giocatori, nel mio rovescio c’è più spin. Non ho un’impugnatura piatta. Nella top 30 la maggior parte gioca il rovescio più piatto del mio anche grazie al loro telaio più piccolo, il mio è da 100 pollici creando più potenza e spin, ma anche meno controllo.”
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